Dic 29, 2024 Scritto da 

Non siamo sbagliati: «Venite a vedere»

(Gv 1,35-42)

 

«Ora decima» (v.39): nella mentalità semitica, tramonto del vecchio e inizio del nuovo Giorno.

Tempo che dice: non siamo sbagliati.

Momento che viene affrontato in modo dialogico, cuore a cuore; non secondo un ordinamento prescritto.

Ora suprema, di tensione dell’anima - mentre non siamo mai gli stessi. Colmando il vuoto:

Dio è «Colui che chiama», affinché senza troppo commentare ci vediamo dentro, intuiamo le spinte, sviluppiamo un nuovo ‘sguardo sulle cose’, le cogliamo come Incontro, e ci lasciamo andare.

Tale scenario fa scattare nell’anima una ‘passione’ che affonda nel Mistero.

Energia che accresce impeti e pause, su questa ‘Via di convegno’ significativo con la realtà - e relazioni nuove pur stravaganti.

Senza l’isterismo di esasperazioni.

Se intrapresi, tali processi e territori sconosciuti introdurranno il cuore in un tu per tu con l’Amico invisibile che fa sentire ciascuno «a casa».

Le inquietudini dell’Attesa, le sue frenesie fantastiche, quei mormorii che paiono campati in aria, saranno forse espressione di un inedito fiabizzante che non sappiamo cos’è - ma il nostro Fratello affascinante sì.

Smontando l’imprinting che trasciniamo, con Gesù imboccheremo una via piena di insidie, eppure magica, perché non scontata. Lo dice persino il tono trasognato di questa narrazione.

In rapporto di assiduità con Cristo, sono i suoi e nostri ideali fuori dalle direttive a caratterizzare l’esistenza.

 

«Venite a vedere» (v.39): la ‘percezione’, lo sguardo che si accorge, è essenziale per capire la Radice; chi siamo.

Niente d’intimistico, ma nulla di esteriore - neppure per gli accadimenti fuori di noi: siamo coloro che sviluppano Immagini innate e Sogni.

Invece il Battista si era ‘fermato’ (v.35): «di nuovo stava [là]».

Gesù procede, si muove sempre; inizia Egli stesso un nuovo ‘cammino’. «Via» che apre le porte della guarigione, della crescita, e della fioritura.

Un mondo a tinte creative.

Il paragone è crudo. Le antiche aspettative si arenano - non hanno più forza in sé.

La Vocazione irripetibile. Ecco l’unico sentiero da percorrere per leggere e incontrare il genio del tempo prima dei problemi, e una sorta d’impulso amico.

Volontà e fattore di riconoscimento, che accompagna e orienta in ogni tematica.

 

Nella vita ci può essere un giorno e un’ora indimenticabili, ma il rapporto d’intimo dialogo esistenziale è fondante.

Non basta un incontro furtivo col Cristo in movimento inarrestabile, per «guardare dentro» e capire qualsiasi peso determinante.

E per diventare - come Simone - pietra da costruzione che compagina e viene compaginata (v.42).

Come una vena artistica.

Solo in tale Visione permeiamo tutto l’essere intimo e l’attività terrena, senza dissolverci in essa.

Qui, anche in situazioni apparentemente irrilevanti, siamo noi stessi; non un “errore”.

Siamo intenzione cosmica e divina; siamo smisuratamente importanti.

 

 

Per interiorizzare e vivere il messaggio:

 

Cosa attendi da Gesù?

O cedi e lasci che ti conduca?

Come pensi ti chiamerebbe?

 

 

[Feria propria del 4 gennaio]

358 Ultima modifica il Sabato, 04 Gennaio 2025 12:04
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

“Lumen requirunt lumine”. These evocative words from a liturgical hymn for the Epiphany speak of the experience of the Magi: following a light, they were searching for the Light. The star appearing in the sky kindled in their minds and in their hearts a light that moved them to seek the great Light of Christ. The Magi followed faithfully that light which filled their hearts, and they encountered the Lord (Pope Francis)
«Lumen requirunt lumine». Questa suggestiva espressione di un inno liturgico dell’Epifania si riferisce all’esperienza dei Magi: seguendo una luce essi ricercano la Luce. La stella apparsa in cielo accende nella loro mente e nel loro cuore una luce che li muove alla ricerca della grande Luce di Cristo. I Magi seguono fedelmente quella luce che li pervade interiormente, e incontrano il Signore (Papa Francesco)
John's Prologue is certainly the key text, in which the truth about Christ's divine sonship finds its full expression (John Paul II)
Il Prologo di Giovanni è certamente il testo chiave, nel quale la verità sulla divina figliolanza di Cristo trova la sua piena espressione (Giovanni Paolo II)
The lamb is not a ruler but docile, it is not aggressive but peaceful; it shows no claws or teeth in the face of any attack; rather, it bears it and is submissive. And so is Jesus! So is Jesus, like a lamb (Pope Francis)
L’agnello non è un dominatore, ma è docile; non è aggressivo, ma pacifico; non mostra gli artigli o i denti di fronte a qualsiasi attacco, ma sopporta ed è remissivo. E così è Gesù! Così è Gesù, come un agnello (Papa Francesco)
Innocence prepares, invokes, hastens Peace. But are these things of so much value and so precious? The answer is immediate, explicit: they are very precious gifts (Pope Paul VI)
L’innocenza prepara, invoca, affretta la Pace. Ma si tratta di cose di tanto valore e così preziose? La risposta è immediata, esplicita: sono doni preziosissimi (Papa Paolo VI)
We will not find a wall, no. We will find a way out […] Let us not fear the Lord (Pope Francis)
Non troveremo un muro, no, troveremo un’uscita […] Non abbiamo paura del Signore (Papa Francesco)
Motherhood of innate Wisdom, which opens horizons: in the Church is leading us to different Dreams of being. Woman who wants to express herself by humanizing us
Maternità d’innata Sapienza, che apre gli orizzonti: nella Chiesa ci sta conducendo a differenti Sogni dell’essere. Donna che vuole esprimersi umanizzandoci
Raw life is full of powers: «Be grateful for everything that comes, because everything was sent as a guide to the afterlife» [Gialal al-Din Rumi]
La vita grezza è colma di potenze: «Sii grato per tutto quel che arriva, perché ogni cosa è stata mandata come guida dell’aldilà» [Gialal al-Din Rumi]
It is not enough to be a pious and devoted person to become aware of the presence of Christ - to see God himself, brothers and things with the eyes of the Spirit. An uncomfortable vision, which produces conflict with those who do not want to know
Non basta essere persone pie e devote per rendersi conto della presenza di Cristo - per vedere Dio stesso, i fratelli e le cose con gli occhi dello Spirito. Visione scomoda, che produce conflitto con chi non ne vuol sapere)
In the Holy Family, we are invited to "return to Jerusalem". But by observing the autonomy of the young Christ also in the holy city, we will gradually be able to open ourselves to the unprecedented vocation that we carry within

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

duevie.art

don Giuseppe Nespeca

Tel. 333-1329741


Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001.
Le immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.
L'autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno insindacabilmente rimossi.