Il Vangelo delle nozze di Cana evidenzia il primo dei segni compiuti da Gesù ed è il modello di tutti, in quanto rivela la divinità di Lui e apre la mente ai discepoli sul vero significato delle opere prodigiose del Figlio di Dio.
Nel Trattato dei miracoli di Tommaso da Celano, i prodigi di Francesco d’Assisi testimoniano che il Santo ebbe da Dio il potere di “condizionare” l’acqua in almeno quattro casi, con effetti benefici su di lui e su altre persone.
Riportiamo qui quanto avvenne presso l’eremo di S. Urbano, vicino Narni.
“Il servo di Dio si trovava nell’eremo di Sant’Urbano, tormentato da una malattia gravissima. Sentendosi venir meno, chiese un po’ di vino.
Gli risposero che non potevano portarglielo, perché non ce n’era assolutamente.
Allora egli comandò di portargli dell’acqua; poi la benedisse col segno della croce.
Subito diventa vino ottimo quella che prima era acqua pura.
Così la purità del Santo ottenne ciò che la povertà del luogo non poté offrire.
Come ebbe bevuto quel vino, egli si ristabilì immediatamente e con estrema facilità.
Un cambiamento miracoloso e una miracolosa guarigione: due prodigi che avevano trasformato sia la bevanda sia colui che aveva bevuto.
Erano modi per indicare quanto perfettamente ormai Francesco si era spogliato dell’uomo vecchio e si era trasformato nell’uomo nuovo” (FF 1099).
«Qualsiasi cosa vi dica, fatela» (Gv 2,5)
2.a Domenica T.O. (C) (Gv 2,1-11)