Dinanzi ad una folla straordinaria, ecco un fatto sbalorditivo per gli astanti: a Cafarnao Gesù guarisce e perdona i peccati ad un paralitico calato dal tetto per mano di quattro persone.
Le Fonti attribuiscono a Francesco 10 prodigi inerenti a paralisi guarite. Nella Leggenda Maggiore se ne parla ampiamente.
Ne riportiamo qualcuno per testimoniare come il Signore operava attraverso il suo servo.
Leggiamo: “C’era vicino alla città di Orte, un bambino tutto rattrappito, che aveva la testa congiunta ai piedi e parecchie ossa rotte.
Commosso dalle lacrime e preghiere dei genitori, il Santo lo benedisse col segno della croce, e quello si rizzò con le membra ben distese, guarire all’istante” (FF 1216).
E ancora: “Nella diocesi di Rieti, una madre in lacrime gli presentò il suo bambino, da quattro anni così gonfio che non riusciva nemmeno a vedere le proprie gambe: il Santo lo toccò appena con le sue sacre mani e lo rese perfettamente sano” (FF 1215).
Laddove è viva la Fede eminente, Dio opera meraviglie con i suoi strumenti.
Francesco d’Assisi è il servo dell’Altissimo che scompare nel suo nulla per lasciare spazio alla potenza guaritrice dello Spirito.
È il giullare della Grazia su questa povera terra.
«E vedendo Gesù la loro fede, dice al paralitico: Figlio, sono perdonati i tuoi peccati» (Mc 2,5)
Venerdì 1.a sett. T.O. (Mc 2,1-12)