Mar 29, 2025 Scritto da 

‘Chiesa’ adultera, Gesù imputato

(Gv 8,1-11)

 

Ogni giorno al levar del sole le persone dal Monte degli Ulivi contemplando il tempio recitavano lo Shemà, e così faceva Gesù.

Come molti, trascorreva le notti in una grotta, all'aperto (Lc 21,37-38; Gv 8,1-2), quindi si recava nel portico di Salomone a insegnare.

Inizia un nuovo Giorno. Il confronto con la peccatrice che ci rappresenta, attiva una nuova Aurora.

L’adultero e l’adultera dovevano essere messi a morte (Dt 22,22-24): come mai il maschio la scampa?

In molti passi biblici, la “donna” è parabola collettiva - qui evocata per una catechesi nei confronti dei pubblici ministeri tradizionalisti che si facevano avanti anche nelle prime comunità.

[Non ci dormono la notte, pur di spiare gli altri e accusarli dei propri peccati]. Ma c’è un nuovo ‘albore’ (v.2) sul volto di Dio.

 

In tutta la scena il vero imputato è Gesù e la sua idea di Giustizia, anormale. Egli non consente alla Buoncostume d’isolare le persone.

Chi sbaglia o è malfermo non è segnato a vita.

Tutti siamo piegati da pesi e ci reggiamo a stento. Pertanto l’azione divina smaschera i parrucconi fanatici, per nulla innocenti.

L’atteggiamento conciliante e riflessivo ritorce le accuse proprio sui veterani della postilla, i quali lasciano che le pietre cadano di mano solo se smascherati.

Però è un brano di teologia, non di cronaca rosa.

Nei vecchi dirigenti che amano allestire processi anche interni, talora non c’è probità: meglio che nella Casa di Dio evitino di fare i giudici e gli accusatori, e se ne tornino a casa loro.

 

Incredibile poi che Gesù non si accerti che la persona sia pentita, prima di perdonarla! In questo il Figlio di Dio viola la Legge, la Tradizione, il modo comune di pensare e fare catechismo!

La sua frase più incriminata è una bomba, che ha creato imbarazzo per secoli: «Smetti di farti del male, ma Io non ti condanno!» [senso del v.11].

Il Dio ‘vivo’ e vero procede senza inchieste e tare penitenziali, solo rimette in piedi.

Quindi non vuol avere nulla in comune con gli ineccepibili che astutamente si fanno scudo di leggi antichissime per dare fastidio (e proiettare sugli altri i propri stessi difetti, onde esorcizzarli).

Ecco perché il Dito poggiato sulle ‘lastre di pietra’ della spianata del Tempio di Gerusalemme!

Un’accusa palese ai censori ancora avvezzi al Decalogo dei No […], rimasti all’età del Sinai: supponenti e mortiferi, privi del ‘cuore’ di carne e dello Spirito - cadaveri tarati a temperatura ambiente.

 

In tutta la scena, Gesù - figura della nuova Giustizia del Padre - resta accovacciato a terra [cf. testo greco], insidiato da chi gli sta sopra per prenderlo in castagna o in ostaggio.

Egli rimane sottoposto persino all’adultera ridotta al silenzio, perché la domanda di misericordia è autentica anche quando resta solo implicita.

E in ogni caso Cristo si rapporta con ciascuno di noi senza incombere. Guardandoci tutti dal basso!

Ecco la differenza tra approccio di Fede e valutazioni della religiosità banale. Il balzo qualitativo fra Dito sulle lastre e Sguardo sulle persone.

 

 

Per interiorizzare e vivere il messaggio:

 

In quali situazioni hai considerato: “Giustizia è fatta”?

In quali occasioni hai fatto esperienza del Giudizio divino come comprensione e grazia?

 

 

[5.a Domenica di Quaresima (anno C), 6 aprile 2025]

319 Ultima modifica il Domenica, 06 Aprile 2025 12:22
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

God approached man in love, even to the total gift, crossing the threshold of our ultimate solitude, throwing himself into the abyss of our extreme abandonment, going beyond the door of death (Pope Benedict)
Dio si è avvicinato all’uomo nell’amore, fino al dono totale, a varcare la soglia della nostra ultima solitudine, calandosi nell’abisso del nostro estremo abbandono, oltrepassando la porta della morte (Papa Benedetto)
And our passage too, which we received sacramentally in Baptism: for this reason Baptism was called, in the first centuries, the Illumination (cf. Saint Justin, Apology I, 61, 12), because it gave you the light, it “let it enter” you. For this reason, in the ceremony of Baptism we give a lit blessed candle, a lit candle to the mother and father, because the little boy or the little girl is enlightened (Pope Francis)
È anche il nostro passaggio, che sacramentalmente abbiamo ricevuto nel Battesimo: per questo il Battesimo si chiamava, nei primi secoli, la Illuminazione (cfr San Giustino, Apologia I, 61, 12), perché ti dava la luce, ti “faceva entrare”. Per questo nella cerimonia del Battesimo diamo un cero acceso, una candela accesa al papà e alla mamma, perché il bambino, la bambina è illuminato, è illuminata (Papa Francesco)
Jesus seems to say to the accusers: Is not this woman, for all her sin, above all a confirmation of your own transgressions, of your "male" injustice, your misdeeds? (John Paul II, Mulieris Dignitatem n.14)
Gesù sembra dire agli accusatori: questa donna con tutto il suo peccato non è forse anche, e prima di tutto, una conferma delle vostre trasgressioni, della vostra ingiustizia «maschile», dei vostri abusi? (Giovanni Paolo II, Mulieris Dignitatem n.14)
The people thought that Jesus was a prophet. This was not wrong, but it does not suffice; it is inadequate. In fact, it was a matter of delving deep, of recognizing the uniqueness of the person of Jesus of Nazareth and his newness. This is how it still is today: many people draw near to Jesus, as it were, from the outside (Pope Benedict)
La gente pensa che Gesù sia un profeta. Questo non è falso, ma non basta; è inadeguato. Si tratta, in effetti, di andare in profondità, di riconoscere la singolarità della persona di Gesù di Nazaret, la sua novità. Anche oggi è così: molti accostano Gesù, per così dire, dall’esterno (Papa Benedetto)
Knowing God, knowing Christ, always means loving him, becoming, in a sense, one with him by virtue of that knowledge and love. Our life becomes authentic and true life, and thus eternal life, when we know the One who is the source of all being and all life (Pope Benedict)
Conoscere Dio, conoscere Cristo significa sempre anche amarLo, diventare in qualche modo una cosa sola con Lui in virtù del conoscere e dell’amare. La nostra vita diventa quindi una vita autentica, vera e così anche eterna, se conosciamo Colui che è la fonte di ogni essere e di ogni vita (Papa Benedetto)
Christians are a priestly people for the world. Christians should make the living God visible to the world, they should bear witness to him and lead people towards him. When we speak of this task in which we share by virtue of our baptism, it is no reason to boast (Pope Benedict)
I cristiani sono popolo sacerdotale per il mondo. I cristiani dovrebbero rendere visibile al mondo il Dio vivente, testimoniarLo e condurre a Lui. Quando parliamo di questo nostro comune incarico, in quanto siamo battezzati, ciò non è una ragione per farne un vanto (Papa Benedetto)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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