Mar 28, 2025 Scritto da 

Come parla quest’uomo: il primato della coscienza della plebe

(Gv 7,40-53)

 

Nel passo di Vangelo le autorità religiose giudicano tutti con disprezzo.

Chi si è sempre immaginato maestro non sarà disposto a farsi discepolo di una Rivelazione sovversiva.

Mentre l’élite scarica Cristo, persino la gendarmeria comandata a perpetuare e sorvegliare la sicurezza del “mondo” viene sbalordita dalla forza della nuova Parola-Persona.

Il Signore sostituisce la Torah (vv.37-38). E chi viene in contatto con il nuovo Tempio è guidato dall’intima ‘radice’ che ha in grembo, vuole riconoscerla in sé.

Diventa egli stesso un Santuario gorgogliante, che inizia a pensare e agire in coscienza - a partire dal proprio nocciolo [forse soffocato, ma indistruttibile].

Una lezione di pensiero ‘dal basso’, data ai “superiori”. Esempio che rivaluta il giudizio teologico dell’empia plebe (v.49).

Ed è curioso che la disubbidienza che salva dal sequestro il Cristo presente nei suoi fedeli abbia origine dalla mancanza di conoscenza minuta della Legge.

 

C’è gran confusione di opinioni riguardo a Gesù, in mezzo alla gente. 

Per le sette che hanno instaurato la tirannia delle norme fa difficoltà la sua origine imprevista, non misterica né travolgente - inaccettabile per il pensiero tarato.

Qualcuno lo ritiene figlio di Davide, altri un Profeta; un ingannatore o un uomo buono (v.12) ovvero qualcuno che ‘non ha gli studi’ (v.15).

Il punto è che Egli non viene a imporre di nuovo la disciplina vetusta, né a rabberciarne i costumi.

Neppure a purificare il Tempio, rinnovandone la pratica propiziatoria. 

Cristo lo soppianta con l’Adesso della realtà che Rivela un inconcepibile Volto di Dio, che si coglie e dilata anche dal di dentro di ciascuno di noi.

Non è affatto la tranquilla riconferma delle solite cose.

La Tradizione [scritta e orale] vanta argomenti radicati, ma la sua fama provoca confusione e confronto duro tra tifoserie opposte.

In tutto ciò non si trova mai nulla di Eccezionale.

 

Ma nell’intimo di ciascuno dimora una ‘naturalezza che insegna’, anche ai maestri del paradigma.

La spontaneità non ci porterà alla debole difesa di Gesù fatta da Nicodemo (vv.51-53) che per salvare la situazione si appoggia su un’altra legge, ovvia del resto.

 

Quando si smette di voler essere solo dipendenti - arriva lo stupore, la vertigine di Dio; differenti interessi.

Il Cristo-icona di Gv 7 vuole sviluppare in noi l’immagine e il talento innato del maestro di spirito che semplicemente attinge dall’esperienza personale del Padre, di sé e della realtà.

Non dobbiamo aspettarci che le risposte arrivino sempre da qualcuno fuori, valutato più esperto - cui invece siamo noi a dover insegnare il Nuovo che viene per salvarci.

La Vocazione per Nome è affidata al Rabbi sconosciuto che ci abita già - e vuole affiorare, esprimendo il divino inconscio già presente.

L’Oro indispensabile, senza pesi mentali indotti: solo in coscienza e carattere.

 

 

[Sabato 4.a sett. Quaresima, 5 aprile 2025]

534 Ultima modifica il Sabato, 05 Aprile 2025 12:00
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

St Thomas Aquinas says this very succinctly when he writes: "The New Law is the grace of the Holy Spirit" (Summa Theologiae, I-IIae, q.106 a. 1). The New Law is not another commandment more difficult than the others: the New Law is a gift, the New Law is the presence of the Holy Spirit [Pope Benedict]
San Tommaso d’Aquino lo dice in modo molto preciso quando scrive: “La nuova legge è la grazia dello Spirito Santo” (Summa theologiae, I-IIae, q. 106, a. 1). La nuova legge non è un altro comando più difficile degli altri: la nuova legge è un dono, la nuova legge è la presenza dello Spirito Santo [Papa Benedetto]
Even after seeing his people's repeated unfaithfulness to the covenant, this God is still willing to offer his love, creating in man a new heart (John Paul II)
Anche dopo aver registrato nel suo popolo una ripetuta infedeltà all’alleanza, questo Dio è disposto ancora ad offrire il proprio amore, creando nell’uomo un cuore nuovo (Giovanni Paolo II)
«Abide in me, and I in you» (v. 4). This abiding is not a question of abiding passively, of “slumbering” in the Lord, letting oneself be lulled by life [Pope Francis]
«Rimanete in me e io in voi» (v. 4). Questo rimanere non è un rimanere passivo, un “addormentarsi” nel Signore, lasciandosi cullare dalla vita [Papa Francesco]
سَلامي أُعطيكُم – My peace I give to you! (Jn 14:27). This is the true revolution brought by Christ: that of love […] You will come to know inconceivable joy and fulfilment! To answer Christ’s call to each of us: that is the secret of true peace (Pope Benedict)
سَلامي أُعطيكُم [Vi do la mia pace!]. Qui è la vera rivoluzione portata da Cristo, quella dell'amore [...] Conoscerete una gioia ed una pienezza insospettate! Rispondere alla vocazione di Cristo su di sé: qui sta il segreto della vera pace (Papa Benedetto)
Spirit, defined as "another Paraclete" (Jn 14: 16), a Greek word that is equivalent to the Latin "ad-vocatus", an advocate-defender. The first Paraclete is in fact the Incarnate Son who came to defend man (Pope Benedict)
Spirito, definito "un altro Paraclito" (Gv 14,16), termine greco che equivale al latino "ad-vocatus", avvocato difensore. Il primo Paraclito infatti è il Figlio incarnato, venuto per difendere l’uomo (Papa Benedetto)
The Lord gives his disciples a new commandment, as it were a Testament, so that they might continue his presence among them in a new way: […] If we love each other, Jesus will continue to be present in our midst, to be glorified in this world (Pope Benedict)
Quasi come Testamento ai suoi discepoli per continuare in modo nuovo la sua presenza in mezzo a loro, dà ad essi un comandamento: […] Se ci amiamo gli uni gli altri, Gesù continua ad essere presente in mezzo a noi, ad essere glorificato nel mondo (Papa Benedetto)
St Teresa of Avila wrote: “the last thing we should do is to withdraw from our greatest good and blessing, which is the most sacred humanity of Our Lord Jesus Christ” (cf. The Interior Castle, 6, ch. 7) [Pope Benedict]
Santa Teresa d’Avila scrive che «non dobbiamo allontanarci da ciò che costituisce tutto il nostro bene e il nostro rimedio, cioè dalla santissima umanità di nostro Signore Gesù Cristo» (Castello interiore, 7, 6) [Papa Benedetto]
Dear friends, the mission of the Church bears fruit because Christ is truly present among us in a quite special way in the Holy Eucharist. His is a dynamic presence which grasps us in order to make us his, to liken us to him. Christ draws us to himself, he brings us out of ourselves to make us all one with him (Pope Benedict)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

duevie.art

don Giuseppe Nespeca

Tel. 333-1329741


Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001.
Le immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.
L'autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno insindacabilmente rimossi.