Dic 16, 2024 Scritto da 

Non copiare nomi, né categorie di possibilità

Ardore profetico, Salvezza che non ripete

(Lc 1,57-66)

 

La Salvezza - lo spunto per un’esistenza piena - percorre spazi sempre più vasti e irrompe in modo perentorio, senza mai ripetersi.

Non chiede permessi autorevoli, né aspetta una dimora bella spazzata e adorna.

Entra persino nella Casa (Israele) in cui non si faceva altro che commemorare, senza possibilità di rinnovamento e progresso.

La trasforma, sebbene profumata d’incenso e purezze.

In quell’ambito, purtroppo, l’Attesa si era trasformata in un’abitudine [ad attendere] che ormai non attendeva più nulla.

L’annuncio dei tempi nuovi suscita viceversa gioie contagiose, una voglia di fare e intaccare l’antico recinto abitudinario - sotto tutti gli aspetti della mentalità, d’improvviso non più conforme.

Il cambiamento inaugura un’era di redenzione: concretamente, una vita da salvati.

Traiettoria ora in grado di aprire pertugi sulla grande muraglia delle convenzioni che imbrigliano la libertà di essere e di fare.

Zaccaria [«Dio fa memoria»: il solito Dio e il solito ricordo] genera una Promessa che si sta compiendo sotto gli occhi.

Parola-evento che visita realmente il popolo - qui e ora, ogni alba - imponendo il «nessuno della tua parentela» (v.61) ossia del costume: ecco Johanan [«Dio ha fatto Grazia»].

Il Vivente misericordioso non è più esattamente quello dei culti cruenti e propiziatori al Tempio - bensì delle prospettive, dei dispiegati orizzonti. 

Si ritrova leggerezza. Nessun blocco condizionante, né senso di colpa per aver deviato. Nelle sue proposte di vita dilatata, Egli è e resta «Favorevole».

Il Nome da imporre per antica consuetudine veicolava una cultura e un ruolo (persino) dalle venature sacrali, rassicuranti.

Cambiandolo si muta destino. Non ci si cala in una veste, in una parte da recitare; si coglie l’essenza del Volto atteso.

L’Eterno non è Colui che invita a una serie di consuetudini identificate da ricalcare senza tregua: le sue iniziative senza condizioni porgono ogni giorno una decisiva apertura di campo.

L’Altissimo crea e chiama per lo sviluppo, per il meglio e l’ulteriore sovreminente: le categorie di possibilità sono sorvolate!

Le antiche barriere fra Cielo e Terra, fra Tradizione e Manifestazione, stanno per cadere, in favore d’un mondo incline alla vita.

La Redenzione inizia a fare scintille con le scelte da manuale: non si sopportano più.

Anche nel nostro percorso, accettando orizzonti differenti dal previsto consentiamo all’anima divina della storia della salvezza di farci visita.

Ciò affinché l’essenza dei nostri stati profondi si distacchi dal giudizio comune, e risintonizzi su quant’è ancora Sconosciuto ma sentiamo ci appartiene.

In ogni spostamento di sguardo troveremo un altro cosmo, una Bellezza discreta, riservata - nella quale si annida il Segreto per ciascuno, una tappa della piena realizzazione per tutti.

Il Compimento è ora «fortificato in Spirito e nei deserti» invece che secondo usanza, misurata - in luoghi deputati (v.80) dai quali ci si può spingere fuori, perfino in modo irregolare.

 

 

[Feria propria del 23 dicembre]

257 Ultima modifica il Lunedì, 23 Dicembre 2024 12:00
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

“They found”: this word indicates the Search. This is the truth about man. It cannot be falsified. It cannot even be destroyed. It must be left to man because it defines him (John Paul II)
“Trovarono”: questa parola indica la Ricerca. Questa è la verità sull’uomo. Non la si può falsificare. Non la si può nemmeno distruggere. La si deve lasciare all’uomo perché essa lo definisce (Giovanni Paolo II)
Thousands of Christians throughout the world begin the day by singing: “Blessed be the Lord” and end it by proclaiming “the greatness of the Lord, for he has looked with favour on his lowly servant” (Pope Francis)
Migliaia di cristiani in tutto il mondo cominciano la giornata cantando: “Benedetto il Signore” e la concludono “proclamando la sua grandezza perché ha guardato con bontà l’umiltà della sua serva” (Papa Francesco)
The new Creation announced in the suburbs invests the ancient territory, which still hesitates. We too, accepting different horizons than expected, allow the divine soul of the history of salvation to visit us
La nuova Creazione annunciata in periferia investe il territorio antico, che ancora tergiversa. Anche noi, accettando orizzonti differenti dal previsto, consentiamo all’anima divina della storia della salvezza di farci visita
People have a dream: to guess identity and mission. The feast is a sign that the Lord has come to the family
Il popolo ha un Sogno: cogliere la sua identità e missione. La festa è segno che il Signore è giunto in famiglia
“By the Holy Spirit was incarnate of the Virgin Mary”. At this sentence we kneel, for the veil that concealed God is lifted, as it were, and his unfathomable and inaccessible mystery touches us: God becomes the Emmanuel, “God-with-us” (Pope Benedict)
«Per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria». A questa frase ci inginocchiamo perché il velo che nascondeva Dio, viene, per così dire, aperto e il suo mistero insondabile e inaccessibile ci tocca: Dio diventa l’Emmanuele, “Dio con noi” (Papa Benedetto)
The ancient priest stagnates, and evaluates based on categories of possibilities; reluctant to the Spirit who moves situationsi
Il sacerdote antico ristagna, e valuta basando su categorie di possibilità; riluttante allo Spirito che smuove le situazioni
«Even through Joseph’s fears, God’s will, his history and his plan were at work. Joseph, then, teaches us that faith in God includes believing that he can work even through our fears, our frailties and our weaknesses. He also teaches us that amid the tempests of life, we must never be afraid to let the Lord steer our course. At times, we want to be in complete control, yet God always sees the bigger picture» (Patris Corde, n.2).
«Anche attraverso l’angustia di Giuseppe passa la volontà di Dio, la sua storia, il suo progetto. Giuseppe ci insegna così che avere fede in Dio comprende pure il credere che Egli può operare anche attraverso le nostre paure, le nostre fragilità, la nostra debolezza. E ci insegna che, in mezzo alle tempeste della vita, non dobbiamo temere di lasciare a Dio il timone della nostra barca. A volte noi vorremmo controllare tutto, ma Lui ha sempre uno sguardo più grande» (Patris Corde, n.2).
Man is the surname of God: the Lord in fact takes his name from each of us - whether we are saints or sinners - to make him our surname (Pope Francis). God's fidelity to the Promise is realized not only through men, but with them (Pope Benedict).

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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