Amore personale: dalla religiosità spenta alla Fede
(Lc 1,39-45)
‘Incarnazione’: se lo sguardo lievemente inizia a posarsi sulla condizione umana, ecco esordire un regno di pace.
La folla esitante può esultare, perché giunge quella Presenza lieve che libera la vita e fa sentire adeguati.
Opportunità inconsueta, non lacerante; a misura di chiesa amabile e di persona, persino di bimbi.
Maria sostituisce la carezza d’un cuore di carne a tante estranee prescrizioni su fredde lastre di pietra.
E la festa è segno che il Signore è giunto in famiglia.
La giovane si colloca spontaneamente fra gente normale.
Non rincorreva progetti, né attribuiva il suo essere nel mondo e la felicità a modi di fare, ai giudizi - passeggeri - del tempo.
Non ha frainteso Dio scambiandolo con luoghi comuni. Non ha ostacolato la sua intimità, pensando di essere sbagliata perché diversa.
Con mente silenziosa e distacco da opinioni consentiva all’istinto vocazionale di trasmutarla, concepire, donare vita.
Negli eventi - anche altrui - e dentro sé coglieva i momenti dell’insicurezza per ricordarsi della Perla da vagliare.
Non pensava, non parlava, non agiva come fosse “infinita”; ma con decisione, sì.
Non ha chiesto autorizzazioni a intraprendere un viaggio azzardato.
Ricerca appassionata che l’ha tenuta in Vita, sapendo che le cose dell’anima sono differenti.
Si riconosce in Elisabetta. Anche lei una dimenticata, che coltiva la promessa [«Eli-shébet»: il Signore Mio-Personale ha ‘giurato’; come dire ‘Dio Mi è fedele’].
Zaccaria invece [«zachar-Ja» il Signore sì ma non “mio” bensì d'Israele, ‘ricorda’] non riesce a passare dalla devozione regolare alla fiducia imprevista - che coinvolge il suo Eros fondante.
Maria non voleva essere finta, non desiderava diventare artificiale.
Non dava spazio alle tossine della mente create dalla consuetudine senza sogno, dai paradigmi del suo luogo e tempo.
Sceglie di non deporre il lato evolutivo: capisce che poteva essere stimolata proprio dalle amarezze, dagli abbandoni, dagli impatti, dalle ferite.
Arca dell’Alleanza dall’intimità visionaria e attuabile, senza (dentro) gelide tavole di legalismi.
Comprende, povera in Spirito: Dio non si esprime emanando codici e minuzie, ma nell’Amore - che non demolisce.
Aveva col Cielo un rapporto di ‘unicità’, non di “pietra” e freno, come per un’obbedienza intimidita.
Nel suo midollo: Assomigliante - da Pari a Pari. S’impone alle speranze di norma, passando dalla religiosità spenta alla Fede.
Traiettoria dell’anima, di Maria, del Popolo che attende: nuova coscienza e diverso orientamento dell’umanità.
[4.a Domenica Avvento (anno C), 21-22 dicembre 2024]