Nov 22, 2024 Scritto da 

Traversata ardua, Felicità non scadente

La Chiamata dei pescatori

(Mt 4,18-22)

 

Non è la chiamata del capo, ma l’invito dell’Amico, che vive in prima persona ciò che predica, esponendosi.

Ad Abramo Dio dice «Va’ nella terra che ti indicherò». Gesù non dice «Andate», bensì «Venite»: è Lui che rischia e precede avanti, porgendosi come Agnello.

Abramo è solo un inviato; il discepolo di Cristo in cammino ripropone una Persona in relazione e tutta la sua vicenda.

«Pescatori di uomini»: il senso dell’espressione è più chiaro in Lc 5,10 [testo greco]: la nostra missione è sollevare alla vita coloro che non respirano più, soffocano, avvolti da onde impetuose, da forze di negatività.

Tirarli fuori da gorghi inquinati dove si vive in modo disumanizzante. Collocare tutti in un’acqua trasparente, con valori che non sono più quelli della società ripiegata e corrotta degli astuti.

Il Figlio di Dio chiama per invitarci a tagliar via ciò che degrada l’esperienza della pienezza personale. Egli promuove in ciascuno il dna del Dio che non crea competizione, bensì comunione.

Fondamentale è abbandonare le «reti»: ciò che avviluppa e impedisce, blocca. Anche la «barca», ossia il modo di gestire il lavoro.

Persino il «padre», che in famiglia trasmetteva la tradizione, le consuetudini (che rischiavano di offuscare la Luce nuova).

Tutte maglie da spezzare. Significa: un nuovo approccio, anche se si continua a svolgere la vita precedente.

I valori non sono più statici e banali [ricerca del consenso, sistemarsi...]: sfavillii fatui, che inculcano idoli esteriori, regolanti e uniformanti.

 

Per dare questi nuovi impulsi Gesù sorvola i palazzi di corte, dai quali non sarebbe nato nulla.

Neppure designa qualcuno col titolo che spetta a Lui solo: «Pastore».

Abbiamo bisogno di attenzione, non di direttori e capi che giudicano, o binari che non ci riguardano; né di modelli mentali inutili.

La donna e l’uomo d’ogni tempo hanno necessità solo di sostegno sapiente; compagni di viaggio che aiutano a scoprire i propri lati nascosti, incogniti, segreti, che possono fiorire.

La dimensione Persona è essenziale.

Certo, bisogna distrarre la mente dal conosciuto, e intraprendere la Via del ‘più in là’: nessuna scorciatoia priva d’incognite.

Strada percorsa a piedi, che cambia la propria e altrui atmosfera mentale; che sorvola il modo usato, qualunquista, esterno, di vedere le cose.

Qui, stando nella nostra Chiamata e naturalezza, saremo noi stessi a tutto tondo. E ci sorprenderemo.

Ciò nell’azzardo dell’Amore imprevedibile: solo così in grado di contattare i propri stati profondi, conoscersi; quindi realizzare sogni inattesi di vita aperta e completa, attivare energie sopite.

E come Gesù, in grado di mettere in azione chiunque s’incontra - recuperando i lati opposti e le eccentricità, per un ideale totale.

 

 

[S. Andrea Apostolo, 30 novembre 2024]

281 Ultima modifica il Sabato, 30 Novembre 2024 12:03
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Our shortages make us attentive, and unique. They should not be despised, but assumed and dynamized in communion - with recoveries that renew relationships. Falls are therefore also a precious signal: perhaps we are not using and investing our resources in the best possible way. So the collapses can quickly turn into (different) climbs even for those who have no self-esteem
Le nostre carenze ci rendono attenti, e unici. Non vanno disprezzate, ma assunte e dinamizzate in comunione - con recuperi che rinnovano i rapporti. Anche le cadute sono dunque un segnale prezioso: forse non stiamo utilizzando e investendo al meglio le nostre risorse. Così i crolli si possono trasformare rapidamente in risalite (differenti) anche per chi non ha stima di sé
God is Relationship simple: He demythologizes the idol of greatness. The Eternal is no longer the master of creation - He who manifested himself strong and peremptory; in his action, again in the Old Covenant illustrated through nature’s irrepressible powers
Dio è Relazione semplice: demitizza l’idolo della grandezza. L’Eterno non è più il padrone del creato - Colui che si manifestava forte e perentorio; nella sua azione, ancora nel Patto antico illustrato attraverso le potenze incontenibili della natura
Starting from his simple experience, the centurion understands the "remote" value of the Word and the magnet effect of personal Faith. The divine Face is already within things, and the Beatitudes do not create exclusions: they advocate a deeper adhesion, and (at the same time) a less strong manifestation
Partendo dalla sua semplice esperienza, il centurione comprende il valore “a distanza” della Parola e l’effetto-calamita della Fede personale. Il Cospetto divino è già dentro le cose, e le Beatitudini non creano esclusioni: caldeggiano un’adesione più profonda, e (insieme) una manifestazione meno forte
What kind of Coming is it? A shortcut or an act of power to equalize our stormy waves? The missionaries are animated by this certainty: the best stability is instability: that "roar of the sea and the waves" Coming, where no wave resembles the others.
Che tipo di Venuta è? Una scorciatoia o un atto di potenza che pareggi le nostre onde in tempesta? I missionari sono animati da questa certezza: la migliore stabilità è l’instabilità: quel «fragore del mare e dei flutti» che Viene, dove nessuna onda somiglia alle altre.
The words of his call are entrusted to our apostolic ministry and we must make them heard, like the other words of the Gospel, "to the end of the earth" (Acts 1:8). It is Christ's will that we would make them heard. The People of God have a right to hear them from us [Pope John Paul II]
Queste parole di chiamata sono affidate al nostro ministero apostolico e noi dobbiamo farle ascoltare, come le altre parole del Vangelo, «fino agli estremi confini della terra» (At 1, 8). E' volontà di Cristo che le facciamo ascoltare. Il Popolo di Dio ha diritto di ascoltarle da noi [Papa Giovanni Paolo II]
"In aeternum, Domine, verbum tuum constitutum est in caelo... firmasti terram, et permanet". This refers to the solidity of the Word. It is solid, it is the true reality on which one must base one's life (Pope Benedict)
«In aeternum, Domine, verbum tuum constitutum est in caelo... firmasti terram, et permanet». Si parla della solidità della Parola. Essa è solida, è la vera realtà sulla quale basare la propria vita (Papa Benedetto)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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