Teresa Girolami

Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

Giovedì, 03 Luglio 2025 04:43

Lasciare tutto per interiorizzare

La Liturgia della festa di S. Benedetto, compatrono d’Europa, sottolinea il tema del lasciare tutto per Cristo, per il Vangelo, contraccambiato dal centuplo e la Vita dell’Eterno.

Benedetto, come Francesco, lasciò ogni bene per seguire Gesù, riassumendo il suo percorso nel celebre assioma: «Ora et labora», «prega e lavora».

A volte si contrappone la severità dell’ ascetica monastica benedettina all’allegria francescana, come se San Benedetto e San Francesco fossero due universi a se stanti; ma non è così.

Ci sono elementi nei quali si diversificano e altri in comune, magari elaborati diversamente.

Entrambi reputano importanti la preghiera e il lavoro. Nonché l’orazione come via che conduce al distacco da tutto e alla interiorizzazione, luogo dell’incontro con Cristo - da anteporre a tutto.

Anche Francesco considera il lavoro un aspetto importante della sua vita e della Regola minoritica, richiamando in questo quella benedettina.

Il Poverello, pur non essendo benedettino (come dipinto nel Sacro Speco di Subiaco, in un’antica immagine) anche lui visse dentro una storia che lo ha preceduto, attingendo da essa alcune cose, altre rifiutandole.

Chi è addentro alle Fonti francescane, volendo affermare la novità di Frate Francesco rispetto a San Benedetto da Norcia, fa riferimento ad un brano della Compilatio Assisiensis.

In essa si narra come durante un Capitolo alla Porziuncola, dove si discuteva della Regola minoritica, alcuni frati proposero l’adozione di forme di vita precedenti.

Ma Francesco rispose:

«Fratelli, fratelli miei, Dio mi ha chiamato per la via dell’umiltà e mi ha mostrato la via della semplicità. Non voglio quindi che mi nominiate altre Regole, né quella di Sant’Agostino, né quella di San Bernardo o di San Benedetto.

Il Signore mi ha detto che questo egli voleva:

che io fossi nel mondo un ‘novello pazzo’; e il Signore non vuole condurci per altra via che quella di questa scienza!» (FF 1564).

La grandezza della Regola benedettina non risiede tanto nell’apporto di novità, quanto nella capacità di sintesi delle varie esperienze monastiche precedenti in una sorta di lettura sapienziale.

Ma questi santi, entrambi, danno molta importanza al lavoro che vince l’ozio e fa vivere nella costante Presenza di Cristo nella storia, al quale anteporre tutto.

L’orazione continua e il lavoro costante sono dunque due elementi comuni diversamente elaborati, ma fondamentali per la sequela di Gesù e il distacco da ogni cosa.

Francesco ai frati insegnava:

«Nell’orazione purifichiamo i nostri sentimenti e ci uniamo con l’unico, vero e sommo Bene e rinvigoriamo la virtù […]

Nell’orazione parliamo a Dio, lo ascoltiamo e ci tratteniamo in mezzo agli angeli; nella predicazione, invece, dobbiamo scendere spesso verso gli uomini e, vivendo da uomini in mezzo agli uomini, pensare, vedere, dire e ascoltare al modo umano» (FF1204).

Nel  suo Testamento, il Minimo scrive:

«Ed io lavoravo con le mie mani e voglio lavorare; e voglio fermamente che tutti gli altri frati lavorino di un lavoro quale si conviene all’onestà.

Coloro che non sanno, imparino, non per la  cupidigia di ricevere la ricompensa del lavoro, ma per dare l’esempio e tener lontano l’ozio» (FF 119).

Ed è proprio questa impostazione di pensiero e di vita che rese i benedettini capaci di costruire l’Europa "rendendo il quotidiano eroico e l’eroico quotidiano" e che spinse i frati francescani, tra le altre cose, ad un lavoro costante e fedele soprattutto nella missione evangelizzatrice di pace.

Figli di Dio in modo diverso, ugualmente proiettati a seguire Gesù, sapendo che l’aver lasciato tutto per il suo Regno è garanzia di vita eterna.

 

«E chiunque ha lasciato case o fratelli o sorelle o padre o madre o figli o campi a causa del mio nome, riceverà il centuplo ed erediterà la vita dell’Eterno» (Mt 19,29).

 

 

S. Benedetto patrono d’Europa (Mt 19,27-29)

Lunedì, 16 Giugno 2025 00:02

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Lunedì, 09 Giugno 2025 04:54

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Domenica, 01 Giugno 2025 20:24

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Domenica, 25 Maggio 2025 20:37

Ascensione francescana

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But the words of Jesus may seem strange. It is strange that Jesus exalts those whom the world generally regards as weak. He says to them, “Blessed are you who seem to be losers, because you are the true winners: the kingdom of heaven is yours!” Spoken by him who is “gentle and humble in heart”, these words present a challenge (Pope John Paul II)
È strano che Gesù esalti coloro che il mondo considera in generale dei deboli. Dice loro: “Beati voi che sembrate perdenti, perché siete i veri vincitori: vostro è il Regno dei Cieli!”. Dette da lui che è “mite e umile di cuore”, queste parole  lanciano una sfida (Papa Giovanni Paolo II)
The first constitutive element of the group of Twelve is therefore an absolute attachment to Christ: they are people called to "be with him", that is, to follow him leaving everything. The second element is the missionary one, expressed on the model of the very mission of Jesus (Pope John Paul II)
Il primo elemento costitutivo del gruppo dei Dodici è dunque un attaccamento assoluto a Cristo: si tratta di persone chiamate a “essere con lui”, cioè a seguirlo lasciando tutto. Il secondo elemento è quello missionario, espresso sul modello della missione stessa di Gesù (Papa Giovanni Paolo II)
Isn’t the family just what the world needs? Doesn’t it need the love of father and mother, the love between parents and children, between husband and wife? Don’t we need love for life, the joy of life? (Pope Benedict)
Non ha forse il mondo bisogno proprio della famiglia? Non ha forse bisogno dell’amore paterno e materno, dell’amore tra genitori e figli, tra uomo e donna? Non abbiamo noi bisogno dell’amore della vita, bisogno della gioia di vivere? (Papa Benedetto)
Thus in communion with Christ, in a faith that creates charity, the entire Law is fulfilled. We become just by entering into communion with Christ who is Love (Pope Benedict)
Così nella comunione con Cristo, nella fede che crea la carità, tutta la Legge è realizzata. Diventiamo giusti entrando in comunione con Cristo che è l'amore (Papa Benedetto)
From a human point of view, he thinks that there should be distance between the sinner and the Holy One. In truth, his very condition as a sinner requires that the Lord not distance Himself from him, in the same way that a doctor cannot distance himself from those who are sick (Pope Francis))
Da un punto di vista umano, pensa che ci debba essere distanza tra il peccatore e il Santo. In verità, proprio la sua condizione di peccatore richiede che il Signore non si allontani da lui, allo stesso modo in cui un medico non può allontanarsi da chi è malato (Papa Francesco)
The life of the Church in the Third Millennium will certainly not be lacking in new and surprising manifestations of "the feminine genius" (Pope John Paul II)
Il futuro della Chiesa nel terzo millennio non mancherà certo di registrare nuove e mirabili manifestazioni del « genio femminile » (Papa Giovanni Paolo II)
And it is not enough that you belong to the Son of God, but you must be in him, as the members are in their head. All that is in you must be incorporated into him and from him receive life and guidance (Jean Eudes)
E non basta che tu appartenga al Figlio di Dio, ma devi essere in lui, come le membra sono nel loro capo. Tutto ciò che è in te deve essere incorporato in lui e da lui ricevere vita e guida (Giovanni Eudes)
This transition from the 'old' to the 'new' characterises the entire teaching of the 'Prophet' of Nazareth [John Paul II]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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