Gen 31, 2025 Scritto da 

Per i suoi e per le folle

Nel Vangelo odierno Gesù invita i suoi in un luogo deserto, in disparte. La calca della folla non consentiva loro neppure più di mangiare.

Ma il Signore prova anzitutto compassione per la gente che lo seguiva, perché erano come pecore senza pastore.

 

L’assidua contemplazione e la purezza della vita avevano reso Francesco potente, per grazia, anche sulle forze del male, rendendolo testimone credibile del Signore attraverso numerose guarigioni.

Le Fonti illuminano in proposito, in modo eloquente:

“Gente di ogni età […] correva a vedere e ad ascoltare quell’uomo nuovo.

Egli pellegrinava per le varie regioni, annunciando con fervore il Vangelo; e il Signore cooperava, confermando la Parola con i miracoli che l’accompagnavano.

Infatti, nel nome del Signore, Francesco, predicatore della verità, scacciava i demoni, risanava gli infermi” (FF 1212).

Una volta ”non so come qualificare la malattia orrenda di cui soffriva un confratello, alcuni l’attribuivano alla presenza di un diavolo maligno.

Il poveretto spesso si gettava a terra e, stralunando gli occhi in modo orribile, si ravvoltolava tutto con la schiuma alla bocca; le sue membra ora si contraevano, ora si distendevano, or rigide, or piegate e contorte […]

Il santo Francesco ne ebbe compassione immensa, si recò da lui, lo benedisse, pregando umilmente Iddio, e il malato ottenne pronta e completa salute e non patì più un male del genere” (FF 440).

“A Città di Castello una donna era posseduta da uno spirito maligno e furioso: appena il Santo […] ebbe ingiunto per obbedienza [di uscire da lei], il demonio fuggì pieno di sdegno, lasciando libera nell’anima e nel corpo la povera ossessa” (FF 1219)

Francesco aveva sposato la Luce, oscurando la forza del male.

Il Minimo aveva compassione delle folle stanche e sfinite che lo seguivano e, nella preghiera, suo costante rifugio, chiedeva a Dio operai per la messe abbondante.

Chiedeva pure ai suoi frati di pregare molto per questa causa.

Come Gesù, il Santo percorreva tutte le città e i villaggi, predicando il Vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.

 

«E uscendo vide molta folla ed ebbe compassione di loro poiché erano come pecore che non hanno pastore, e cominciò a insegnare loro molte cose» (Mc 6,34)

 

 

Sabato 4.a sett. T.O. (Mc 6,30-34)

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Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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For so long as we are sheep, we conquer: though ten thousand wolves prowl around, we overcome and prevail. But if we become wolves, we are worsted, for the help of our Shepherd departs from us (St John Chrysostom)
Finché saremo agnelli, vinceremo e, anche se saremo circondati da numerosi lupi, riusciremo a superarli. Ma se diventeremo lupi, saremo sconfitti, perché saremo privi dell’aiuto del Pastore (S. Giovanni Crisostomo)
Faith opens us to knowing and welcoming the real identity of Jesus, his newness and oneness, his word, as a source of life, in order to live a personal relationship with him. Knowledge of the faith grows, it grows with the desire to find the way and in the end it is a gift of God who does not reveal himself to us as an abstract thing without a face or a name, because faith responds to a Person who wants to enter into a relationship of deep love with us and to involve our whole life (Pope Benedict)
La fede ci apre a conoscere e ad accogliere la reale identità di Gesù, la sua novità e unicità, la sua Parola, come fonte di vita, per vivere una relazione personale con Lui. Il conoscere della fede cresce, cresce con il desiderio di trovare la strada, ed è finalmente un dono di Dio, che si rivela a noi non come una cosa astratta senza volto e senza nome, ma la fede risponde a una Persona, che vuole entrare in un rapporto di amore profondo con noi e coinvolgere tutta la nostra vita (Papa Benedetto)
In the context of Achaemenid rule, in order to enhance identity, rebuild the Temple in Jerusalem and maintain their class, the priests accentuated the purity norms and sacrificial obligations, repeatedly manipulating the meaning, contexts and marginal notes of Scripture…
Nel contesto della dominazione achemenide, per valorizzare l’identità, ricostruire il Tempio di Gerusalemme e mantenere la propria classe, i sacerdoti accentuarono le norme di purità e gli obblighi sacrificali, manipolando più volte il senso, i contesti e le postille della Scrittura...
And this is the problem: when the People put down roots in the land and are the depository of the Law, they are tempted to place their security and joy in something that is no longer the Word of God: in possessions, in power, in other ‘gods’ that in reality are useless, they are idols. Of course, the Law of God remains but it is no longer the most important thing, the rule of life; rather, it becomes a camouflage, a cover-up, while life follows other paths, other rules, interests that are often forms of egoism, both individual and collective. Thus religion loses its authentic meaning, which is to live listening to God in order to do his will — that is the truth of our being — and thus we live well, in true freedom, and it is reduced to practising secondary customs which instead satisfy the human need to feel in God’s place. This is a serious threat to every religion which Jesus encountered in his time and which, unfortunately, is also to be found in Christianity. Jesus’ words against the scribes and Pharisees in today’s Gospel should therefore be food for thought for us as well (Pope Benedict)
Ed ecco il problema: quando il popolo si stabilisce nella terra, ed è depositario della Legge, è tentato di riporre la sua sicurezza e la sua gioia in qualcosa che non è più la Parola del Signore: nei beni, nel potere, in altre ‘divinità’ che in realtà sono vane, sono idoli. Certo, la Legge di Dio rimane, ma non è più la cosa più importante, la regola della vita; diventa piuttosto un rivestimento, una copertura, mentre la vita segue altre strade, altre regole, interessi spesso egoistici individuali e di gruppo (Papa Benedetto)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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