Nel Vangelo odierno Gesù invita i suoi in un luogo deserto, in disparte. La calca della folla non consentiva loro neppure più di mangiare.
Ma il Signore prova anzitutto compassione per la gente che lo seguiva, perché erano come pecore senza pastore.
L’assidua contemplazione e la purezza della vita avevano reso Francesco potente, per grazia, anche sulle forze del male, rendendolo testimone credibile del Signore attraverso numerose guarigioni.
Le Fonti illuminano in proposito, in modo eloquente:
“Gente di ogni età […] correva a vedere e ad ascoltare quell’uomo nuovo.
Egli pellegrinava per le varie regioni, annunciando con fervore il Vangelo; e il Signore cooperava, confermando la Parola con i miracoli che l’accompagnavano.
Infatti, nel nome del Signore, Francesco, predicatore della verità, scacciava i demoni, risanava gli infermi” (FF 1212).
Una volta ”non so come qualificare la malattia orrenda di cui soffriva un confratello, alcuni l’attribuivano alla presenza di un diavolo maligno.
Il poveretto spesso si gettava a terra e, stralunando gli occhi in modo orribile, si ravvoltolava tutto con la schiuma alla bocca; le sue membra ora si contraevano, ora si distendevano, or rigide, or piegate e contorte […]
Il santo Francesco ne ebbe compassione immensa, si recò da lui, lo benedisse, pregando umilmente Iddio, e il malato ottenne pronta e completa salute e non patì più un male del genere” (FF 440).
“A Città di Castello una donna era posseduta da uno spirito maligno e furioso: appena il Santo […] ebbe ingiunto per obbedienza [di uscire da lei], il demonio fuggì pieno di sdegno, lasciando libera nell’anima e nel corpo la povera ossessa” (FF 1219)
Francesco aveva sposato la Luce, oscurando la forza del male.
Il Minimo aveva compassione delle folle stanche e sfinite che lo seguivano e, nella preghiera, suo costante rifugio, chiedeva a Dio operai per la messe abbondante.
Chiedeva pure ai suoi frati di pregare molto per questa causa.
Come Gesù, il Santo percorreva tutte le città e i villaggi, predicando il Vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
«E uscendo vide molta folla ed ebbe compassione di loro poiché erano come pecore che non hanno pastore, e cominciò a insegnare loro molte cose» (Mc 6,34)
Sabato 4.a sett. T.O. (Mc 6,30-34)