Mar 24, 2025 Scritto da 

Segni, e Fede

Gesù [che pure attribuisce ai segni un grande valore e li compie per condurre a credere, rivelando la sua gloria] rimprovera al funzionario del re la fede immatura, troppo abbarbicata ai miracoli.

Francesco la considerava il banco di prova della sua testimonianza, vedendo in essa il segreto del saper vivere le vicende umane - una volta che si viene ‘istruiti’ dalla Passione del Figlio di Dio.

Il Minimo scorgeva nei poveri e malati il Cristo che ha assunto le nostre infermità e le guarisce.

Ce lo racconta un episodio delle  Fonti, tratto dalla Leggenda maggiore:

"Un pellegrino, debilitato da una febbre acutissima, che l’aveva precedentemente colpito, stava tornando dai paesi d’oltremare a bordo di una nave […]

Siccome non era ancora perfettamente libero dalla febbre, si sentiva tormentato da una sete ardente.

Sebbene, ormai, non ci fosse più acqua, egli incominciò a gridare ad alta voce:

«Andate con fiducia a prendermi da bere, perché il beato Francesco ha riempito d’acqua il mio barilotto!».

Cosa davvero meravigliosa: trovarono pieno d’acqua il recipiente che prima avevano lasciato vuoto" (FF 1284).

Un giorno il padre disse ad un frate che aveva disprezzato un povero e malato:

«Vuoi che ti dica come hai peccato contro di lui, o meglio contro Cristo?

Ecco: quando vedi un povero, devi considerare colui in nome del quale viene, Cristo cioè, fattosi uomo per prendere la nostra povertà e infermità. Nella povertà e nella malattia di questo mendicante dobbiamo scorgere con amore la povertà e l’infermità del Signore nostro Gesù Cristo, le quali egli portò nel suo corpo per la salvezza del genere umano» (FF 1645).

Anche il Poverello guarì tante persone afflitte da febbre e vari mali,

evidenziando però quello che scorgeva oltre il segno pur importante.

Richiamò sempre ad una fede solida, granitica, i suoi fratelli.

Parlava loro di quella, esprimendola in una adesione discepolare che oltrepassava l’immediato e riposava sull’Unione con Cristo.

Ben comprendiamo la preghiera da lui pronunciata davanti al Crocifisso di San Damiano, in cui rivolto a Dio, diceva:

«dame fede dricta» (FF 276).

La Parola ruminata e vissuta dal Poverello accresceva di giorno in giorno la fiducia nel Signore, che ha su di noi progetti di Pace e non di sventura.

 

Anche Chiara, abbandonata a Cristo, guarì con il segno della croce una sorella.

Non i segni, ma il Segno cambia la vita, la storia di ogni creatura.

"Un’altra tra le sorelle, di nome Amata, era a letto affetta da idropisia da tredici mesi e per giunta aveva febbre, tosse e male da un lato.

Su di lei Donna Chiara, mossa da pietà, ricorre a quel nobile sistema della sua arte medica.

La segna con la croce nel nome del suo Cristo e subito le ridona piena salute" (FF 3223).

Questa la fede che affonda nella Parola incarnata e trasforma il cammino, riposa su Cristo morto e risorto per tutti, ed è faro sicuro nella notte.

 

«Se non vedete segni e prodigi, non credete» (Gv 4,48)

 

 

Lunedì 4a sett. Quaresima (Gv 4,43-54)

146 Ultima modifica il Lunedì, 24 Marzo 2025 05:53
Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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We see that the disciples are still closed in their thinking […] How does Jesus answer? He answers by broadening their horizons […] and he confers upon them the task of bearing witness to him all over the world, transcending the cultural and religious confines within which they were accustomed to think and live (Pope Benedict)
Vediamo che i discepoli sono ancora chiusi nella loro visione […] E come risponde Gesù? Risponde aprendo i loro orizzonti […] e conferisce loro l’incarico di testimoniarlo in tutto il mondo oltrepassando i confini culturali e religiosi entro cui erano abituati a pensare e a vivere (Papa Benedetto)
The Fathers made a very significant commentary on this singular task. This is what they say: for a fish, created for water, it is fatal to be taken out of the sea, to be removed from its vital element to serve as human food. But in the mission of a fisher of men, the reverse is true. We are living in alienation, in the salt waters of suffering and death; in a sea of darkness without light. The net of the Gospel pulls us out of the waters of death and brings us into the splendour of God’s light, into true life (Pope Benedict)
I Padri […] dicono così: per il pesce, creato per l’acqua, è mortale essere tirato fuori dal mare. Esso viene sottratto al suo elemento vitale per servire di nutrimento all’uomo. Ma nella missione del pescatore di uomini avviene il contrario. Noi uomini viviamo alienati, nelle acque salate della sofferenza e della morte; in un mare di oscurità senza luce. La rete del Vangelo ci tira fuori dalle acque della morte e ci porta nello splendore della luce di Dio, nella vera vita (Papa Benedetto)
We may ask ourselves: who is a witness? A witness is a person who has seen, who recalls and tells. See, recall and tell: these are three verbs which describe the identity and mission (Pope Francis, Regina Coeli April 19, 2015)
Possiamo domandarci: ma chi è il testimone? Il testimone è uno che ha visto, che ricorda e racconta. Vedere, ricordare e raccontare sono i tre verbi che ne descrivono l’identità e la missione (Papa Francesco, Regina Coeli 19 aprile 2015)
There is the path of those who, like those two on the outbound journey, allow themselves to be paralysed by life’s disappointments and proceed sadly; and there is the path of those who do not put themselves and their problems first, but rather Jesus who visits us, and the brothers who await his visit (Pope Francis)
C’è la via di chi, come quei due all’andata, si lascia paralizzare dalle delusioni della vita e va avanti triste; e c’è la via di chi non mette al primo posto se stesso e i suoi problemi, ma Gesù che ci visita, e i fratelli che attendono la sua visita (Papa Francesco)
So that Christians may properly carry out this mandate entrusted to them, it is indispensable that they have a personal encounter with Christ, crucified and risen, and let the power of his love transform them. When this happens, sadness changes to joy and fear gives way to missionary enthusiasm (John Paul II)
Perché i cristiani possano compiere appieno questo mandato loro affidato, è indispensabile che incontrino personalmente il Crocifisso risorto, e si lascino trasformare dalla potenza del suo amore. Quando questo avviene, la tristezza si muta in gioia, il timore cede il passo all’ardore missionario (Giovanni Paolo II)
This is the message that Christians are called to spread to the very ends of the earth. The Christian faith, as we know, is not born from the acceptance of a doctrine but from an encounter with a Person (Pope Benedict))

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