Ago 8, 2024 Scritto da 

Ora è tempo di misericordia, poi, di giustizia

Gesù evidenzia agli occhi dei farisei che vogliono incastrarlo, la bontà fontale del matrimonio, ma altresì il valore di una vita donata direttamente al Signore e che per questo si rende «eunuca» per il Regno dei cieli.

Guardando nelle Fonti francescane notiamo che il Povero d’Assisi stimava il matrimonio, nella vita cristiana, come luogo di testimonianza dell’amore sorgivo di Dio per l’uomo e la donna, sapendo accogliere e attendere in ogni situazione i tempi della Provvidenza.

Nelle Fonti è narrato che, una volta, si recò da lui una nobildonna per chiedere al Santo il rimedio verso un marito molto cattivo, che la osteggiava nel servizio di Cristo.

“Dopo averla ascoltata, le disse: «Va’ in pace e sta’ sicura che fra poco avrai dal tuo uomo la consolazione che desideri».

E aggiunse: «Gli dirai da parte di Dio e mia che ora è tempo di misericordia, poi, di giustizia».

Ricevuta la benedizione, la donna ritorna, trova il marito e gli riferisce quelle parole.

Scende sopra di lui lo Spirito Santo che, trasformandolo in un uomo nuovo, così lo induce a rispondere con tutta mansuetudine:

«Signora mettiamoci a servire il Signore e salviamo l’anima nostra».

Dietro esortazione della santa moglie, condussero una vita da celibi per parecchi anni, finché ambedue nello stesso giorno tornarono al Signore” (FF 1193 - Leggenda maggiore).

Ma per chi, come Francesco e Chiara d’Assisi, segue la propria chiamata a farsi discepolo/a in povertà al seguito di Cristo [eunuchi per il Regno di Dio] la vita si svolge diversamente.

Leggiamo a riguardo di S. Chiara:

“Quando dunque cominciò ad avvertire i primi stimoli del santo amore, ritenne spregevole il perituro e falso fiore della mondanità, istruita dall’unzione dello Spirito Santo ad attribuire scarso valore alle cose che ne hanno poco.

E infatti sotto le vesti preziose e morbide portava nascostamente un piccolo cilicio, apparendo al di fuori adorna per il mondo, ma rivestendosi interiormente di Cristo.

Infine, volendola i suoi accasare nobilmente, non acconsentì in alcun modo: ma, fingendo di voler rimandare a più tardi le nozze terrene, affidava al Signore la sua verginità” (FF 3160).

Francesco e Chiara ci attestano con i fatti quanto sia importante rispondere e vivere bene la chiamata specifica e irripetibile, rivolta a ciascuno.

 

«Quello che Dio ha congiunto, l’uomo non separi […] E ci sono eunuchi che hanno fatto eunuchi se stessi per il regno dei cieli» (Mt 19,6b.12b).

 

 

Venerdì della 19.a sett. T.O. (Mt 19,3-12)

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Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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The family in the modern world, as much as and perhaps more than any other institution, has been beset by the many profound and rapid changes that have affected society and culture. Many families are living this situation in fidelity to those values that constitute the foundation of the institution of the family. Others have become uncertain and bewildered over their role or even doubtful and almost unaware of the ultimate meaning and truth of conjugal and family life. Finally, there are others who are hindered by various situations of injustice in the realization of their fundamental rights [Familiaris Consortio n.1]
La famiglia nei tempi odierni è stata, come e forse più di altre istituzioni, investita dalle ampie, profonde e rapide trasformazioni della società e della cultura. Molte famiglie vivono questa situazione nella fedeltà a quei valori che costituiscono il fondamento dell'istituto familiare. Altre sono divenute incerte e smarrite di fronte ai loro compiti o, addirittura, dubbiose e quasi ignare del significato ultimo e della verità della vita coniugale e familiare. Altre, infine, sono impedite da svariate situazioni di ingiustizia nella realizzazione dei loro fondamentali diritti [Familiaris Consortio n.1]
"His" in a very literal sense: the One whom only the Son knows as Father, and by whom alone He is mutually known. We are now on the same ground, from which the prologue of the Gospel of John will later arise (Pope John Paul II)
“Suo” in senso quanto mai letterale: Colui che solo il Figlio conosce come Padre, e dal quale soltanto è reciprocamente conosciuto. Ci troviamo ormai sullo stesso terreno, dal quale più tardi sorgerà il prologo del Vangelo di Giovanni (Papa Giovanni Paolo II)
We come to bless him because of what he revealed, eight centuries ago, to a "Little", to the Poor Man of Assisi; - things in heaven and on earth, that philosophers "had not even dreamed"; - things hidden to those who are "wise" only humanly, and only humanly "intelligent"; - these "things" the Father, the Lord of heaven and earth, revealed to Francis and through Francis (Pope John Paul II)
Veniamo per benedirlo a motivo di ciò che egli ha rivelato, otto secoli fa, a un “Piccolo”, al Poverello d’Assisi; – le cose in cielo e sulla terra, che i filosofi “non avevano nemmeno sognato”; – le cose nascoste a coloro che sono “sapienti” soltanto umanamente, e soltanto umanamente “intelligenti”; – queste “cose” il Padre, il Signore del cielo e della terra, ha rivelato a Francesco e mediante Francesco (Papa Giovanni Paolo II)
But what moves me even more strongly to proclaim the urgency of missionary evangelization is the fact that it is the primary service which the Church can render to every individual and to all humanity [Redemptoris Missio n.2]
Ma ciò che ancor più mi spinge a proclamare l'urgenza dell'evangelizzazione missionaria è che essa costituisce il primo servizio che la chiesa può rendere a ciascun uomo e all'intera umanità [Redemptoris Missio n.2]
That 'always seeing the face of the Father' is the highest manifestation of the worship of God. It can be said to constitute that 'heavenly liturgy', performed on behalf of the whole universe [John Paul II]
Quel “vedere sempre la faccia del Padre” è la manifestazione più alta dell’adorazione di Dio. Si può dire che essa costituisce quella “liturgia celeste”, compiuta a nome di tutto l’universo [Giovanni Paolo II]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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