Dic 2, 2024 Scritto da 

La risorsa degli impedimenti

Religiosità e Fede: bivio insolito della Tenerezza

(Lc 5,17-26)

 

Gesù insegna e guarisce. Non annuncia il Sovrano delle religioni, ma un Padre - figura attraente, che non minaccia, né mette in castigo, ma accoglie, dialoga, perdona, fa crescere.

Il contrario di ciò che trasmettevano le guide ufficiali, legate all’idea di una divinità arcaica, sospettosa e prevenuta, la quale discriminava tra amici e nemici.

Dio si esprime non in forme oppressive, ma nel modo dell’Alleanza famigliare e interumana: non gode dei perfetti, sterilizzati e puri, ma offre a tutti il suo Amore senza requisiti.

L’imperfezione infatti non è espressione di peccato, e in ogni caso il peccato non è una forza assoluta (v.21).

I collaboratori del Signore portano a Lui tutti i paralitici, ossia coloro che si sono bloccati e continuano a stare nelle loro barelle - dove forse li hanno sdraiati quelli dell’opinione comune.

Sono persone le quali nella vita sembra non procedano né in direzione dell’Eterno, né vanno agli altri. Neanche riescono a incontrare se stesse.

Solo il contatto personale col Cristo può slegare questi cadaveri che vegetano, dal loro stagno deprimente.

 

Gli amici di Dio fanno di tutto per condurre i bisognosi dal Maestro, ma talora si ritrovano davanti una folla impermeabile, che non consente un rapporto personale diretto (vv.18-19).

Cosa fare? Un’azione di smantellamento. Opera gradita al Padre - e che il Figlio valuta come espressione di Fede (v.20)!

Fede che pensa e crede «un mondo aperto dove ci sia posto per tutti» [FT n.155].

Le “sinagoghe” insopportabili propugnano viceversa «una divisione binaria» [FT n.156] che tenta di ‘classificare’.

Insomma, vi sono club refrattari che pretendono di appropriarsi del povero Gesù. Perciò le loro “sedi” vanno ‘scoperchiate e spalancate’ (v.19) - con estrema decisione, per non far impallidire la vita.

Notiamo che non tappe azzeccate, ma solo l’iniziativa inusitata supera lo stagno delle strutture prese in ostaggio - dove ci si dovrebbe solo mettere in fila, aspettare il turno, accontentarsi... e assopire.

L’impeto per le esigenze di vita piena, perspicace, può e deve vincere ogni senso di finta compattezza collettiva.

Nessun segno di gioia da parte delle autorità (v.21) che tracciano solo diagnosi negative - invece la gente è entusiasta (v.26).

 

Il passo di Lc fa comprendere che il problema del ‘paralitico’ non è il suo disagio, il senso di oppressione, l’apparente sventura.

Non sono queste le rotture del rapporto con la vita e con Dio.

Anzi, l’impedimento diventa paradossale motivo di ricerca della “terapia”, e del vis-à-vis.

Le configurazioni eccentriche - ritenute miserabili - contengono infatti porte segrete, virtù immense, e la cura stessa.

Addirittura, guidano verso una esistenza nuova. Sollecitano, e ci “obbligano” al rapporto a tu per tu con nostro Signore. Quasi a cercarne la Somiglianza.

Insomma, siamo chiamati a scegliere in modo davvero insolito, rispetto ai cliché.

E secondo i Vangeli l’iniziativa di Fede personale è crocevia decisivo - strada del desiderio impellente e universale di vivere completamente.

Bivio insolito della Tenerezza e della Fede.

 

 

[Lunedì 2.a sett. Avvento, 9 dicembre 2024]

197 Ultima modifica il Lunedì, 09 Dicembre 2024 12:16
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

“They found”: this word indicates the Search. This is the truth about man. It cannot be falsified. It cannot even be destroyed. It must be left to man because it defines him (John Paul II)
“Trovarono”: questa parola indica la Ricerca. Questa è la verità sull’uomo. Non la si può falsificare. Non la si può nemmeno distruggere. La si deve lasciare all’uomo perché essa lo definisce (Giovanni Paolo II)
Thousands of Christians throughout the world begin the day by singing: “Blessed be the Lord” and end it by proclaiming “the greatness of the Lord, for he has looked with favour on his lowly servant” (Pope Francis)
Migliaia di cristiani in tutto il mondo cominciano la giornata cantando: “Benedetto il Signore” e la concludono “proclamando la sua grandezza perché ha guardato con bontà l’umiltà della sua serva” (Papa Francesco)
The new Creation announced in the suburbs invests the ancient territory, which still hesitates. We too, accepting different horizons than expected, allow the divine soul of the history of salvation to visit us
La nuova Creazione annunciata in periferia investe il territorio antico, che ancora tergiversa. Anche noi, accettando orizzonti differenti dal previsto, consentiamo all’anima divina della storia della salvezza di farci visita
People have a dream: to guess identity and mission. The feast is a sign that the Lord has come to the family
Il popolo ha un Sogno: cogliere la sua identità e missione. La festa è segno che il Signore è giunto in famiglia
“By the Holy Spirit was incarnate of the Virgin Mary”. At this sentence we kneel, for the veil that concealed God is lifted, as it were, and his unfathomable and inaccessible mystery touches us: God becomes the Emmanuel, “God-with-us” (Pope Benedict)
«Per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria». A questa frase ci inginocchiamo perché il velo che nascondeva Dio, viene, per così dire, aperto e il suo mistero insondabile e inaccessibile ci tocca: Dio diventa l’Emmanuele, “Dio con noi” (Papa Benedetto)
The ancient priest stagnates, and evaluates based on categories of possibilities; reluctant to the Spirit who moves situationsi
Il sacerdote antico ristagna, e valuta basando su categorie di possibilità; riluttante allo Spirito che smuove le situazioni
«Even through Joseph’s fears, God’s will, his history and his plan were at work. Joseph, then, teaches us that faith in God includes believing that he can work even through our fears, our frailties and our weaknesses. He also teaches us that amid the tempests of life, we must never be afraid to let the Lord steer our course. At times, we want to be in complete control, yet God always sees the bigger picture» (Patris Corde, n.2).
«Anche attraverso l’angustia di Giuseppe passa la volontà di Dio, la sua storia, il suo progetto. Giuseppe ci insegna così che avere fede in Dio comprende pure il credere che Egli può operare anche attraverso le nostre paure, le nostre fragilità, la nostra debolezza. E ci insegna che, in mezzo alle tempeste della vita, non dobbiamo temere di lasciare a Dio il timone della nostra barca. A volte noi vorremmo controllare tutto, ma Lui ha sempre uno sguardo più grande» (Patris Corde, n.2).
Man is the surname of God: the Lord in fact takes his name from each of us - whether we are saints or sinners - to make him our surname (Pope Francis). God's fidelity to the Promise is realized not only through men, but with them (Pope Benedict).

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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