Set 3, 2024 Scritto da 

La scoperta di essere degni

Fede personale, Parola-evento

(Lc 7,1-10)

 

La Fede incipiente di un pagano convertito è l’esempio che Gesù antepone a quella degli israeliti osservanti.

Ciò che guarisce è credere all’efficacia della sua sola Parola (vv.7-8), evento che possiede forza generatrice e ricreatrice.

Il Signore dimostra cura, in genere toccando i malati o imponendo le mani, quasi ad assorbire ciò che s’immaginava fosse impurità, alterazione rispetto alla normalità - una “febbre” o paralisi che si riteneva rendesse indegno agli occhi di Dio il bisognoso.

Lc scrive il suo Vangelo per incoraggiare i membri di comunità e caldeggiare la Missione ai ‘lontani’.

Proiezione oltre confine che i giudeo cristiani non erano pronti a fare propria, a motivo d’un senso radicato di “elezione” religiosa e politica.

Ma dire «Fede» (v.9) significa caldeggiare un’adesione più profonda, e [insieme] una Manifestazione meno forte.

 

I distanti da noi sono persone totalmente ‘degne’ (v.4), sebbene talora vacillanti e fallibili.

Non autonome, insufficienti (v.6) come tutti - per il fatto che non si rendono conto che Dio è nella loro carne e nel loro focolare.

Grazie a tale nitida consapevolezza nel Figlio, essi possono finalmente comprendere l’Amore supremo del Padre, gratuito, senza riserve; che sbalordisce, fa superare l’impaccio e li lancia.

Lo straniero si scopre così persona completamente «degna».

Sebbene si riconosca manchevole (v.6) intuisce che la relazione con Dio non dipende da uno scambio di favori, da opere di legge, o norme.

Tantomeno si assoggetta ad una condizione religiosa a testa china.

E appunto ritiene che la Parola del Signore - per Via, fuori di luoghi e tempi sincronizzati o stabiliti - produca quel che afferma, anche a distanza.

Senza neppure segni che facciano baccano. Ma liberando l’Energia misteriosa, non convenzionale, del «Logos» (v.7).

 

Per Fede in Cristo, da incompleti diventiamo non solo degnissimi, ma siamo già così [qui e ora] esemplari, “perfetti” per realizzare la nostra vocazione.

Non c’è più assolutamente bisogno di «scongiurare» Dio per procura, raccomandazione, o interposta persona (v.4) come se fossimo dei «subalterni» (v.8) bisognosi d’altri intercessori (v.3).

La nostra opera è quella di dissodare e acquisire un nuovo ‘occhio’, intuitivo di altre virtù. E basta con i sensi di manchevolezza!

Essi finiscono per introdurci in dinamiche piramidali (v.8) che annientano la potenza nuova d’Amore - cronicizzando gli assetti, ingessati da noiose concatenazioni.

Stima spontanea e gratuità ci guidano onda su onda verso un nuovo modo di vivere e scambiarsi doni, nell’Ascolto.

Strada inaccessibile a coloro che agiscono per dovere e ovvia abitudine - sentiero identificato ma enigmatico, poco trasparente, subdolo e assai tortuoso.

 

 

Per interiorizzare e vivere il messaggio:

 

Come intendi e coltivi la certa e libera Venuta di Gesù nella tua Casa?

 

 

[Lunedì 24.a sett. T.O.  16 settembre 2024]

267 Ultima modifica il Lunedì, 16 Settembre 2024 12:00
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

The Church desires to give thanks to the Most Holy Trinity for the "mystery of woman" and for every woman - for that which constitutes the eternal measure of her feminine dignity, for the "great works of God", which throughout human history have been accomplished in and through her (Mulieris Dignitatem n.31)
La Chiesa desidera ringraziare la Santissima Trinità per il «mistero della donna», e, per ogni donna - per ciò che costituisce l'eterna misura della sua dignità femminile, per le «grandi opere di Dio» che nella storia delle generazioni umane si sono compiute in lei e per mezzo di lei (Mulieris Dignitatem n.31)
Simon, a Pharisee and rich 'notable' of the city, holds a banquet in his house in honour of Jesus. Unexpectedly from the back of the room enters a guest who was neither invited nor expected […] (Pope Benedict)
Simone, fariseo e ricco “notabile” della città, tiene in casa sua un banchetto in onore di Gesù. Inaspettatamente dal fondo della sala entra un’ospite non invitata né prevista […] (Papa Benedetto)
God excludes no one […] God does not let himself be conditioned by our human prejudices (Pope Benedict)
Dio non esclude nessuno […] Dio non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi (Papa Benedetto)
Still today Jesus repeats these comforting words to those in pain: "Do not weep". He shows solidarity to each one of us and asks us if we want to be his disciples, to bear witness to his love for anyone who gets into difficulty (Pope Benedict)
Gesù ripete ancor oggi a chi è nel dolore queste parole consolatrici: "Non piangere"! Egli è solidale con ognuno di noi e ci chiede, se vogliamo essere suoi discepoli, di testimoniare il suo amore per chiunque si trova in difficoltà (Papa Benedetto))
Faith: the obeying and cooperating form with the Omnipotence of God revealing himself
Fede: forma dell’obbedire e cooperare con l’Onnipotenza che si svela
Jesus did not come to teach us philosophy but to show us a way, indeed the way that leads to life [Pope Benedict]
Gesù non è venuto a insegnarci una filosofia, ma a mostrarci una via, anzi, la via che conduce alla vita [Papa Benedetto]
The Cross of Jesus is our one true hope! That is why the Church “exalts” the Holy Cross, and why we Christians bless ourselves with the sign of the cross. That is, we don’t exalt crosses, but the glorious Cross of Christ, the sign of God’s immense love, the sign of our salvation and path toward the Resurrection. This is our hope (Pope Francis)
La Croce di Gesù è la nostra unica vera speranza! Ecco perché la Chiesa “esalta” la santa Croce, ed ecco perché noi cristiani benediciamo con il segno della croce. Cioè, noi non esaltiamo le croci, ma la Croce gloriosa di Gesù, segno dell’amore immenso di Dio, segno della nostra salvezza e cammino verso la Risurrezione. E questa è la nostra speranza (Papa Francesco)
«Rebuke the wise and he will love you for it. Be open with the wise, he grows wiser still; teach the upright, he will gain yet more» (Prov 9:8ff)
«Rimprovera il saggio ed egli ti sarà grato. Dà consigli al saggio e diventerà ancora più saggio; istruisci il giusto ed egli aumenterà il sapere» (Pr 9,8s)
These divisions are seen in the relationships between individuals and groups, and also at the level of larger groups: nations against nations and blocs of opposing countries in a headlong quest for domination [Reconciliatio et Paenitentia n.2]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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