Tesoro e Perla - forme dell’interiorità
(Mt 13,44-46)
Gesù non vuole renderci poveri poveri, bensì Alleati. La sua Presenza ci completa e realizza per Nome; non in senso negativo, bensì a pieno titolo.
La scelta o “rinuncia” che chiede, non riguarda opzioni sommarie. Egli non fa sporgere ciò che non vale. Per questo non ci sminuisce.
Ed è la Parola totale il vero affare.
Un Tesoro nascosto che prima si deve di nuovo nascondere (v.44)!
Ci rendiamo conto che abbiamo visto solo in parte; c’è ancora molto più da scoprire.
Non è cosa verificabile immediatamente e completamente.
Attenzione: si deve di nuovo nascondere!
Qui è tutta la partita, perché tale Splendore non appartiene ai rituali del folklore, o ai doveri di contorno, che ci renderebbero prigionieri.
Appunto, la molla per uscire dal cliché, dal protocollo, dai modi di branco, diventa opportunità per scoprire qualcosa di nuovo.
Il Regno autentico non sarà invadente: non pretende l’adesione - pena esclusioni. Consegna altri messaggi, trasmutativi da dentro.
Lo si coglie nella nostra radice, perché corrisponde al progetto di vita completa che ci abita e misteriosamente intuiamo nostro.
Capiamo: fa trasferire lo sguardo, fa star bene. Fa scoprire altri mondi, e il nostro stesso Nucleo; al di là dei problemi che attanagliano.
Qui si opera l’inspiegabile.
L’insicuro diventa deciso, il perdente si tramuta per grazia in sapiente.
Capiamo che accogliere il Logos sorgivo e corrispondere alla propria Vocazione personale non sarà terrificante, ma rigenerante.
Chi sposterà i suoi pensieri, punterà tutto, e farà venir fuori la propria essenza.
In antico le «Perle» erano le cose più pregiate e splendide: insomma, l’uomo è alla Ricerca del Bello come senso della vita e della propria personalità.
Ma Chi è l’uomo davvero affascinante e che vive in modo completo, non epidermico?
Matteo prima di lasciarsi fare apostolo supponeva che suo inestimabile Diamante fosse l’accaparrare. E deve ricredersi.
Saulo immaginava che la Gemma sconfinata - l’autenticità dell’uomo - fosse l’inappuntabilità delle sue pratiche e idee.
Il Dono gratuito di Dio ha sollecitato entrambi nella Ricerca della Perla preziosa: ciò che è delizioso, fraterno, donativo, amabile e da non perdere.
La preziosità del Vangelo, l’Unicità pregevole della Fede in Cristo, il suo Regno autentico, sono il vero Capitale che rende felici.
L’imprevisto più bello della Chiesa genuina: che nulla ha da spartire con la fiction delle identificazioni - disattenta all’umanizzazione - né con l’appariscenza inculcata delle molte cose esterne.
In tal guisa, il popolo dei figli generati a vita nuova troverà ricchezza già nell’essere delle cose, nei solchi della storia; dall’anima, e nelle prove.
Dal nascondimento, dal silenzio paziente, dalla realtà improvvisa, nascono intese, empatie, corrispondenze spontanee.
Voci che possono venire a trovarci, per cambiare la vita e renderla imprevedibile.
Gli Incontri eccezionali dicono all’anima: noi non siamo soltanto i disagi che ci affliggono.
Ma quegli eventi, bisogna saperli attendere.
[Mercoledì 17.a sett. T.O. 31 luglio 2024]