Ott 29, 2024 Scritto da 

Pietre preziose del Tempio sono particolarmente i Santi

1. "Santo è il tempio di Dio, che siete voi" (1 Cor 3,17). Riascoltiamo queste parole dell’apostolo Paolo nell'odierna solenne liturgia della Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense, Cattedrale di Roma, Madre di tutte le chiese.

Ogni luogo riservato al culto divino è segno di quel tempio spirituale, che è la Chiesa, composto da pietre vive, cioè dai fedeli, uniti dall'unica fede, dalla partecipazione ai sacramenti e dal vincolo della carità. Pietre preziose di tale tempio spirituale sono particolarmente i Santi.

La santità, frutto dell’opera incessante dello Spirito di Dio, rifulge nei nuovi Beati: Juan Nepomuceno Zegrí y Moreno, presbitero; Valentin Paquay, presbitero; Luigi Maria Monti, religioso; Bonifacia Rodríguez Castro, vergine; Rosalie Rendu, vergine.

2. La visione del Santuario, che il profeta Ezechiele ci presenta nella liturgia odierna, descrive un torrente che sgorga dal tempio portando vita, vigore e speranza:  "quelle acque, dove giungono, risanano" (Ez 47, 9). Questa immagine esprime l'infinita bontà di Dio e il suo disegno di salvezza, che valicano i muri del recinto sacro per essere la benedizione di tutta la terra.
Juan Nepomuceno Zegrí y Moreno
, sacerdote integro, dalla profonda pietà eucaristica, ha compreso molto bene come l'annuncio del Vangelo debba diventare una realtà dinamica capace di trasformare la vita dell'apostolo. Essendo parroco, si è proposto di "essere la provvidenza visibile di tutti coloro che, gemendo nell'essere orfani, bevono il calice dell'amarezza e si nutrono con il pane della tribolazione" (19 giugno 1859).
Con questo proposito, egli ha sviluppato la sua spiritualità redentrice, nata dall'intimità con Cristo e orientata alla carità verso i più bisognosi. All'invocazione alla Vergine della Mercede, Madre del Redentore, si è ispirato per la fondazione delle Suore Mercedarie della Carità, al fine di rendere sempre presente l'amore di Dio laddove vi fosse "un solo dolore da curare, una sola disgrazia da consolare, una sola speranza da infondere nei cuori". Oggi, seguendo le orme del suo Fondatore, questo Istituto continua a dedicarsi alla testimonianza e alla promozione della carità redentrice.]

3. Padre Valentin Paquay è davvero un discepolo di Cristo e un sacerdote secondo il cuore di Dio. Apostolo della misericordia, trascorreva lunghe ore nel confessionale, con un dono particolare per rimettere i peccatori sulla retta via, ricordando agli uomini la grandezza del perdono divino. Ponendo al centro della sua vita di sacerdote la celebrazione del Mistero eucaristico, invitava i fedeli ad accostarsi spesso alla comunione del Pane di Vita.
Come tanti santi, Padre Valentin si era affidato sin da giovane alla protezione di Nostra Signora, invocata nella chiesa della sua infanzia, a Tongres, come Causa della nostra gioia. Seguendo il suo esempio, possiate voi servire i vostri fratelli per dare loro la gioia di incontrare Cristo nella verità!]

4. "Vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua... Quelle acque, dove giungono, risanano" (Ez 47,1.9). L'immagine dell’acqua, che tutto fa rivivere, ben illumina l’esistenza del beato Luigi Maria Monti, interamente dedito a risanare le piaghe del corpo e dell'anima dei malati e degli orfani. Amava chiamarli i "poverelli di Cristo", e li serviva animato da una fede viva, sostenuta da un'intensa e costante preghiera. Nella sua dedizione evangelica, si ispirò costantemente all'esempio della Vergine Santa e pose la Congregazione da lui fondata sotto il segno di Maria Immacolata.

Quanto attuale è il messaggio di questo nuovo Beato! Per i suoi figli spirituali e per tutti i credenti egli è un esempio di fedeltà alla chiamata di Dio e di annuncio del Vangelo della carità; un modello di solidarietà verso i bisognosi e di tenero affidamento alla Vergine Immacolata.

5. Le parole di Gesù nel Vangelo proclamato oggi:  "non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato" (Gv 2, 16), interpellano la società attuale, tentata, talvolta, a convertire ogni cosa in mercanzia e guadagno, lasciando da parte i valori e la dignità, che non hanno prezzo. Essendo la persona immagine e dimora di Dio, occorre una purificazione che la difenda, a prescindere dalla sua condizione sociale o dalla sua attività lavorativa.
A questo si è dedicata interamente la beata Bonifacia Rodríguez de Castro, che, essendo ella stessa lavoratrice, ha compreso i rischi di questa condizione sociale nella sua epoca. Nella vita semplice e riparata della Sacra Famiglia di Nazareth ha trovato un modello di spiritualità del lavoro che nobilita la persona e rende ogni attività, per quanto umile possa sembrare, un'offerta a Dio e un mezzo di santificazione.
Questo è lo spirito che ella ha voluto infondere nelle donne lavoratrici, prima con l'Associazione Giuseppina, e poi con la fondazione delle Serve di San Giuseppe, che continuano la loro opera nel mondo con semplicità, gioia e abnegazione.]

6. In un'epoca sconvolta dai conflitti sociali, Rosalie Rendu si è gioiosamente fatta serva dei più poveri, per restituire a ciascuno la sua dignità, attraverso gli aiuti materiali, l'educazione e l'insegnamento del mistero cristiano, spingendo Frédéric Ozanam a porsi al servizio dei poveri.
La sua carità era inventiva. Da dove attingeva la forza per realizzare tante cose? Dalla sua intensa vita di orazione e dalla preghiera incessante del Rosario, che non l'abbandonava mai. Il suo segreto era semplice:  vedere, da vera figlia di Vincenzo de' Paoli, come un'altra suora del suo tempo, santa Catherine Labouré, in ogni uomo il volto di Cristo. Rendiamo grazie per la testimonianza di carità che la famiglia vincenziana non cessa di donare al mondo!]

7. "Egli parlava del tempio del suo Corpo" (Gv 2,21). Queste parole evocano il mistero della morte e risurrezione di Cristo. A Gesù crocifisso e risorto devono conformarsi tutti i membri della Chiesa.

In questo impegnativo compito ci è di sostegno e guida Maria, Madre di Cristo e Madre nostra. Intercedono per noi i nuovi Beati, che oggi contempliamo nella gloria del cielo. Sia concesso anche a noi di ritrovarci tutti un giorno in Paradiso, per gustare insieme la gioia nella vita senza fine. Amen!

[Papa Giovanni Paolo II, omelia 9 novembre 2003]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

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Are we disposed to let ourselves be ceaselessly purified by the Lord, letting Him expel from us and the Church all that is contrary to Him? (Pope Benedict)
Siamo disposti a lasciarci sempre di nuovo purificare dal Signore, permettendoGli di cacciare da noi e dalla Chiesa tutto ciò che Gli è contrario? (Papa Benedetto)
Jesus makes memory and remembers the whole history of the people, of his people. And he recalls the rejection of his people to the love of the Father (Pope Francis)
Gesù fa memoria e ricorda tutta la storia del popolo, del suo popolo. E ricorda il rifiuto del suo popolo all’amore del Padre (Papa Francesco)
Today, as yesterday, the Church needs you and turns to you. The Church tells you with our voice: don’t let such a fruitful alliance break! Do not refuse to put your talents at the service of divine truth! Do not close your spirit to the breath of the Holy Spirit! (Pope Paul VI)
Oggi come ieri la Chiesa ha bisogno di voi e si rivolge a voi. Essa vi dice con la nostra voce: non lasciate che si rompa un’alleanza tanto feconda! Non rifiutate di mettere il vostro talento al servizio della verità divina! Non chiudete il vostro spirito al soffio dello Spirito Santo! (Papa Paolo VI)
Sometimes we try to correct or convert a sinner by scolding him, by pointing out his mistakes and wrongful behaviour. Jesus’ attitude toward Zacchaeus shows us another way: that of showing those who err their value, the value that God continues to see in spite of everything (Pope Francis)
A volte noi cerchiamo di correggere o convertire un peccatore rimproverandolo, rinfacciandogli i suoi sbagli e il suo comportamento ingiusto. L’atteggiamento di Gesù con Zaccheo ci indica un’altra strada: quella di mostrare a chi sbaglia il suo valore, quel valore che continua a vedere malgrado tutto (Papa Francesco)
Deus dilexit mundum! God observes the depths of the human heart, which, even under the surface of sin and disorder, still possesses a wonderful richness of love; Jesus with his gaze draws it out, makes it overflow from the oppressed soul. To Jesus, therefore, nothing escapes of what is in men, of their total reality, in which good and evil are (Pope Paul VI)
Deus dilexit mundum! Iddio osserva le profondità del cuore umano, che, anche sotto la superficie del peccato e del disordine, possiede ancora una ricchezza meravigliosa di amore; Gesù col suo sguardo la trae fuori, la fa straripare dall’anima oppressa. A Gesù, dunque, nulla sfugge di quanto è negli uomini, della loro totale realtà, in cui sono il bene e il male (Papa Paolo VI)
People dragged by chaotic thrusts can also be wrong, but the man of Faith perceives external turmoil as opportunities
Un popolo trascinato da spinte caotiche può anche sbagliare, ma l’uomo di Fede percepisce gli scompigli esterni quali opportunità
O Lord, let my faith be full, without reservations, and let penetrate into my thought, in my way of judging divine things and human things (Pope Paul VI)
O Signore, fa’ che la mia fede sia piena, senza riserve, e che essa penetri nel mio pensiero, nel mio modo di giudicare le cose divine e le cose umane (Papa Paolo VI)
«Whoever tries to preserve his life will lose it; but he who loses will keep it alive» (Lk 17:33)
«Chi cercherà di conservare la sua vita, la perderà; ma chi perderà, la manterrà vivente» (Lc 17,33)
«E perciò, si afferma, a buon diritto, che egli [s. Francesco d’Assisi] viene simboleggiato nella figura dell’angelo che sale dall’oriente e porta in sé il sigillo del Dio vivo» (FF 1022)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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