Ago 16, 2024 Scritto da 

Dinamica della Vocazione: scoperta e dialogo

La prima cosa che fece Andrea dopo aver incontrato Gesù fu di cercare suo fratello Simone e di dirgli: “Abbiamo trovato il Messia!”. In seguito Filippo, allo stesso modo, cercò Natanaele e gli disse: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret” (cf. Gv 1, 35-51).

Dopo la scoperta iniziale, segue un dialogo attraverso la preghiera, un dialogo tra Gesù e colui che ha ricevuto la chiamata, un dialogo che va oltre le parole e si esprime nell’amore.

Le domande sono una parte importante di tale dialogo. Per esempio, nel racconto evangelico della chiamata dei discepoli, ci viene detto che “quando Gesù si fu voltato ed ebbe visto che lo seguivano domandò loro: “Che cercate?”. Gli risposero: “Rabbì (che significa maestro), dove abiti?”. “Venite e vedrete”, rispose” (Gv 1, 38-39).

Quel che inizia come una scoperta di Gesù conduce a una maggiore comprensione e dedizione attraverso un devoto processo di domande e discernimento. Nel corso di tale processo, le nostre ragioni sono purificate. Ci troviamo di fronte a scottanti domande, quali: “Che stai cercando?” E ci ritroviamo persino a fare le domande di Gesù, come fece Natanaele: “Come mi conosci?” (Gv 1, 48). Solo dopo aver riflettuto con sincerità e onestà nel silenzio dei nostri cuori iniziamo a convincerci che il Signore ci sta realmente chiamando.

Anche allora, tuttavia, il processo di discernimento non è terminato. Gesù dice a noi quel che disse anche a Natanaele: “Vedrai cose maggiori di queste!” (Gv 1, 50). Per tutto il corso della vita, dopo aver fatto una sacra e immutabile promessa e dopo aver iniziato a servire in modo attivo il Signore, abbiamo ancora bisogno del dialogo di preghiera che approfondirà costantemente la conoscenza e l’amore per il nostro Signore Gesù Cristo.

[Papa Giovanni Paolo II, Discorso ai seminaristi americani 13 settembre 1987]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

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The family in the modern world, as much as and perhaps more than any other institution, has been beset by the many profound and rapid changes that have affected society and culture. Many families are living this situation in fidelity to those values that constitute the foundation of the institution of the family. Others have become uncertain and bewildered over their role or even doubtful and almost unaware of the ultimate meaning and truth of conjugal and family life. Finally, there are others who are hindered by various situations of injustice in the realization of their fundamental rights [Familiaris Consortio n.1]
La famiglia nei tempi odierni è stata, come e forse più di altre istituzioni, investita dalle ampie, profonde e rapide trasformazioni della società e della cultura. Molte famiglie vivono questa situazione nella fedeltà a quei valori che costituiscono il fondamento dell'istituto familiare. Altre sono divenute incerte e smarrite di fronte ai loro compiti o, addirittura, dubbiose e quasi ignare del significato ultimo e della verità della vita coniugale e familiare. Altre, infine, sono impedite da svariate situazioni di ingiustizia nella realizzazione dei loro fondamentali diritti [Familiaris Consortio n.1]
"His" in a very literal sense: the One whom only the Son knows as Father, and by whom alone He is mutually known. We are now on the same ground, from which the prologue of the Gospel of John will later arise (Pope John Paul II)
“Suo” in senso quanto mai letterale: Colui che solo il Figlio conosce come Padre, e dal quale soltanto è reciprocamente conosciuto. Ci troviamo ormai sullo stesso terreno, dal quale più tardi sorgerà il prologo del Vangelo di Giovanni (Papa Giovanni Paolo II)
We come to bless him because of what he revealed, eight centuries ago, to a "Little", to the Poor Man of Assisi; - things in heaven and on earth, that philosophers "had not even dreamed"; - things hidden to those who are "wise" only humanly, and only humanly "intelligent"; - these "things" the Father, the Lord of heaven and earth, revealed to Francis and through Francis (Pope John Paul II)
Veniamo per benedirlo a motivo di ciò che egli ha rivelato, otto secoli fa, a un “Piccolo”, al Poverello d’Assisi; – le cose in cielo e sulla terra, che i filosofi “non avevano nemmeno sognato”; – le cose nascoste a coloro che sono “sapienti” soltanto umanamente, e soltanto umanamente “intelligenti”; – queste “cose” il Padre, il Signore del cielo e della terra, ha rivelato a Francesco e mediante Francesco (Papa Giovanni Paolo II)
But what moves me even more strongly to proclaim the urgency of missionary evangelization is the fact that it is the primary service which the Church can render to every individual and to all humanity [Redemptoris Missio n.2]
Ma ciò che ancor più mi spinge a proclamare l'urgenza dell'evangelizzazione missionaria è che essa costituisce il primo servizio che la chiesa può rendere a ciascun uomo e all'intera umanità [Redemptoris Missio n.2]
That 'always seeing the face of the Father' is the highest manifestation of the worship of God. It can be said to constitute that 'heavenly liturgy', performed on behalf of the whole universe [John Paul II]
Quel “vedere sempre la faccia del Padre” è la manifestazione più alta dell’adorazione di Dio. Si può dire che essa costituisce quella “liturgia celeste”, compiuta a nome di tutto l’universo [Giovanni Paolo II]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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