Lc ritrae Gesù mentre guarisce un lebbroso, esortandolo a non dirlo ad alcuno e a recarsi dal sacerdote con l’offerta prescritta.
Francesco ‘il Minimo’ riversava su tutti la Gratuità ricevuta da Cristo. Uomo dalla fede indomita, abbracciava pure coloro che venivano esclusi, andando ben oltre ogni giudizio o mentalità stereotipa.
Nelle Fonti è di straordinaria bellezza e speciale umanità l’episodio che lo rende custode degli emarginati.
Leggiamo:
“Un giorno, mentre andava a cavallo per la pianura che si estende ai piedi di Assisi, si imbatté in un lebbroso.
Quell’incontro inaspettato lo riempì di orrore.
Ma, ripensando e riflettendo che, se voleva diventare cavaliere di Cristo, doveva prima di tutto vincere se stesso, scese da cavallo e corse ad abbracciare il lebbroso e, mentre questo stendeva la mano come per ricevere l’elemosina, gli porse del denaro e lo baciò.
Subito risalì a cavallo; ma, per quanto si volgesse a guardare da ogni parte e sebbene la campagna si stendesse libera tutt’intorno, non vide più in alcun modo quel lebbroso.
Perciò, colmo di meraviglia e gioia, incominciò a cantare devotamente le lodi del Signore” (FF 1034).
“Da allora si rivestì dello spirito di povertà, di un intimo sentimento di umiltà e pietà profonda.
Mentre prima aborriva non solo la compagnia dei lebbrosi, ma perfino il vederli da lontano, ora, a causa di Cristo crocifisso che, secondo le parole del profeta, ha assunto l’aspetto spregevole di un lebbroso, li serviva con umiltà e gentilezza […]
Visitava spesso le case dei lebbrosi; elargiva loro generosamente l’elemosina e con grande compassione ed affetto baciava loro le mani e il volto” (FF 1036).
"E stesa la mano lo toccò dicendo: «[Lo] voglio: sii mondato!». E subito la lebbra andò via da lui»" (Mt 8,3).
Feria propria, 11 gennaio