Mar 2, 2025 Scritto da 

Venite benedetti!

Quando i popoli verranno radunati davanti al Signore, per loro parleranno le opere di benedizione compiute.

Saranno nella condizione divina quanti riconobbero nei bisognosi di ogni genere Cristo stesso, magari senza essersene resi conto.

Non saranno nella Luce eterna coloro che invece non servirono i piccoli e malfermi.

 

Francesco, creatura dal cuore nobile e sensibile, fin dalla sua giovane età, dinanzi ai poveri sentì nella coscienza la necessità di non girarsi dall’altra parte.

Questa tenera inclinazione aumentò notevolmente dopo aver incontrato il Signore.

Leggiamo nelle Fonti stupende documentazioni di vita reale.

"Dio, infatti, aveva infuso nell’animo del giovane Francesco un sentimento di generosa compassione, che, crescendo con lui dall’infanzia, gli aveva riempito il cuore di bontà; tanto che già allora, ascoltatore non sordo del Vangelo, si propose di dare a chiunque gli chiedesse, soprattutto se chiedeva per amor di Dio.

Una volta, tutto indaffarato nel negozio, mandò via a mani vuote, contro le sue abitudini, un povero che gli chiedeva l’elemosina per amor di Dio. Ma subito, rientrato in se stesso, gli corse dietro, gli diede una generosa elemosina e promise al Signore Iddio che, d’allora in poi, quando ne aveva la possibilità, non avrebbe mai detto di no a chi gli avesse chiesto per amor di Dio.

E osservò questo proposito fino alla morte, con pietà instancabile, meritandosi di crescere abbondantemente nell’amore di Dio e nella Grazia.

Diceva, infatti, più tardi, quando si era ormai perfettamente rivestito dei sentimenti di Cristo, che, già quando viveva da secolare, difficilmente riusciva a sentir nominare l’amore di Dio, senza provare un intimo turbamento" (FF 1018).

 

«Venite, benedetti del Padre mio […] perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare» (Mt 25,34)

 

Le Fonti, inoltre, raccontano di una donna venuta da Machilone a Rieti per farsi curare gli occhi.

Il medico, recatosi da Francesco, gli narrò di questa creatura povera, sostenendo che l’avrebbe curata gratuitamente, pagandone lui stesso le spese.

Il Poverello, allora, subito andò dal suo guardiano, affermando che si doveva restituire la roba d’altri.

Il superiore gli chiese a cosa si riferisse e Francesco replicò:

«Questo è il mantello che abbiamo preso in prestito da quella donna poverella e malata d’occhi: dobbiamo renderglielo» (FF 1602).

Il guardiano acconsentì.

Allora il Minimo chiamò un uomo spirituale, con cui era in intimità. Gli consegnò il mantello e dodici pani, esortandolo a recarsi dall’oculista e farsi indicare la donna povera a cui consegnare il tutto.

«Va’ e dirai a quella donna povera e inferma: ‘Il povero, al quale tu hai prestato questo mantello, ti ringrazia di cuore del prestito fatto. E adesso, prendi quello che ti appartiene’» (FF 1602).

L’amico fece come il Santo gli aveva suggerito. La donna, non riuscendo a raccapezzarsi e in preda a disagio e sospetto, rispose: «Lasciami in pace. Non so cosa stai dicendo» (FF1602).

Ma quello gli mise in mano il mantello e i dodici pani. Allora la povera si convinse che diceva sul serio, confusa tra preoccupazione e felicità. Temendo, poi, che le venisse tolto l’aiuto ricevuto, di notte se ne tornò a casa sua.

Francesco aveva incaricato il suo guardiano di pagare le spese della povera malata ogni giorno, finché fosse rimasta a Rieti.

Le Fonti sottolineano, inoltre, quanto attestato dai suoi frati:

«Noi che siamo vissuti con lui, possiamo testimoniare che Francesco, sano o infermo che fosse, traboccava di amore e tenerezza non solo per i suoi frati, ma verso tutti i poveri, tanto in buona salute che ammalati.

Si privava del necessario, che i fratelli gli procuravano con sollecitudine e affetto - non senza mostrarsi carezzevole con noi, affinché non ne rimanessimo male - per offrirlo con molta gioia agli altri, sottraendo al proprio corpo anche ciò che gli era indispensabile» (FF 1602).

La Carità parla da sola!

 

«Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno […] perché avevo fame e mi avete dato da mangiare» (Mt 25,34)

 

 

Lunedì 1a sett. in Quaresima (Mt 25,31-46)

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Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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St Teresa of Avila wrote: «the last thing we should do is to withdraw from our greatest good and blessing, which is the most sacred humanity of Our Lord Jesus Christ» (cf. The Interior Castle, 6, ch. 7). Therefore, only by believing in Christ, by remaining united to him, may the disciples, among whom we too are, continue their permanent action in history [Pope Benedict]
Santa Teresa d’Avila scrive che «non dobbiamo allontanarci da ciò che costituisce tutto il nostro bene e il nostro rimedio, cioè dalla santissima umanità di nostro Signore Gesù Cristo» (Castello interiore, 7, 6). Quindi solo credendo in Cristo, rimanendo uniti a Lui, i discepoli, tra i quali siamo anche noi, possono continuare la sua azione permanente nella storia [Papa Benedetto]
Just as he did during his earthly existence, so today the risen Jesus walks along the streets of our life and sees us immersed in our activities, with all our desires and our needs. In the midst of our everyday circumstances he continues to speak to us; he calls us to live our life with him, for only he is capable of satisfying our thirst for hope (Pope Benedict)
Come avvenne nel corso della sua esistenza terrena, anche oggi Gesù, il Risorto, passa lungo le strade della nostra vita, e ci vede immersi nelle nostre attività, con i nostri desideri e i nostri bisogni. Proprio nel quotidiano continua a rivolgerci la sua parola; ci chiama a realizzare la nostra vita con Lui, il solo capace di appagare la nostra sete di speranza (Papa Benedetto)
Truth involves our whole life. In the Bible, it carries with it the sense of support, solidity, and trust, as implied by the root 'aman, the source of our liturgical expression Amen. Truth is something you can lean on, so as not to fall. In this relational sense, the only truly reliable and trustworthy One – the One on whom we can count – is the living God. Hence, Jesus can say: "I am the truth" (Jn 14:6). We discover and rediscover the truth when we experience it within ourselves in the loyalty and trustworthiness of the One who loves us. This alone can liberate us: "The truth will set you free" (Jn 8:32) [Pope Francis]
La verità ha a che fare con la vita intera. Nella Bibbia, porta con sé i significati di sostegno, solidità, fiducia, come dà a intendere la radice ‘aman, dalla quale proviene anche l’Amen liturgico. La verità è ciò su cui ci si può appoggiare per non cadere. In questo senso relazionale, l’unico veramente affidabile e degno di fiducia, sul quale si può contare, ossia “vero”, è il Dio vivente. Ecco l’affermazione di Gesù: «Io sono la verità» (Gv 14,6). L’uomo, allora, scopre e riscopre la verità quando la sperimenta in sé stesso come fedeltà e affidabilità di chi lo ama. Solo questo libera l’uomo: «La verità vi farà liberi» (Gv 8,32) [Papa Francesco]
God approached man in love, even to the total gift, crossing the threshold of our ultimate solitude, throwing himself into the abyss of our extreme abandonment, going beyond the door of death (Pope Benedict)
Dio si è avvicinato all’uomo nell’amore, fino al dono totale, a varcare la soglia della nostra ultima solitudine, calandosi nell’abisso del nostro estremo abbandono, oltrepassando la porta della morte (Papa Benedetto)
And our passage too, which we received sacramentally in Baptism: for this reason Baptism was called, in the first centuries, the Illumination (cf. Saint Justin, Apology I, 61, 12), because it gave you the light, it “let it enter” you. For this reason, in the ceremony of Baptism we give a lit blessed candle, a lit candle to the mother and father, because the little boy or the little girl is enlightened (Pope Francis)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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