Nel Vangelo odierno Gesù chiama coloro che ascoltano ad amare quanti si comportano da nemici.
«Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano» (Lc 6,27).
Francesco amava con predilezione quelli che lo deridevano e giudicavano - e invitava i suoi frati a fare altrettanto.
Il Povero d’Assisi aveva ormai conosciuto Cristo e, secondo la Parola del Vangelo, s’impegnava ad amare tutti, anche chi si comportava da nemico; a donare ai poveri quanto aveva.
Infatti nelle Fonti francescane troviamo vari episodi che siglano queste circostanze.
Leggiamo nelle Ammonizioni da lui scritte:
“Dice il Signore: «Amate i vostri nemici [e fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi perseguitano e calunniano]».
Infatti, veramente ama il nemico Colui che non si duole per l’ingiuria che quegli gli fa, ma brucia nel suo intimo, per l’amore di Dio, a motivo del peccato dell’anima di lui. E gli dimostri con le opere il suo amore” (FF 158).
Lo stesso padre, che detestava la scelta di povertà di Francesco, lo perseguitava, inducendo il figlio a nascondersi.
Attestano le Fonti:
“Ma Francesco, atleta ancora agli inizi, informato delle minacce dei persecutori e presentendo la loro venuta, volle lasciare tempo all’ira e si nascose in una fossa segreta. Vi rimase nascosto per alcuni giorni, e intanto supplicava incessantemente, tra fiumi di lacrime, il Signore, che lo liberasse dalle mani dei persecutori e portasse a compimento, con la sua bontà e il suo favore i pii propositi che gli aveva ispirato” (FF 1040).
E ancora:
“Si recò a visitare […] la tomba dell’apostolo Pietro. Fu in questa circostanza che, vedendo la grande moltitudine di mendicanti davanti alla porta di quella chiesa, spinto da una soave compassione, e, insieme, allettato dall’amore per la povertà, donò le sue vesti al più bisognoso di loro e, ricoperto degli stracci di costui, passò tutta la giornata in mezzo ai poveri, con insolita gioia di spirito” (FF 1037).
Il dare era divenuto per il Poverello l’a-b-c del suo quotidiano vivere la Parola di Dio.
«…perché con la misura con la quale misurate, sarà rimisurato a voi» (Lc 6,38).
Giovedì 23.a sett. T.O. (Lc 6,27-38)