La Parola del Vangelo oggi evidenzia la fede incipiente e già granitica di una donna pagana che chiede pietà per la figlia, tormentata da un demonio.
Anche Francesco d’Assisi, profeta di Dio, estraneo al mondo istituzionale ufficiale, operò cose mirabili in merito.
Il Povero, campione della fede in Cristo, realizzò guarigioni per la potenza dello Spirito di Dio, in vita e in morte.
La sua vita di fede contagiò molte persone che, beneficiando della sua testimonianza, guarirono da mali e possessioni diaboliche.
A tal proposito, le Fonti ci porgono vari episodi:
“Viveva a Foligno un uomo di nome Pietro. Postosi in cammino per visitare il santuario di S. Michele arcangelo […] arrivato ad una fonte, stanco e assetato, prese a bere dell’acqua; e gli sembrò d’aver ingoiato dei demoni. Ed effettivamente da quell’istante rimase ossesso per tre anni, dicendo e compiendo cose orrende.
Si portò sulla tomba del santissimo Padre Francesco, e vi giunse ancora strapazzato dai demoni, più che mai furiosi contro di lui; appena toccò il sepolcro, fu con evidente e chiaro miracolo, liberato del tutto e per sempre” (FF 554).
E ancora il Celano nella Vita Prima narra la fede di un bimbo guarito da Francesco:
“Matteo, un bambino di Todi, da otto giorni giaceva in un letto più morto che vivo: bocca ermeticamente chiusa, occhi serrati, volto, mani e piedi anneriti come un paiolo al fuoco. Tutti pensavano che non c’era più nulla da sperare.
Un giorno la madre si prostra in preghiera, invocando il nome e l’aiuto di Francesco.
Quando si alza, il bambino comincia ad aprire gli occhi, a vederci e a succhiare il latte. Poco dopo, caduta quella pelle nera, la carne ritorna al suo colore normale e riprende vigore e sanità.
Appena lo vede fuori pericolo, la madre lo interroga: «Chi ti ha guarito, figlio mio?».
Il fanciullo balbettando risponde: «Ciccu, Ciccu».
Di nuovo lo interrogano: «A chi devi questa grazia?». E il bimbo replica: «Ciccu, Ciccu!» - dimezzando in questo modo il nome di Francesco, poiché era ancora piccino e incapace di parlare bene” (FF 556).
I piccoli, di età ma pure nel cuore, ottengono per Fede quello che i grandi neppure sanno chiedere o desiderare.
Una fede solida è oggetto di ammirazione da parte di Gesù che opera secondo il desiderio di chi la vive, generando creature nuove.
«Donna, grande la tua fede! Avvenga per te come vuoi» (Mt 15,28).
Mercoledì della 18.a sett. T.O. (Mt 15,21-28)