Giu 5, 2025 Scritto da 

La donna era di seconda classe

Una preghiera “per le donne scartate, per le donne usate, per le Ragazze che devono vendere la propria dignità per avere un posto di lavoro”. L’ha chiesta il Papa, nell’omelia della messa celebrata oggi a Santa Marta, in cui a partire dal vangelo odierno ha ricordato le parole di Gesù: “Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio” e “chiunque ripudia la propria moglie la espone all’adulterio”. le donne sono “quello che manca a tutti gli uomini per essere immagine e somiglianza di Dio”, ha detto Francesco, secondo quanto riferisce Vatican news: Gesù pronuncia parole forti, radicali, che “cambiano la storia” perché fino a quel momento la donna “era di seconda classe”, per dirla con un eufemismo, “era schiava”, “non godeva neppure della piena libertà”. “E la dottrina di Gesù sulla donna cambia la storia”, ha commentato il Papa: “E una cosa è la donna prima di Gesù, un’altra cosa è la donna dopo Gesù. Gesù dignifica la donna e la mette allo stesso livello dell’uomo perché prende quella prima parola del Creatore, tutti e due sono ‘immagine e somiglianza di Dio’, tutti e due; non prima l’uomo e poi un pochino più in basso la donna, no, tutti e due. E l’uomo senza la donna accanto – sia come mamma, come sorella, come sposa, come compagna di lavoro, come amica – quell’uomo solo non è immagine di Dio”. “Nei programmi televisivi, nelle riviste, nei giornali – la denuncia – si fanno vedere le donne come un oggetto del desiderio, di uso”, come in un “supermarket”. La donna, magari per vendere una certa qualità “di pomodori”, diventa appunto un oggetto, “umiliata, senza vestiti”, facendo sì che cada l’insegnamento di Gesù che la “dignificò”. Non bisogna poi andare “tanto lontano”, ha fatto notare il Papa: succede anche “qui, dove noi abitiamo”, negli “uffici”, nelle “ditte”, le donne “oggetto di quella filosofia usa e getta”, come materiale di scarto”, in cui non sembra nemmeno siano “persone”. “Questo è un peccato contro Dio Creatore, rigettare la donna perché senza di lei noi maschi non possiamo essere immagine e somiglianza di Dio”, il monito di Francesco, secondo il quale “c’è un accanimento contro la donna, un accanimento brutto. Anche senza dirlo… Ma quante volte delle ragazze per avere un posto di lavoro devono vendersi come oggetto di usa e getta? Quante volte? ‘Sì, padre ho sentito in quel Paese…’. Qui a Roma. Non andare lontano”. Il Papa si è poi  è domandato cosa vedremmo se facessimo un “pellegrinaggio notturno” in certi posti della città, dove “tante donne, tante migranti, tanti non migranti” vengono sfruttati “come in un mercato”: a queste donne, prosegue, gli uomini “si avvicinano non per dire :‘Buonasera’, ma ‘Quanto costi?'”. E a chi si lava “la coscienza” chiamandole “prostitute”, il Pontefice ha detto: “Tu l’hai fatta prostituta, come dice Gesù: chiunque ripudia la espone all’adulterio, perché tu non tratti bene la donna, la donna finisce così, anche sfruttata, schiava, tante volte. Farà dunque bene guardare queste donne e pensare che, di fronte la nostra libertà, loro sono schiave di questo pensiero dello scarto”. Tutto questo, per il Papa, “succede qui, a Roma, succede in ogni città, le donne anonime, le donne – possiamo dire – ‘senza sguardo’ perché la vergogna copre lo sguardo, le donne che non sanno ridere e tante di loro non sanno, non conoscono la gioia di allattare e di sentirsi dire mamma. Ma, anche nella vita quotidiana, senza andare a quei posti, questo pensiero brutto di rigettare la donna, è un oggetto di seconda classe”. “Questo passo del Vangelo ci aiuti a pensare nel mercato delle donne, nel mercato, sì, la tratta, lo sfruttamento, che si vede; anche nel mercato che non si vede, quello che si fa e non si vede. La donna la si calpesta perché è donna”, l’esortazione di Francesco. Gesù, ha concluso il Papa, “ha avuto una mamma”, ha avuto “tante amiche che lo seguivano per aiutarlo nel suo ministero” e per sostenerlo. E ha trovato “tante donne disprezzate, emarginate, scartate”, che ha sollevato con tanta “tenerezza”, ridando loro dignità.

[Papa Francesco, omelia s. Marta; https://www.agensir.it/quotidiano/2018/6/15/papa-francesco-a-santa-marta-sfruttare-le-donne-e-peccato-contro-dio/]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

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We must not fear the humility of taking little steps, but trust in the leaven that penetrates the dough and slowly causes it to rise (cf. Mt 13:33) [Pope Benedict]
Occorre non temere l’umiltà dei piccoli passi e confidare nel lievito che penetra nella pasta e lentamente la fa crescere (cfr Mt 13,33) [Papa Benedetto]
The disciples, already know how to pray by reciting the formulas of the Jewish tradition, but they too wish to experience the same “quality” of Jesus’ prayer (Pope Francis)
I discepoli, sanno già pregare, recitando le formule della tradizione ebraica, ma desiderano poter vivere anche loro la stessa “qualità” della preghiera di Gesù (Papa Francesco)
Saint John Chrysostom affirms that all of the apostles were imperfect, whether it was the two who wished to lift themselves above the other ten, or whether it was the ten who were jealous of them (“Commentary on Matthew”, 65, 4: PG 58, 619-622) [Pope Benedict]
San Giovanni Crisostomo afferma che tutti gli apostoli erano ancora imperfetti, sia i due che vogliono innalzarsi sopra i dieci, sia gli altri che hanno invidia di loro (cfr Commento a Matteo, 65, 4: PG 58, 622) [Papa Benedetto]
St John Chrysostom explained: “And this he [Jesus] says to draw them unto him, and to provoke them and to signify that if they would covert he would heal them” (cf. Homily on the Gospel of Matthew, 45, 1-2). Basically, God's true “Parable” is Jesus himself, his Person who, in the sign of humanity, hides and at the same time reveals his divinity. In this manner God does not force us to believe in him but attracts us to him with the truth and goodness of his incarnate Son [Pope Benedict]
Spiega San Giovanni Crisostomo: “Gesù ha pronunciato queste parole con l’intento di attirare a sé i suoi ascoltatori e di sollecitarli assicurando che, se si rivolgeranno a Lui, Egli li guarirà” (Comm. al Vang. di Matt., 45,1-2). In fondo, la vera “Parabola” di Dio è Gesù stesso, la sua Persona che, nel segno dell’umanità, nasconde e al tempo stesso rivela la divinità. In questo modo Dio non ci costringe a credere in Lui, ma ci attira a Sé con la verità e la bontà del suo Figlio incarnato [Papa Benedetto]
This belonging to each other and to him is not some ideal, imaginary, symbolic relationship, but – I would almost want to say – a biological, life-transmitting state of belonging to Jesus Christ (Pope Benedict)
Questo appartenere l’uno all’altro e a Lui non è una qualsiasi relazione ideale, immaginaria, simbolica, ma – vorrei quasi dire – un appartenere a Gesù Cristo in senso biologico, pienamente vitale (Papa Benedetto)
She is finally called by her name: “Mary!” (v. 16). How nice it is to think that the first apparition of the Risen One — according to the Gospels — took place in such a personal way! [Pope Francis]
Viene chiamata per nome: «Maria!» (v. 16). Com’è bello pensare che la prima apparizione del Risorto – secondo i Vangeli – sia avvenuta in un modo così personale! [Papa Francesco]
Jesus invites us to discern the words and deeds which bear witness to the imminent coming of the Father’s kingdom. Indeed, he indicates and concentrates all the signs in the enigmatic “sign of Jonah”. By doing so, he overturns the worldly logic aimed at seeking signs that would confirm the human desire for self-affirmation and power (Pope John Paul II)
Gesù invita al discernimento in rapporto alle parole ed opere, che testimoniano l'imminente avvento del Regno del Padre. Anzi, Egli indirizza e concentra tutti i segni nell'enigmatico "segno di Giona". E con ciò rovescia la logica mondana tesa a cercare segni che confermino il desiderio di autoaffermazione e di potenza dell'uomo (Papa Giovanni Paolo II)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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