Raccogliamo anche qualcosa dalla lunga tradizione monastica. All’inizio essa favorì in un certo modo la fuga dal mondo, tentando di allontanarsi dalla decadenza urbana. Per questo i monaci cercavano il deserto, convinti che fosse il luogo adatto per riconoscere la presenza di Dio. Successivamente, san Benedetto da Norcia volle che i suoi monaci vivessero in comunità, unendo la preghiera e lo studio con il lavoro manuale (Ora et labora).
Questa introduzione del lavoro manuale intriso di senso spirituale si rivelò rivoluzionaria. Si imparò a cercare la maturazione e la santificazione nell’intreccio tra il raccoglimento e il lavoro. Tale maniera di vivere il lavoro ci rende più capaci di cura e di rispetto verso l’ambiente, impregna di sana sobrietà la nostra relazione con il mondo. (LS 126)
RIFLESSIONE
Come vivo gli incarichi che mi vengono affidati dai miei superiori?
In che modo il Signore mi chiede di svolgerli in modo “rivoluzionario”, che vada al di là del “si è sempre fatto così”, per un magis?
PREGHIERA
Donaci Padre la capacità di essere avere uno sguardo di attenzione verso l’ambiente e i nostri fratelli nel realizzare i compiti che ci sono stati affidati. Donaci Signore la Grazia di avere la consapevolezza di «essere una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo» (EG 273).
(https://www.assisiofm.it/news-papa-francesco-e-san-benedetto-da-norcia.html)