Mar 31, 2025 Scritto da 

Innalzato con il Figlio

Giovanni presenta la croce come l’esaltazione di Gesù e in tal modo evidenzia che la crocifissione - in apparenza solo morte e sconfitta - in realtà è rivelazione gloriosa dell’amore di Dio e l’ascendere di Gesù al Padre.

In Francesco d’Assisi il Cristo innalzato [crocifisso] fu oggetto continuo della sua meditazione e conformazione.

Il Poverello, nel tempo, fu visitato da tante infermità e dolori portati con dignità e letizia, tenendo lo sguardo fisso sul Figlio di Dio.

Le Fonti non mancano di ricordarcelo:

"Francesco era infermo e pieno di dolori da ogni parte. Vedendolo così, un giorno gli disse un suo compagno:

«Padre, tu hai sempre trovato un rifugio nelle Scritture; sempre ti hanno offerto un rimedio ai tuoi dolori. Ti prego, anche ora fatti leggere qualche cosa dai profeti: forse il tuo spirito esulterà nel Signore».

Rispose il Santo:

«È bene leggere le testimonianze della Scrittura, ed è bene cercare in esse il Signore nostro Dio.

Ma, per quanto mi riguarda, mi sono già preso tanto dalle Scritture, da essere più che sufficiente alla mia meditazione e riflessione.

Non ho bisogno di più, figlio: conosco Cristo povero e Crocifisso» (FF 692).

Francesco custodì sempre vivo nella coscienza l’incontro con il Crocifisso di San Damiano.

Entrato in quel luogo a pregare, condottovi dallo Spirito, quell’esperienza segnò radicalmente la sua esistenza.

"Entra a pregare, si prostra supplice e devoto davanti al Crocifisso e, toccato in modo straordinario dalla Grazia divina, si ritrova totalmente cambiato.

Mentre egli è così profondamente commosso, all’improvviso - cosa da sempre inaudita! - l’immagine di Cristo Crocifisso, dal dipinto* gli parla, muovendo le labbra.

«Francesco, - gli dice chiamandolo per nome -  va’, ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina».

Francesco è tremante e pieno di stupore, e quasi perde i sensi a queste parole. Ma subito si dispone ad obbedire e si concentra tutto su questo invito" (FF 593).

È il Crocifisso che poi lo conforma pienamente a Sè sul monte della Verna, rivivendo nelle membra del Minimo la sua Passione.

Tutta la parabola della vita del Povero d’Assisi è intrisa della Presenza del Cristo innalzato.

Diventa così un’icona di riferimento nel cammino della fede per attirare a Gesù ogni uomo in ricerca.

La missione affidatagli dal Crocifisso di San Damiano stimmatizza la sua vita, lo innalza e lo rende amico di Dio, luogo d’incontro con il Divino.

Abbracciato a Cristo, Francesco cominciò col fare ciò che era necessario, poi ciò che era possibile e all’improvviso, sorprendentemente, si ritrovò a fare l’impossibile, creando novità e operando le cose a Dio gradite.

Così lasciò che l’Amore si rivelasse in lui e attraverso di lui.

 

«Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora riconoscerete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come il Padre mi ha insegnato, di queste cose parlo» (Gv 8,28)

 

*È una tavola a tempera di stile bizantino, ancora visibile nella basilica di Santa Chiara in Assisi.

 

 

Martedì 5a sett. Quaresima  (Gv 8,21-30)

234 Ultima modifica il Martedì, 01 Aprile 2025 04:31
Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Unity is not made with glue [...] The great prayer of Jesus is to «resemble» the Father (Pope Francis)
L’Unità non si fa con la colla […] La grande preghiera di Gesù» è quella di «assomigliare» al Padre (Papa Francesco)
Divisions among Christians, while they wound the Church, wound Christ; and divided, we cause a wound to Christ: the Church is indeed the body of which Christ is the Head (Pope Francis)
Le divisioni tra i cristiani, mentre feriscono la Chiesa, feriscono Cristo, e noi divisi provochiamo una ferita a Cristo: la Chiesa infatti è il corpo di cui Cristo è capo (Papa Francesco)
The glorification that Jesus asks for himself as High Priest, is the entry into full obedience to the Father, an obedience that leads to his fullest filial condition [Pope Benedict]
La glorificazione che Gesù chiede per se stesso, quale Sommo Sacerdote, è l'ingresso nella piena obbedienza al Padre, un'obbedienza che lo conduce alla sua più piena condizione filiale [Papa Benedetto]
All this helps us not to let our guard down before the depths of iniquity, before the mockery of the wicked. In these situations of weariness, the Lord says to us: “Have courage! I have overcome the world!” (Jn 16:33). The word of God gives us strength [Pope Francis]
Tutto questo aiuta a non farsi cadere le braccia davanti allo spessore dell’iniquità, davanti allo scherno dei malvagi. La parola del Signore per queste situazioni di stanchezza è: «Abbiate coraggio, io ho vinto il mondo!» (Gv 16,33). E questa parola ci darà forza [Papa Francesco]
The Ascension does not point to Jesus’ absence, but tells us that he is alive in our midst in a new way. He is no longer in a specific place in the world as he was before the Ascension. He is now in the lordship of God, present in every space and time, close to each one of us. In our life we are never alone (Pope Francis)
L’Ascensione non indica l’assenza di Gesù, ma ci dice che Egli è vivo in mezzo a noi in modo nuovo; non è più in un preciso posto del mondo come lo era prima dell’Ascensione; ora è nella signoria di Dio, presente in ogni spazio e tempo, vicino ad ognuno di noi. Nella nostra vita non siamo mai soli (Papa Francesco)
The Magnificat is the hymn of praise which rises from humanity redeemed by divine mercy, it rises from all the People of God; at the same time, it is a hymn that denounces the illusion of those who think they are lords of history and masters of their own destiny (Pope Benedict)
Il Magnificat è il canto di lode che sale dall’umanità redenta dalla divina misericordia, sale da tutto il popolo di Dio; in pari tempo è l’inno che denuncia l’illusione di coloro che si credono signori della storia e arbitri del loro destino (Papa Benedetto)
This unknown “thing” is the true “hope” which drives us, and at the same time the fact that it is unknown is the cause of all forms of despair and also of all efforts, whether positive or destructive, directed towards worldly authenticity and human authenticity (Spe Salvi n.12)
Questa « cosa » ignota è la vera « speranza » che ci spinge e il suo essere ignota è, al contempo, la causa di tutte le disperazioni come pure di tutti gli slanci positivi o distruttivi verso il mondo autentico e l'autentico uomo (Spe Salvi n.12)
«When the servant of God is troubled, as it happens, by something, he must get up immediately to pray, and persevere before the Supreme Father until he restores to him the joy of his salvation. Because if it remains in sadness, that Babylonian evil will grow and, in the end, will generate in the heart an indelible rust, if it is not removed with tears» (St Francis of Assisi, FS 709)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

duevie.art

don Giuseppe Nespeca

Tel. 333-1329741


Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001.
Le immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.
L'autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno insindacabilmente rimossi.