Set 23, 2025 Scritto da 

Fede, caricature e Sequela

(Lc 9,57-62)

 

Per i semiti, le figure genitoriali indicano il legame con l’etnia, la tradizione, il passato e l’ambiente culturale.

Gesù sembra escludere la correlazione a tali figure, benché si rivolga ai suoi in modo esclusivo e singolare.

Mai parla di padri, ma del Padre - che non è un ripetitore.

Quindi impone a tutti un taglio orizzontale con le consuetudini che potrebbero ritardare o condizionare la sua Chiamata, la scoperta profonda del senso degli eventi, il sorgere d’una mentalità nuova, la Sequela.

Egli diversifica le Vocazioni, per far comprendere a ciascuno il carattere intimo, per Nome, del rapporto di Alleanza nella Fede - che non spersonalizza.

La simbiosi con la mentalità circostante o la stessa conoscenza intellettuale possono paradossalmente offuscare proprio l’intelligenza delle irripetibili inclinazioni che nel nostro intimo manifestano la firma impareggiabile del Creatore.

L’Appello autentico coglie la donna e l’uomo in modo esclusivo, penetrante, nell’unicità del loro vissuto.

A volte la cosa migliore da fare per se stessi e per il prossimo è tagliare un cordone ombelicale, e prendere distanza dalle aspettative di persone frequentate abitualmente.

Frequentando sempre i medesimi ambienti conformisti, ci s’identifica in ruoli, etichette, personaggi e situazioni: si blocca così il centro delle aspettative e dei sogni.

Non si aprono le porte di altri mondi, d’un altro regno.

La personalità vuole il suo spazio d’autonomia, perché la vita in pienezza è sperimentare una fresca cascata di rinascite in Cristo - facendo festa insieme, ma stando sulle proprie gambe.

Gesù è perentorio, perché la scelta è decisiva.

Chi sta con la testa bassa o all’indietro - o nel confronto - non può sperimentare l’avventura della Fede. Non vive, ma si trascina dietro la religione dei morti.

Chi sta solo nel futuro e non ha senso della realtà sperimenta illusioni. Ma chi rimane nel passato o coi modelli, sta con gli scheletri e non percepisce il senso del mutamento.

Dietro le linee portanti della personalità di ciascuno si nasconde una Perla, che per poter dare contributi significativi secondo Disegno del Signore deve manifestare le proprie singolarissime sfumature.

Nel tempo, il compromesso diventa un habitus che fa smarrire le tendenze naturali: in esse sono annidati i cromosomi della Vocazione.

La suggestione delle forme da perpetuare o superare a tutti i costi, il laccio dei giudizi ristretti, i legami di cerchia, possono sottrarci la ricchezza celata.

Configurazioni autoreferenziali, che rubano il presente, e il futuro: questo il vero errore da evitare!

Ciò che conta non è ripristinare la situazione, copiare gli antichi o gli acclamati e forti à la page, identificarsi per stare quieti e non sbagliare, ma rinnovare se stessi per evolvere, crescere, espandere, stupire. 

Altrimenti i nostri goffi problemi saranno sempre identici e non ci sarà Cammino esuberante né Terra Promessa, ma solo un circolo vizioso di rimpianti o finte rassicurazioni.

Per vivere la Fede dell’attimo reale non si può essere scolaretti ripetenti del luogo o delle mode, del tempo o del giorno prima.

 

 

[Mercoledì 26.a sett. T.O.  1 ottobre 2025]

232 Ultima modifica il Mercoledì, 01 Ottobre 2025 12:02
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

The Church invites believers to regard the mystery of death not as the "last word" of human destiny but rather as a passage to eternal life (Pope John Paul II)
La Chiesa invita i credenti a guardare al mistero della morte non come all'ultima parola sulla sorte umana, ma come al passaggio verso la vita eterna (Papa Giovanni Paolo II)
The saints: they are our precursors, they are our brothers, they are our friends, they are our examples, they are our lawyers. Let us honour them, let us invoke them and try to imitate them a little (Pope Paul VI)
I santi: sono i precursori nostri, sono i fratelli, sono gli amici, sono gli esempi, sono gli avvocati nostri. Onoriamoli, invochiamoli e cerchiamo di imitarli un po’ (Papa Paolo VI)
Man rightly fears falling victim to an oppression that will deprive him of his interior freedom, of the possibility of expressing the truth of which he is convinced, of the faith that he professes, of the ability to obey the voice of conscience that tells him the right path to follow [Dives in Misericordia, n.11]
L'uomo ha giustamente paura di restar vittima di una oppressione che lo privi della libertà interiore, della possibilità di esternare la verità di cui è convinto, della fede che professa, della facoltà di obbedire alla voce della coscienza che gli indica la retta via da seguire [Dives in Misericordia, n.11]
We find ourselves, so to speak, roped to Jesus Christ together with him on the ascent towards God's heights (Pope Benedict)
Ci troviamo, per così dire, in una cordata con Gesù Cristo – insieme con Lui nella salita verso le altezze di Dio (Papa Benedetto)
Church is a «sign». That is, those who looks at it with a clear eye, those who observes it, those who studies it realise that it represents a fact, a singular phenomenon; they see that it has a «meaning» (Pope Paul VI)
La Chiesa è un «segno». Cioè chi la guarda con occhio limpido, chi la osserva, chi la studia si accorge ch’essa rappresenta un fatto, un fenomeno singolare; vede ch’essa ha un «significato» (Papa Paolo VI)
Let us look at them together, not only because they are always placed next to each other in the lists of the Twelve (cf. Mt 10: 3, 4; Mk 3: 18; Lk 6: 15; Acts 1: 13), but also because there is very little information about them, apart from the fact that the New Testament Canon preserves one Letter attributed to Jude Thaddaeus [Pope Benedict]
Li consideriamo insieme, non solo perché nelle liste dei Dodici sono sempre riportati l'uno accanto all'altro (cfr Mt 10,4; Mc 3,18; Lc 6,15; At 1,13), ma anche perché le notizie che li riguardano non sono molte, a parte il fatto che il Canone neotestamentario conserva una lettera attribuita a Giuda Taddeo [Papa Benedetto]
Bernard of Clairvaux coined the marvellous expression: Impassibilis est Deus, sed non incompassibilis - God cannot suffer, but he can suffer with (Spe Salvi, n.39)
Bernardo di Chiaravalle ha coniato la meravigliosa espressione: Impassibilis est Deus, sed non incompassibilis – Dio non può patire, ma può compatire (Spe Salvi, n.39)
However, the equality brought by justice is limited to the realm of objective and extrinsic goods, while love and mercy bring it about that people meet one another in that value which is man himself, with the dignity that is proper to him (Dives in Misericordia n.14)
L'eguaglianza introdotta mediante la giustizia si limita però all’ambito dei beni oggettivi ed estrinseci, mentre l'amore e la misericordia fanno si che gli uomini s'incontrino tra loro in quel valore che è l'uomo stesso, con la dignità che gli è propria (Dives in Misericordia n.14)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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