Ago 7, 2025 Scritto da 

ASSUNTA, GUIDA SPIRITUALE

L’itinerario della creatura (e della Chiesa) che realizza in sé la vittoria della Vita sulla morte

 

Maria è Icona di come trovare la strada giusta, da cui le vicende della vita possono allontanarci o portar via.

Emblema di chi è sul proprio e conforme percorso di persona, Gemma di paragone per non tradire la nostra identità-carattere vocazionale e disposizione innata.

Come Lei però abbandonandosi; tuttavia mutando. E così realizzando la nostra vera natura, nel pellegrinaggio verso il Nucleo dell’essere - perché presenti alle cose, nei diversi modi di stare al mondo, nitidamente.

La sua anima possedeva una freschezza giovane, una capacità di avvicinarsi a se stessa senza tuttavia smarrire la portata dei riscontri: nell’accorgersi, vivendo d’ogni Dono.

Chi ne ricalca lo stile abbraccia e adora l’inatteso, e quando d’improvviso irrompe la Novità dello Spirito, immediatamente gli sa fare posto.

L’attitudine della sua anima non volgeva alla banale ripetitività: meravigliata da una Parola, sbalordita dall’Imprevisto, sorpresa da una Ferita.

Itinerante, insegnava ad aprire il cuore e la mente a nuovi percorsi che non solo schivavano ma addirittura sorvolavano il preponderante dei condizionamenti.

Ella spontaneamente attivava flussi di possibilità che si ponevano alle spalle tante abitudini, senza neppure combatterle.

Maria disponeva se stessa a cogliere le varianti, le sfumature dell’anima; anche i sentimenti non abituali che magari ripudiamo di attribuirgli e che invece provava. Talora anche perdendosi nei labirinti di una spaventosa lotta epocale col «drago», l’ideologia del potere.

Una vita piena, da mamma di famiglia, non da creatura incorporea che si ritrae, e solo vereconda.

Nulla d'ingenuo e asservito. Donna libera, Maria parte senza chiedere l'autorizzazione della società attardata, gerarchica e ancora patriarcale.

E non si associa a carovane rassicuranti, perché non è persona di branco ma di novità.

Non si è incamminata lungo il Giordano, che era la strada più battuta e sicura. Ma perché rischiare la vita in terra ostile? Perché l'amore non conosce ostacolo.

E l’esuberanza non ripete conformismi. Vita che scorre dalla Galilea alla Giudea, ossia dalla periferia al centro.

Così ha accettato di far coabitare in sé e rendere compresenti le situazioni variegate con le sfaccettature dei molti appelli, l’afflato della premura e lo spirito di decisione - da donna emancipata.

Come recita la Liturgia di oggi, l’Assunta ha accettato il Deserto ma ha trovato un Rifugio, «dimenticando il suo popolo e la casa di suo padre».

Solidarietà, Sobrietà, Silenzio: l’esperienza dell’Esodo. Novità, Fraternità e Orizzonte di Persona che consentono la riscoperta del proprio ‘seme’ - e il senso della Chiesa.

Maria è insegna dell’esistenza paradossale del credente, che conosce la sua bassezza e l’Imprevedibile di Dio: nella sua vicenda riconosciamo il tracciato ideale del nostro cammino.

 

Non possiamo ignorare che nel mondo talora la forza prevale sulla debolezza, il bisogno fa impallidire l’amore, il declino sembra ridicolizzare la vita…

Ma nella dialettica del perdere se stessi per ritrovarsi, introduciamo nuove energie; acquisiamo come Lei una capacità di vedere spalancate le tombe, scorgendo vita anche in luoghi di morte.

In tal guisa, Lc è l’evangelista che celebra i ribaltamenti di situazione [fariseo e pubblicano, primo e ultimo posto, figlio scapestrato e primogenito, così via].

In detti rovesci la Vita nello Spirito non si palesa come replica che rassicura o che sacralizza posizioni, ma come attitudine a un guadagno nella perdita; una fioritura, nell’amarezza della croce.

Un saper scovare occasioni di crescita persino nell’apparente degrado.

E in noi? La ridefinizione di ciò che è “affare o umiliazione” può diventare storia redenta, l’autentica forza dirompente nel corso degli eventi, e di qualsiasi vicenda.

Negli inermi e incapaci di miracolo si cela infatti la percezione di una potenza che sa recuperare tutto l’essere. Virtù che ricompone l’armonia dell’onda vitale.

Progetto che vuole innalzare il povero dalle immondizie, per trasformarci in capolavori - a partire dalla verità di pitocche radici [dove siamo noi stessi].

La sfida della Fede è aperta.

243 Ultima modifica il Venerdì, 15 Agosto 2025 11:59
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Isn’t the family just what the world needs? Doesn’t it need the love of father and mother, the love between parents and children, between husband and wife? Don’t we need love for life, the joy of life? (Pope Benedict)
Non ha forse il mondo bisogno proprio della famiglia? Non ha forse bisogno dell’amore paterno e materno, dell’amore tra genitori e figli, tra uomo e donna? Non abbiamo noi bisogno dell’amore della vita, bisogno della gioia di vivere? (Papa Benedetto)
Thus in communion with Christ, in a faith that creates charity, the entire Law is fulfilled. We become just by entering into communion with Christ who is Love (Pope Benedict)
Così nella comunione con Cristo, nella fede che crea la carità, tutta la Legge è realizzata. Diventiamo giusti entrando in comunione con Cristo che è l'amore (Papa Benedetto)
From a human point of view, he thinks that there should be distance between the sinner and the Holy One. In truth, his very condition as a sinner requires that the Lord not distance Himself from him, in the same way that a doctor cannot distance himself from those who are sick (Pope Francis))
Da un punto di vista umano, pensa che ci debba essere distanza tra il peccatore e il Santo. In verità, proprio la sua condizione di peccatore richiede che il Signore non si allontani da lui, allo stesso modo in cui un medico non può allontanarsi da chi è malato (Papa Francesco)
The life of the Church in the Third Millennium will certainly not be lacking in new and surprising manifestations of "the feminine genius" (Pope John Paul II)
Il futuro della Chiesa nel terzo millennio non mancherà certo di registrare nuove e mirabili manifestazioni del « genio femminile » (Papa Giovanni Paolo II)
And it is not enough that you belong to the Son of God, but you must be in him, as the members are in their head. All that is in you must be incorporated into him and from him receive life and guidance (Jean Eudes)
E non basta che tu appartenga al Figlio di Dio, ma devi essere in lui, come le membra sono nel loro capo. Tutto ciò che è in te deve essere incorporato in lui e da lui ricevere vita e guida (Giovanni Eudes)
This transition from the 'old' to the 'new' characterises the entire teaching of the 'Prophet' of Nazareth [John Paul II]
Questo passaggio dal “vecchio” al “nuovo” caratterizza l’intero insegnamento del “Profeta” di Nazaret [Giovanni Paolo II]
The Lord does not intend to give a lesson on etiquette or on the hierarchy of the different authorities […] A deeper meaning of this parable also makes us think of the position of the human being in relation to God. The "lowest place" can in fact represent the condition of humanity (Pope Benedict)
Il Signore non intende dare una lezione sul galateo, né sulla gerarchia tra le diverse autorità […] Questa parabola, in un significato più profondo, fa anche pensare alla posizione dell’uomo in rapporto a Dio. L’"ultimo posto" può infatti rappresentare la condizione dell’umanità (Papa Benedetto)
We see this great figure, this force in the Passion, in resistance to the powerful. We wonder: what gave birth to this life, to this interiority so strong, so upright, so consistent, spent so totally for God in preparing the way for Jesus? The answer is simple: it was born from the relationship with God (Pope Benedict)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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