Lug 7, 2024 Scritto da 

Attività ambulante, Vocazione, Preghiera

(Mt 9,32-38)

 

Nei Vangeli i recuperi dalle malattie descrivono e manifestano un’esperienza di Fede.

Le prime forme comunitarie [qui in Mt, di Galilea e Siria] sono cresciute per attività instancabile di riscatto e reinserimento delle persone, persino dal punto di vista ideale.

In un mondo brutalmente competitivo, spietato e sconfortante, la vita di comunione in Cristo consentiva un recupero da qualsiasi situazione di avvilimento personale e abbandono sociale.

All’origine della Missione c’è sia la Compassione di Gesù che l’orazione del discepolo (affinché superi le delusioni, liberamente stabilisca se stesso su una buona disposizione, e non cerchi altro).

La Preghiera non convince il Padre, bensì trasforma il discepolo. Suscita le coscienze a percepire, accorgersi, ascoltare, accogliere, e smuoversi - in qualsiasi condizione esterna.

La Preghiera consente ai figli di rinascere dal cuore - nel piccolo, nel malfermo, nel bambino, nell’adolescente, nell’adulto, nella natura, nella storia, in se stessi, e in Dio.

 

In una situazione di collasso sociale e sfruttamento economico, persino la religione ufficiale inculcava l’idea che le benedizioni materiali fossero un segno di rango spirituale, e viceversa.

La coscienza della gente era soffocata anche dal sentimento di esclusione (e castigo per colpa) che accentuava la disistima.

La novità incredibile delle prime realtà fraterne di Fede si distaccava da ogni “gara”: emergeva la capacità di ristabilire concretamente le persone scoraggiate, e ritessere sia la qualità di vita che le relazioni.

Le guide ufficiali, disinteressate alla vita reale della gente, difendevano con malizia le loro posizioni e tentavano di esorcizzare l’ammirazione del popolo nei confronti degli amici di Gesù - con le solite fandonie sul male.

Ecco scaturire la Preghiera, che veniva rivolta al Padre affinché aiutasse tutti i figli nella loro opera irradiante, di sostegno, per la nascita di una nuova e urgente consapevolezza vitale, e di legami - per bontà verso i bisognosi.

 

La pedagogia di Dio si trasmette nell’ascolto disponibile, nell’orazione contemplativa, eppure non è astratta.

L’idea e l’opera della Fede si distaccano dal mondo della spiritualità sofisticata, o vuota, omologante.

È quella del lievito che fermenta la massa: salva gli uomini per mezzo di uomini - a partire dallo sguardo dell’anima [lucida, che vince l’affanno].

Per una sapiente ricomposizione dell’essere, il Maestro invita proprio alla Preghiera (v.38) - prima forma d’impegno dei discepoli.

L’accesso a diverse sintonie nello Spirito c’insegna a stimolare lo sguardo dell’anima, a valorizzare e capire tutto e tutti.

Insomma, ci si riconosce e si diventa non ignari delle cose attraverso la Preghiera-presentimento, unitiva.

La Missione cresce a partire da una dimensione piccola ma sconfinata - quella della percezione intima, che si accorge delle necessità e del Mistero d’una Presenza favorevole.

Nuove configurazioni in spirito: scoperte appieno solo nell’orazione profonda (v.38). Incarnata.

 

 

[Martedì 14.a sett. T.O.  9 luglio 2024]

673 Ultima modifica il Martedì, 09 Luglio 2024 12:04
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

We see this great figure, this force in the Passion, in resistance to the powerful. We wonder: what gave birth to this life, to this interiority so strong, so upright, so consistent, spent so totally for God in preparing the way for Jesus? The answer is simple: it was born from the relationship with God (Pope Benedict)
Noi vediamo questa grande figura, questa forza nella passione, nella resistenza contro i potenti. Domandiamo: da dove nasce questa vita, questa interiorità così forte, così retta, così coerente, spesa in modo così totale per Dio e preparare la strada a Gesù? La risposta è semplice: dal rapporto con Dio (Papa Benedetto)
Christians are a priestly people for the world. Christians should make the living God visible to the world, they should bear witness to him and lead people towards him (Pope Benedict)
I cristiani sono popolo sacerdotale per il mondo. I cristiani dovrebbero rendere visibile al mondo il Dio vivente, testimoniarLo e condurre a Lui (Papa Benedetto)
Christ says: the kingdom of heaven is similar "to a net thrown into the sea, which gathers all kinds of fish" (Mt 13:47). These simple words completely change the physiognomy of the world: the physiognomy of our human world, as we make it [Pope John Paul II]
Cristo dice: il regno dei cieli è simile “a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci” (Mt 13,47). Queste semplici parole mutano completamente la fisionomia del mondo: la fisionomia del nostro mondo umano, come noi ce la facciamo [Papa Giovanni Paolo II]
The discovery of the Kingdom of God can happen suddenly like the farmer who, ploughing, finds an unexpected treasure; or after a long search, like the pearl merchant who eventually finds the most precious pearl, so long dreamt of (Pope Francis)
La scoperta del Regno di Dio può avvenire improvvisamente come per il contadino che arando, trova il tesoro insperato; oppure dopo lunga ricerca, come per il mercante di perle, che finalmente trova la perla preziosissima da tempo sognata (Papa Francesco)
Many situations, then, which unfortunately do not conform to the legitimate predictions and rules established, are anything but negative; and instead of taking away confidence for the harassment they cause, They should have it more generous and far-sighted in favor of their process of responsible decantation (Pope Paul VI)
Molte situazioni, poi, che non sono purtroppo conformi alle legittime previsioni e alle norme stabilite, sono tutt’altro che del tutto negative; e invece di togliere la fiducia per la molestia che arrecano, esse dovrebbero averla più generosa e lungimirante in favore del loro processo di responsabile decantazione (Papa Paolo VI)
Christ is not resigned to the tombs that we have built for ourselves (Pope Francis)
Cristo non si rassegna ai sepolcri che ci siamo costruiti (Papa Francesco)
In recounting the "sign" of bread, the Evangelist emphasizes that Christ, before distributing the food, blessed it with a prayer of thanksgiving (cf. v. 11). The Greek term used is eucharistein and it refers directly to the Last Supper, though, in fact, John refers here not to the institution of the Eucharist but to the washing of the feet [Pope Benedict]
Narrando il “segno” dei pani, l’Evangelista sottolinea che Cristo, prima di distribuirli, li benedisse con una preghiera di ringraziamento (cfr v. 11). Il verbo è eucharistein, e rimanda direttamente al racconto dell’Ultima Cena, nel quale, in effetti, Giovanni non riferisce l’istituzione dell’Eucaristia, bensì la lavanda dei piedi [Papa Benedetto]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

duevie.art

don Giuseppe Nespeca

Tel. 333-1329741


Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001.
Le immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.
L'autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno insindacabilmente rimossi.