Apr 11, 2025 Scritto da 

L’Attesa diventa Canto

1.  "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato" (Lc 24,5-6).

Queste parole di due uomini "in vesti sfolgoranti" riaccendono la fiducia nelle donne accorse al sepolcro, sul far del mattino. Avevano vissuto gli eventi tragici culminati nella crocifissione di Cristo sul Calvario; avevano sperimentato la tristezza e lo smarrimento. Non avevano abbandonato, però, nell'ora della prova il loro Signore.

Vanno di nascosto nel luogo dove Gesù era stato sepolto per rivederlo ancora e abbracciarlo l'ultima volta. Le spinge l'amore; quello stesso amore che le aveva portate a seguirlo per le strade della Galilea e della Giudea sino al Calvario.

Donne fortunate! Non sapevano ancora che quella era l'alba del giorno più importante della storia. Non potevano sapere che loro, proprio loro, sarebbero state le prime testimoni della risurrezione di Gesù.

2. "Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro" (Lc 24,2).

Così narra l'evangelista Luca, e aggiunge che, "entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù" (24, 3). In un sol colpo tutto cambia. Gesù "non è qui, è risuscitato". Quest'annuncio, che ha trasformato la tristezza di queste pie donne in gioia, risuona con immutata eloquenza nella Chiesa, nel corso di questa Veglia pasquale.

Singolare Veglia di una notte singolare. Veglia, madre di tutte le Veglie, durante la quale la Chiesa intera resta in attesa presso la tomba del Messia, sacrificato sulla Croce. La Chiesa attende e prega, riascoltando le Scritture che ripercorrono l'intera storia della salvezza.

Ma questa notte non sono le tenebre a dominare, bensì il fulgore d'una luce improvvisa, che irrompe con l'annuncio sconvolgente della risurrezione del Signore. L'attesa e la preghiera diventano allora un canto di gioia: "Exultet iam angelica turba caelorum... Esulti il coro degli Angeli!".

Si ribalta totalmente la prospettiva della storia: la morte cede il passo alla vita. Vita che non muore più. Nel Prefazio canteremo tra poco che Cristo "morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita". Ecco la verità che noi proclamiamo con le parole, ma soprattutto con la nostra esistenza. Colui che le donne credevano morto è vivo. La loro esperienza diventa la nostra.

3. O Veglia permeata di speranza, che esprimi in pienezza il senso del mistero! O Veglia ricca di simboli, che manifesti il cuore stesso della nostra esistenza cristiana! Questa notte tutto si riassume prodigiosamente in un nome, nel nome di Cristo risorto.

O Cristo, come non ringraziarTi per il dono ineffabile che in questa notte ci elargisci? Il mistero della tua morte e della tua risurrezione si trasfonde nell'acqua battesimale che accoglie l'uomo antico e carnale e lo rende puro della stessa giovinezza divina.

Nel tuo mistero di morte e di risurrezione ci immergeremo tra poco, rinnovando le promesse battesimali; in esso saranno immersi specialmente i sei catecumeni, che riceveranno il Battesimo, la Cresima e l'Eucaristia.

4. Carissimi Fratelli e Sorelle catecumeni, vi saluto con grande cordialità, e a nome della Comunità ecclesiale vi accolgo con fraterno affetto. Voi provenite da diverse nazioni: dal Giappone, dall'Italia, dalla Cina, dall'Albania, dagli Stati Uniti d'America e dal Perù.

La vostra presenza in questa Piazza esprime la molteplicità delle culture e dei popoli che hanno aperto il loro cuore al Vangelo. Anche per voi, come per ogni battezzato, questa notte la morte cede il passo alla vita. Il peccato è cancellato e inizia un'esistenza tutta nuova. Perseverate sino alla fine nella fedeltà e nell'amore. E non temete dinanzi alle prove, perché "Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui" (Rm 6,9).

5. Sì, Fratelli e Sorelle carissimi, Gesù è vivo e noi viviamo in Lui. Per sempre. Ecco il dono di questa notte, che ha definitivamente svelato al mondo la potenza di Cristo, Figlio della Vergine Maria, a noi data per Madre ai piedi della Croce.

Questa Veglia ci introduce in un giorno che non conosce tramonto. Giorno della Pasqua di Cristo, che inaugura per l'umanità una rinnovata primavera di speranza.

"Haec dies quam fecit Dominus: exsultemus et laetamur in ea - Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo di gioia". Alleluja!

[Papa Giovanni Paolo II, omelia alla Veglia di Pasqua 14 aprile 2001]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

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We may ask ourselves: who is a witness? A witness is a person who has seen, who recalls and tells. See, recall and tell: these are three verbs which describe the identity and mission (Pope Francis, Regina Coeli April 19, 2015)
Possiamo domandarci: ma chi è il testimone? Il testimone è uno che ha visto, che ricorda e racconta. Vedere, ricordare e raccontare sono i tre verbi che ne descrivono l’identità e la missione (Papa Francesco, Regina Coeli 19 aprile 2015)
There is the path of those who, like those two on the outbound journey, allow themselves to be paralysed by life’s disappointments and proceed sadly; and there is the path of those who do not put themselves and their problems first, but rather Jesus who visits us, and the brothers who await his visit (Pope Francis)
C’è la via di chi, come quei due all’andata, si lascia paralizzare dalle delusioni della vita e va avanti triste; e c’è la via di chi non mette al primo posto se stesso e i suoi problemi, ma Gesù che ci visita, e i fratelli che attendono la sua visita (Papa Francesco)
So that Christians may properly carry out this mandate entrusted to them, it is indispensable that they have a personal encounter with Christ, crucified and risen, and let the power of his love transform them. When this happens, sadness changes to joy and fear gives way to missionary enthusiasm (John Paul II)
Perché i cristiani possano compiere appieno questo mandato loro affidato, è indispensabile che incontrino personalmente il Crocifisso risorto, e si lascino trasformare dalla potenza del suo amore. Quando questo avviene, la tristezza si muta in gioia, il timore cede il passo all’ardore missionario (Giovanni Paolo II)
This is the message that Christians are called to spread to the very ends of the earth. The Christian faith, as we know, is not born from the acceptance of a doctrine but from an encounter with a Person (Pope Benedict))
È questo il messaggio che i cristiani sono chiamati a diffondere sino agli estremi confini del mondo. La fede cristiana come sappiamo nasce non dall'accoglienza di una dottrina, ma dall'incontro con una Persona (Papa Benedetto)
From ancient times the liturgy of Easter day has begun with the words: Resurrexi et adhuc tecum sum – I arose, and am still with you; you have set your hand upon me. The liturgy sees these as the first words spoken by the Son to the Father after his resurrection, after his return from the night of death into the world of the living. The hand of the Father upheld him even on that night, and thus he could rise again (Pope Benedict)
Dai tempi più antichi la liturgia del giorno di Pasqua comincia con le parole: Resurrexi et adhuc tecum sum – sono risorto e sono sempre con te; tu hai posto su di me la tua mano. La liturgia vi vede la prima parola del Figlio rivolta al Padre dopo la risurrezione, dopo il ritorno dalla notte della morte nel mondo dei viventi. La mano del Padre lo ha sorretto anche in questa notte, e così Egli ha potuto rialzarsi, risorgere (Papa Benedetto)
The Church keeps watch. And the world keeps watch. The hour of Christ's victory over death is the greatest hour in history (John Paul II)
Veglia la Chiesa. E veglia il mondo. L’ora della vittoria di Cristo sulla morte è l’ora più grande della storia (Giovanni Paolo II)
Before the Cross of Jesus, we apprehend in a way that we can almost touch with our hands how much we are eternally loved; before the Cross we feel that we are “children” and not “things” or “objects” [Pope Francis, via Crucis at the Colosseum 2014]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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