Gen 3, 2025 Scritto da 

Valorizzare la sofferenza, trasformazione interiore

Carissimi figli e figlie,

1. La vostra presenza risveglia nella mia anima un sentimento particolare, qualche cosa di quella emozione e di quell’affetto che nostro Signore Gesù Cristo provò, durante il ministero della vita pubblica, per gli ammalati che da tutte le parti accorrevano per udire la sua parola di salvezza ed essere curati dalle loro infermità.

Tra i tanti episodi di guarigioni narrati dai quattro Evangelisti voi certo ricorderete quello che descrive san Luca: l’uomo ammalato che, con la faccia a terra, lo supplicava: “Signore, se vuoi, puoi sanarmi”. Gesù stese la mano; lo toccò e gli disse: “Lo voglio, sii risanato!”. E sparirono tutti i segni della malattia (cf. Lc 5,12-13).

L’umile Vicario di Cristo si trova oggi tra voi con la stessa intensità di affetto con cui il Maestro divino accoglieva e benediceva le folle e, in modo speciale, le persone afflitte dall’infermità che affligge anche voi.

2. Commentano molti che la purificazione esterna del corpo era il simbolo di una trasformazione interiore: il rinascere di una purezza, di una fiducia, di un coraggio che viene dall’alto. Il Papa vorrebbe che il suo contatto con voi apportasse questi inestimabili sentimenti interiori. Egli vi esorta a non lasciarvi abbattere dal timore e neppure dalla mancanza di fiducia. A non cedere alla tentazione dell’isolamento. A unire la fiducia nei progressi della medicina con un atteggiamento di costante e fiduciosa preghiera.

3. In nome di quello stesso Gesù, che oggi rappresento davanti a voi, io vi esorto anche ad utilizzare bene e a valorizzare la sofferenza che portate impressa nel vostro corpo e nel vostro spirito. Ricordatevi sempre che il dolore non è mai vano, mai inutile. Anzi, precisamente nel momento in cui ferisce la vostra esistenza, limitandola nella sua affermazione umana, se è elevato a una dimensione soprannaturale può sublimare e riscattare questa esistenza per un destino superiore, che oltrepassa la soglia della situazione personale per attingere la società intera, così bisognosa di chi sappia soffrire e offrirsi per la sua redenzione.

Se applicherete alle vostre intenzioni queste grandi intenzioni, che superano il livello puramente umano, collaborerete con Cristo nel piano della salvezza e sarete capaci di diffondere attorno a voi meravigliosi esempi di forza morale, che solamente chi soffre con questa fede nell’anima può comunicare agli altri.

4. Ho molta fiducia nel vostro ricordo, nel vostro aiuto e nella vostra preghiera, non solo per il buon esito di questo viaggio apostolico nel Brasile, ma anche per tutte le sollecitudini che porto nel mio cuore di pastore della chiesa universale.

Con questi pensieri, salutandovi con benevolenza e esprimendo il mio alto apprezzamento per coloro che hanno cura di voi e vi assistono, vi affido alla materna protezione della santissima Vergine, della quale so che siete molto devoti, e vi concedo di tutto cuore la Benedizione apostolica.

[Papa Giovanni Paolo II, incontro con i lebbrosi, Salvador da Bahia (Brasile), 7 luglio 1980]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

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Many comment that the external purification of the body was symbolic of an inner transformation: the rebirth of a purity, a confidence, a courage that comes from above [John Paul II]
Commentano molti che la purificazione esterna del corpo era il simbolo di una trasformazione interiore: il rinascere di una purezza, di una fiducia, di un coraggio che viene dall’alto [Giovanni Paolo II]
«The Spirit of the Lord is upon me, because he has anointed me to preach good news to the poor» (Lk 4:18). Every minister of God has to make his own these words spoken by Jesus in Nazareth [John Paul II]
«Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato per annunziare un lieto messaggio» (Lc 4, 18). Ogni ministro di Dio deve far sue nella propria vita queste parole pronunciate da Gesù di Nazareth [Giovanni Paolo II]
It is He himself who comes to meet us, who lowers Heaven to stretch out his hand to us and raise us to his heights [Pope Benedict])
È Lui stesso che ci viene incontro, abbassa il cielo per tenderci la mano e portarci alla sua altezza [Papa Benedetto]
As said s. Augustine: «The Word of God which is explained to you every day and in a certain sense "broken" is also daily Bread». Complete food: basic and “compote” food - historical and ideal, in actuality
Come diceva s. Agostino: «La Parola di Dio che ogni giorno viene a voi spiegata e in un certo senso “spezzata” è anch’essa Pane quotidiano». Alimento completo: cibo base e “companatico” - storico e ideale, in atto
Yet Jesus started from there: not from the forecourt of the temple of Jerusalem, but from the opposite side of the country, from Galilee of the nations, from the border region. He started from a periphery. Here there is a message for us: the word of salvation does not go looking for untouched, clean and safe places. Instead, it enters the complex and obscure places in our lives. Now, as then, God wants to visit the very places we think he will never go (Pope Francis)
Eppure Gesù cominciò da lì: non dall’atrio del tempio di Gerusalemme, ma dalla parte opposta del Paese, dalla Galilea delle genti, da un luogo di confine. Cominciò da una periferia. Possiamo cogliervi un messaggio: la Parola che salva non va in cerca di luoghi preservati, sterilizzati, sicuri. Viene nelle nostre complessità, nelle nostre oscurità. Oggi come allora Dio desidera visitare quei luoghi dove pensiamo che Egli non arrivi (Papa Francesco)
“Lumen requirunt lumine”. These evocative words from a liturgical hymn for the Epiphany speak of the experience of the Magi: following a light, they were searching for the Light. The star appearing in the sky kindled in their minds and in their hearts a light that moved them to seek the great Light of Christ. The Magi followed faithfully that light which filled their hearts, and they encountered the Lord (Pope Francis)
«Lumen requirunt lumine». Questa suggestiva espressione di un inno liturgico dell’Epifania si riferisce all’esperienza dei Magi: seguendo una luce essi ricercano la Luce. La stella apparsa in cielo accende nella loro mente e nel loro cuore una luce che li muove alla ricerca della grande Luce di Cristo. I Magi seguono fedelmente quella luce che li pervade interiormente, e incontrano il Signore (Papa Francesco)
John's Prologue is certainly the key text, in which the truth about Christ's divine sonship finds its full expression (John Paul II)
Il Prologo di Giovanni è certamente il testo chiave, nel quale la verità sulla divina figliolanza di Cristo trova la sua piena espressione (Giovanni Paolo II)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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