Apr 12, 2025 Scritto da 

Gioia dell’Annuncio

«Essendo andate presto dal sepolcro con paura e grande gioia, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli» (Mt 28,8).

La liturgia del Lunedì dell’Angelo ritrae la gioia delle donne cui è affidato l’annuncio ai fratelli affinché vadano in Galilea: là lo avrebbero visto!

 

Francesco e Chiara d’Assisi vivevano la Pasqua ogni giorno, e ogni mattino era occasione favorevole per testimoniare che la Croce era fiorita nel mandorlo della Resurrezione.

Ogni momento era l’istante giusto per lodare il Signore Crocifisso e Risorto, e per invitare alla lode tutte le creature, poiché i Due Poveri appartenevano al mondo dei piccoli e semplici.

Francesco non sprecava alcuna opportunità per annunciare la Buona Novella.

Lui, il discepolo amato da Gesù, e Chiara, ‘altra Maria’, erano stati al sepolcro. Avevano trovato la pietra rotolata e con la loro esistenza narravano la rigenerazione sperimentata.

La gioia della Pasqua era inscritta nei loro cuori e le Fonti ci aiutano a comprenderlo bene.

"Andando Francesco per città e castelli, cominciò a predicare dappertutto con più grande impegno e sicurezza, non ricorrendo a persuasivi ragionamenti fondati sulla sapienza umana, ma basandosi sulla dottrina e sulla virtù dello Spirito Santo, annunziando con fiducia il regno di Dio.

Era un evangelizzatore della verità, fatto forte dall’autorità apostolica. Non ricorreva all’adulazione, sprezzava il bel parlare.

Quella che proponeva agli altri nelle sue esortazioni, era innanzitutto sua vissuta convinzione personale; così era in grado di annunziare sinceramente la verità" (FF 1463).

Infatti, l’unica Verità da annunciare era ed è Cristo risorto dai morti, Speranza della Gloria!

Sempre esortava i suoi frati a celebrare la Pasqua, fedeli alla povertà di Cristo:

"Anche nelle feste principali, quando ve n’era l’opportunità, era solito andare per l’elemosina. Perché, diceva, nei poveri di Dio si realizza la parola del profeta: l’uomo ha mangiato il pane degli Angeli.

Il pane degli Angeli è quello che la santa povertà raccoglie di porta in porta e che, domandato per amor di Dio, per amor di Dio viene elargito, per suggerimento degli Angeli santi" (FF 1129).

Contemplando la Bellezza di Dio, che richiama la Luce Pasquale della Resurrezione, nelle Lodi di Dio Altissimo, Francesco così si esprime:

«Tu sei santo, Signore, solo Dio, che operi cose meravigliose.

Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo,

Tu sei re onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra.

Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dei.

Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero […]» (FF 261).

Con umiltà e fiducia nel Signore, l’alba della Resurrezione abitava ogni gesto dell’Alter Christus e di Chiara, in ogni evento quotidiano.

 

 

Lunedì dell’ottava di Pasqua  (Mt 28,8-15)

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Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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We may ask ourselves: who is a witness? A witness is a person who has seen, who recalls and tells. See, recall and tell: these are three verbs which describe the identity and mission (Pope Francis, Regina Coeli April 19, 2015)
Possiamo domandarci: ma chi è il testimone? Il testimone è uno che ha visto, che ricorda e racconta. Vedere, ricordare e raccontare sono i tre verbi che ne descrivono l’identità e la missione (Papa Francesco, Regina Coeli 19 aprile 2015)
There is the path of those who, like those two on the outbound journey, allow themselves to be paralysed by life’s disappointments and proceed sadly; and there is the path of those who do not put themselves and their problems first, but rather Jesus who visits us, and the brothers who await his visit (Pope Francis)
C’è la via di chi, come quei due all’andata, si lascia paralizzare dalle delusioni della vita e va avanti triste; e c’è la via di chi non mette al primo posto se stesso e i suoi problemi, ma Gesù che ci visita, e i fratelli che attendono la sua visita (Papa Francesco)
So that Christians may properly carry out this mandate entrusted to them, it is indispensable that they have a personal encounter with Christ, crucified and risen, and let the power of his love transform them. When this happens, sadness changes to joy and fear gives way to missionary enthusiasm (John Paul II)
Perché i cristiani possano compiere appieno questo mandato loro affidato, è indispensabile che incontrino personalmente il Crocifisso risorto, e si lascino trasformare dalla potenza del suo amore. Quando questo avviene, la tristezza si muta in gioia, il timore cede il passo all’ardore missionario (Giovanni Paolo II)
This is the message that Christians are called to spread to the very ends of the earth. The Christian faith, as we know, is not born from the acceptance of a doctrine but from an encounter with a Person (Pope Benedict))
È questo il messaggio che i cristiani sono chiamati a diffondere sino agli estremi confini del mondo. La fede cristiana come sappiamo nasce non dall'accoglienza di una dottrina, ma dall'incontro con una Persona (Papa Benedetto)
From ancient times the liturgy of Easter day has begun with the words: Resurrexi et adhuc tecum sum – I arose, and am still with you; you have set your hand upon me. The liturgy sees these as the first words spoken by the Son to the Father after his resurrection, after his return from the night of death into the world of the living. The hand of the Father upheld him even on that night, and thus he could rise again (Pope Benedict)
Dai tempi più antichi la liturgia del giorno di Pasqua comincia con le parole: Resurrexi et adhuc tecum sum – sono risorto e sono sempre con te; tu hai posto su di me la tua mano. La liturgia vi vede la prima parola del Figlio rivolta al Padre dopo la risurrezione, dopo il ritorno dalla notte della morte nel mondo dei viventi. La mano del Padre lo ha sorretto anche in questa notte, e così Egli ha potuto rialzarsi, risorgere (Papa Benedetto)
The Church keeps watch. And the world keeps watch. The hour of Christ's victory over death is the greatest hour in history (John Paul II)
Veglia la Chiesa. E veglia il mondo. L’ora della vittoria di Cristo sulla morte è l’ora più grande della storia (Giovanni Paolo II)
Before the Cross of Jesus, we apprehend in a way that we can almost touch with our hands how much we are eternally loved; before the Cross we feel that we are “children” and not “things” or “objects” [Pope Francis, via Crucis at the Colosseum 2014]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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