Apr 1, 2025 Scritto da 

Discepoli nella Verità

Nel Vangelo di oggi Gesù annuncia che se rimaniamo nella sua Parola, saremo discepoli e conosceremo la Verità che ci farà liberi.

Francesco, insieme ai suoi frati, fece sua questa affermazione e s’impegnò a dimorare nella Scrittura.

Sapeva che il Figlio ci ha redenti per rimanere liberi nei suoi comandamenti.

Il Poverello ben comprendeva che il sunto di essi era l’amore scambievole, fraterno, da esercitare sempre, e per il quale Cristo donò la vita in riscatto per le moltitudini.

Questa icona evangelica accompagnò il Santo durante tutta la sua breve esistenza e regolò ogni suo gesto.

La verità dell’uomo s’incontrava con la Verità di Cristo che, sulla croce, rigenerò Francesco.

Lo trasse dalla sua vita allegra e senza remore a quella delle Beatitudini, strutturate sull’identikit di Gesù.

Il Minimo aveva compreso che in esse si nascondeva la Verità che affranca.

Una su tutte: la povertà degli umili che sganciati da se stessi contavano solo sulla misericordia di Dio.

Tutto questo ferveva a Santa Maria degli Angeli.

Le Fonti sono una raccolta unica delle esperienze dei primordi. Nulla più di loro può aiutarci a capire la ragion d’essere di Francesco e della sua fraternità.

Dice il Celano nella Vita prima:

"E finalmente chiamava tutte le creature col nome di fratello e sorella, intuendone i segreti in modo mirabile e noto a nessun altro, perché aveva conquistato la libertà della gloria riservata ai figli di Dio.

Ed ora in cielo ti loda con gli angeli, o Signore, colui che sulla terra ti predicava degno di infinito amore a tutte le creature" (FF 461).

Nella Leggenda perugina:

«Dovunque i frati trovassero degli scritti con le parole e i nomi del Signore non dignitosamente conservati o giacenti dispersi in luoghi impropri, li raccogliessero e mettessero da parte, per onorare il Signore nelle parole da Lui pronunciate. Molte cose infatti sono santificate per mezzo della Parola di Dio, e in virtù delle parole di Cristo viene attuato il sacramento dell’altare» (FF 1635).

Francesco aveva a cuore che i suoi frati fossero veri discepoli della Parola. Infatti, nella Leggenda maggiore, leggiamo:

«Voglio che i miei frati siano discepoli del Vangelo e progrediscano nella conoscenza della verità, in modo tale da crescere contemporaneamente nella purezza della semplicità. Così non disgiungeranno la semplicità della colomba dalla prudenza del serpente, che il Maestro insuperabile ha congiunti con la sua parola benedetta» (FF 1188).

Ma la mitezza e la fedeltà del Poverello alla Parola di Dio fecero discepoli perfino fra gli uccelli:

"Nella città di Parma, uno studente universitario di buona indole, mentre era impegnato nello studio con alcuni compagni, infastidito dal chiacchiericcio importuno di una rondine, si mise a dire:

«Questa rondine deve essere una di quelle che disturbavano l’uomo di Dio Francesco, mentre una volta stava predicando, e che lui fece tacere». Poi, volgendosi alla rondine, disse con fede:

«In nome del servo di Dio Francesco, ti comando di venire da me e di tacere immediatamente!».

E quella, udito il nome di Francesco, da brava discepola dell’uomo di Dio, tacque sull’istante e andò a rifugiarsi, con tutta sicurezza, nelle mani dello studente.

Stupefatto, egli la restituì immediatamente alla libertà: e non sentì più i suoi garriti" (FF 1208).

Anche le rondini, molto amate da Francesco, dinanzi al Povero fattosi discepolo della Parola, sentivano il profumo della verità e si conformavano.

 

«Se voi rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli e conoscerete la verità e la verità vi libererà» (Gv 8,31)

 

 

Mercoledì 5a sett. Quaresima (Gv 8,31-42)

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Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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سَلامي أُعطيكُم – My peace I give to you! (Jn 14:27). This is the true revolution brought by Christ: that of love […] You will come to know inconceivable joy and fulfilment! To answer Christ’s call to each of us: that is the secret of true peace (Pope Benedict)
سَلامي أُعطيكُم [Vi do la mia pace!]. Qui è la vera rivoluzione portata da Cristo, quella dell'amore [...] Conoscerete una gioia ed una pienezza insospettate! Rispondere alla vocazione di Cristo su di sé: qui sta il segreto della vera pace (Papa Benedetto)
Spirit, defined as "another Paraclete" (Jn 14: 16), a Greek word that is equivalent to the Latin "ad-vocatus", an advocate-defender. The first Paraclete is in fact the Incarnate Son who came to defend man (Pope Benedict)
Spirito, definito "un altro Paraclito" (Gv 14,16), termine greco che equivale al latino "ad-vocatus", avvocato difensore. Il primo Paraclito infatti è il Figlio incarnato, venuto per difendere l’uomo (Papa Benedetto)
The Lord gives his disciples a new commandment, as it were a Testament, so that they might continue his presence among them in a new way: […] If we love each other, Jesus will continue to be present in our midst, to be glorified in this world (Pope Benedict)
Quasi come Testamento ai suoi discepoli per continuare in modo nuovo la sua presenza in mezzo a loro, dà ad essi un comandamento: […] Se ci amiamo gli uni gli altri, Gesù continua ad essere presente in mezzo a noi, ad essere glorificato nel mondo (Papa Benedetto)
St Teresa of Avila wrote: “the last thing we should do is to withdraw from our greatest good and blessing, which is the most sacred humanity of Our Lord Jesus Christ” (cf. The Interior Castle, 6, ch. 7) [Pope Benedict]
Santa Teresa d’Avila scrive che «non dobbiamo allontanarci da ciò che costituisce tutto il nostro bene e il nostro rimedio, cioè dalla santissima umanità di nostro Signore Gesù Cristo» (Castello interiore, 7, 6) [Papa Benedetto]
Dear friends, the mission of the Church bears fruit because Christ is truly present among us in a quite special way in the Holy Eucharist. His is a dynamic presence which grasps us in order to make us his, to liken us to him. Christ draws us to himself, he brings us out of ourselves to make us all one with him. In this way he also inserts us into the community of brothers and sisters: communion with the Lord is always also communion with others (Pope Benedict)
Cari amici, la missione della Chiesa porta frutto perché Cristo è realmente presente tra noi, in modo del tutto particolare nella Santa Eucaristia. La sua è una presenza dinamica, che ci afferra per farci suoi, per assimilarci a Sé. Cristo ci attira a Sé, ci fa uscire da noi stessi per fare di noi tutti una cosa sola con Lui. In questo modo Egli ci inserisce anche nella comunità dei fratelli: la comunione con il Signore è sempre anche comunione con gli altri (Papa Benedetto)
Jesus asks us to abide in his love, to dwell in his love, not in our ideas, not in our own self-worship. Those who dwell in self-worship live in the mirror: always looking at themselves. He asks us to overcome the ambition to control and manage others. Not controlling, serving them (Pope Francis)
Gesù ci chiede di rimanere nel suo amore, abitare nel suo amore, non nelle nostre idee, non nel culto di noi stessi. Chi abita nel culto di sé stesso, abita nello specchio: sempre a guardarsi. Ci chiede di uscire dalla pretesa di controllare e gestire gli altri. Non controllare, servirli (Papa Francesco)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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