Nella Parabola del Seminatore Gesù evidenzia la diversa ricezione ed assimilazione della Parola di Dio e di conseguenza il diverso frutto, a seconda della rispondenza del terreno.
Il nuovo Evangelista di questo ultimo tempo, Francesco, era innamorato della Parola di Dio e il suo ascolto era costante, tanto da averla impressa nella sua memoria.
Era terreno buono che produceva il cento per uno.
Le Fonti c’informano:
”Irradiato dagli splendori della Luce eterna, scrutava le profondità delle Scritture con intelletto limpido e acuto.
Il suo ingegno, puro da ogni macchia, penetrava il segreto dei misteri […]
Leggeva di tanto in tanto i libri sacri e riteneva tenacemente impresso nella memoria quanto aveva una volta assimilato: giacché ruminava continuamente con affettuosa devozione ciò che aveva ascoltato con mente attenta” (FF 1188).
“Con altrettanta cura e devozione si impegnava a compiere gli altri insegnamenti uditi.
Egli infatti non era mai stato ascoltatore sordo del Vangelo, ma, affidando ad una encomiabile memoria tutto quello che ascoltava, cercava con ogni diligenza di eseguirlo alla lettera” (FF 357).
Come lo chiama il Celano, nella Vita prima - «fiume di Paradiso» - Francesco, “il nuovo evangelista di questo ultimo tempo ha diffuso con amorosa cura le acque del Vangelo per il mondo intero, e con le opere ha additato la via e la vera dottrina del Figlio di Dio” (FF 475).
Nella Regola non bollata (1221):
«Manteniamoci dunque Fedeli alle parole, alla vita, alla dottrina e al Santo Vangelo di Colui che si è degnato di pregare per noi il Padre» (FF 62).
E «guardiamoci bene dall’essere la terra lungo la strada, o la terra sassosa, o quella invasa dalle spine secondo quanto dice il Signore nel Vangelo:
«Il seme è la Parola di Dio […] il seme affidato alla terra buona, sono coloro che, ascoltando la parola con buone, anzi ottime disposizioni, la intendono e la custodiscono e portano frutti con la perseveranza»” (FF 58).
Il Poverello fu, per il suo tempo, incarnazione concreta e fruttuosa del Vangelo.
«E altri semi caddero sulla terra buona e davano frutto salendo e crescendo e portavano uno trenta e uno sessanta e uno cento» (Mc 4,8).
Mercoledì 3.a sett. T.O (Mc 4,1-20)