Gesù paragona la generazione con cui aveva a che fare, a bambini capricciosi che giudicano in malo modo qualunque cosa si faccia.
Francesco è stato un discepolo e profeta di Cristo che ha testimoniato concretamente l’opera sapiente di Dio in lui.
Le Fonti, maestre di vita francescana al servizio della Parola, offrono innumerevoli episodi che racchiudono in sé una sintesi del Vangelo.
Infatti, dopo che il Povero cambiò vita, la Sapienza che viene dall’alto lo inondò:
“In mezzo all’avvilimento, in cui era caduta la dottrina evangelica, non nei particolari ma in generale, a motivo dei costumi di coloro che la insegnavano, la Provvidenza di Dio mandò nel mondo questo uomo, perché, come gli apostoli, fosse testimone della verità, davanti a tutti gli uomini. E realmente egli dimostrò con chiarezza, mediante la parola e l’esempio, quanto fosse stolta la sapienza terrena, e in breve, sotto la guida di Cristo, trascinò gli uomini, mediante la stoltezza della predicazione, alla autentica sapienza divina” (FF 474).
Dinanzi alla decadenza di una società che, povera di valori, scambiava per “mangione” o “beone” profeti autentici e lo stesso Cristo, Francesco è il ‘segno del tempo’ che smentisce ogni idea fasulla su Gesù e sulla sua sequela.
Dice S. Bonaventura nella sua Leggenda maggiore:
“Egli comparve ai frati, trasfigurato su un carro di fuoco e come si fece vedere presente, in figura di croce ai capitolari di Arles […]
Questo suo meraviglioso comparire in vari luoghi con la sua persona fisica stava ad indicare […] come il suo spirito fosse in perfetta comunione con la Luce dell’eterna Sapienza, quella Sapienza che è più nobile d’ogni moto e penetra dappertutto per la sua purezza, si comunica alle anime sante e forma gli amici di Dio e i profeti […]
Infatti l’eccelso Dottore suole rivelare i suoi misteri ai semplici e ai piccoli, come abbiamo visto dapprima in Davide […] successivamente in Pietro […] e finalmente in Francesco, il poverello di Cristo” (FF 1202).
Francesco, il mercante, vendendo e donando tutto per il Signore Gesù, compra la Perla della vita evangelica, ormai libero da capricci esistenziali frutto d’immaturità.
«Eppure la Sapienza è stata riconosciuta giusta dalle sue opere» (Mt 11,19).
Venerdì 2.a sett. di Avvento (Mt 11,16-19)