Gesù guarisce il servo malato di un centurione. Egli ne ammira la sua fede solida e profonda.
Molti sono i miracoli che Francesco operò in vita e in morte a sostegno e rafforzamento della Fede. Nelle Fonti troviamo numerosi passi che ricordano tutto questo.
Nella Leggenda Maggiore di S. Bonaventura scopriamo un paragrafo in cui, fra l’altro, è scritto:
“L’uomo beato, appena fu assunto a godere la luce del Volto di Dio, incominciò a risplendere per grandi e numerosi miracoli.
Quella santità eccelsa […] ora che egli regnava con Cristo, veniva confermata da Dio onnipotente per mezzo dei miracoli, a pieno consolidamento della fede” (FF 1251).
Fede che Francesco stimolò durante la sua vita in tutti, piccoli e grandi.
Infatti nella sua Regola non bollata (1221) leggiamo:
«E tutti coloro che vogliono servire il Signore […] i giovani e i vecchi, i sani e gli ammalati, tutti i piccoli e i grandi e tutti i popoli […]
Umilmente preghiamo e supplichiamo perché perseveriamo nella vera fede e penitenza, poiché nessuno può salvarsi in altro modo» (FF 68).
Francesco stesso crebbe nella Fede e fu provato in essa.
Nella Vita seconda del Celano troviamo il passo:
“Ad un certo momento della sua vita, il Padre subì una violentissima tentazione di spirito, sicuramente a vantaggio della sua corona […]
Per questo era angustiato e pieno di sofferenza […] pregava e piangeva nel modo più penoso. Questa lotta durò più anni.
Un giorno, mentre pregava in S. Maria della Porziuncola, udì in spirito una voce:
«Francesco, se avrai fede quanto un granellino di senapa, dirai al monte che si sposti ed esso si muoverà».
«Signore - rispose il Santo - qual è il monte, che io vorrei trasferire?».
E la voce di nuovo: «Il monte è la tua tentazione».
«O Signore - rispose il Santo in lacrime - avvenga di me come hai detto».
Subito sparì ogni tentazione e si sentì libero e del tutto sereno nel più profondo del cuore” (FF 702).
«Vi dico, neanche in Israele ho trovato una fede tanto grande!» (Lc 7,9).
Lunedì della 24.a. sett. T.O. (Lc 7,1-10)