Lug 17, 2025 Scritto da 

Anno Compostelano: usciamo da noi stessi per aprirci agli altri

[Ha preso il via a Santiago di Compostela, nella regione della Galizia, in Spagna, l'Anno giubilare 2021 dedicato all'Apostolo Giacomo le cui spoglie, conservate nella Cattedrale, sono visitate da innumerevoli pellegrini. Nel messaggio inviato da Francesco l'invito ad un cammino di conversione e di solidarietà con i propri compagni di strada].

 

Si è aperto il 31 dicembre 2020, l'Anno Compostelano, un giubileo che si indice per l'anno in cui il giorno 25 luglio, memoria di san Giacomo martire, cade di domenica. Così, infatti, accadrà nel 2021. Il tema dell'evento è "Esci dalla tua terra! L'apostolo ti aspetta". L'annuncio dell'arcivescovo di Santiago de Compostela, monsignor Julián Barrio Barrio a tutti i fedeli, parla di "un anno di grazia e di perdono" per tutti coloro che vorranno partecipare. "In questo terzo Anno Santo compostelano del terzo millennio del cristianesimo - prosegue l'arcivescovo - la coraggiosa testimonianza dell'apostolo San Giacomo è un'occasione per riscoprire la vitalità della fede e della missione, ricevuta al Battesimo.

Il messaggio di Papa Francesco all'apertura della Porta Santa

Ed è a monsignor Julián Barrio Barrio che si rivolge il messaggio che Papa Francesco ha inviato in occasione dell'apertura della Porta Santa, per esprimere l’affetto e la vicinanza “a tutti coloro che partecipano a questo momento di grazia per tutta la Chiesa, e in particolare per la Chiesa in Spagna e in Europa”. “Seguendo le orme dell'Apostolo – scrive Papa Francesco - lasciamo il nostro sé, quelle sicurezze a cui ci aggrappiamo, ma con un obiettivo chiaro in mente, non siamo esseri erranti, che ruotano sempre intorno a se stessi senza arrivare da nessuna parte. È la voce del Signore che ci chiama e, come pellegrini, la accogliamo in atteggiamento di ascolto e di ricerca, intraprendendo questo viaggio per incontrare Dio, gli altri e noi stessi”.

La misericordia di Dio accompagna il nostro cammino

La meta, sottolinea il Papa, è importante quanto il cammino verso di essa, che è un cammino di conversione seguendo Gesù Via, Verità e Vita. Citando la Lettera apostolica "Misericordia et misera" del 20 novembre 2016, il testo prosegue con un messaggio che rassicura: “In questo cammino la misericordia di Dio ci accompagna e anche se la condizione di debolezza dovuta al peccato rimane, essa viene superata dall'amore che ci permette di guardare al futuro con speranza e di essere pronti a rimettere la nostra vita sulla strada giusta”.

Si cammina leggeri e in compagnia

Per mettersi in cammino bisogna prima di tutto staccarsi dalle cose che appesantiscono, ma poi nella vita non si cammina da soli e affidarsi ai nostri compagni senza sospetti e diffidenza “ci aiuta a riconoscere nel prossimo un dono che Dio ci fa per accompagnarci in questo viaggio”. Si tratta di “uscire da se stessi per unirsi agli altri”, di aspettarsi e sostenersi a vicenda, condividendo fatiche e conquiste. Al termine del viaggio, scrive il Papa, ci troveremo con lo zaino vuoto, ma con “un cuore pieno di esperienze forgiate in contrasto e in sintonia con la vita di altri nostri fratelli e sorelle che provengono da contesti esistenziali e culturali diversi”. E riscoprendo il nostro dover essere discepoli missionari “per chiamare tutti in quella patria verso la quale ci stiamo muovendo”.

Il pellegrino comunica la fede con la sua vita

Francesco descrive il pellegrino come di uno che è capace di mettersi nelle mani di Dio, consapevole che la patria promessa è già presente in Cristo che gli è vicino e così “tocca il cuore del fratello, senza artifici, senza propaganda, nella mano tesa pronta a dare e a prendere”. I tre gesti che i pellegrini compiono arrivando alla Porta Santa, ricordano il motivo del viaggio, scrive ancora il Papa: il primo “è contemplare nel Portico della Gloria lo sguardo sereno di Gesù, il giudice misericordioso”, che ci accoglie nella sua casa. Il secondo è l'abbraccio che ci arriva dall'immagine dell'Apostolo Giacomo che ci mostra la via della fede. La partecipazione alla celebrazione eucaristica, il terzo gesto, ci invita “a sentire che siamo il popolo di Dio”, chiamato “a condividere la gioia del Vangelo”.

Fermento nella città dell'Apostolo

Era il 1122 quando ebbe origine l'Anno Santo che viene celebrato, da allora, ogni 6, 5, 6 e 11 anni. Questo porta a circa 14 anni giubilari ogni secolo. L'apertura della porta della Cattedrale di Santiago, dove sono custodite le reliquie dell'Apostolo Giacomo, artefice dell'evangelizzazione ispanica, sta creando un fermento trattenuto nella città galiziana. Proprio a questa terra e alle sue coste riconduce la sagoma della capasanta raffigurata nel logo dell'evento, simbolo universale del cammino di Compostela. Campeggia anche la croce emblematica di Santiago e un ventaglio di raggi a rappresentare la fratellanza tra i popoli di ogni razza e cultura. Ad intraprendere il pellegrinaggio lungo il cammino - primo itinerario culturale europeo e patrimonio della umanita, una delle più antiche e importanti vie della cristianità - sono milioni di persone ogni anno. 

Nella Cattedrale una rinnovata bellezza

Nel 2020 i pellegrinaggi sono stati sospesi a causa della pandemia, ma si è potuto sfruttare il periodo del lockdown per realizzare dei lavori di restauro alla Cattedrale che ora risplende di una illuminazione più ideonea e tutto rifulge di una rinnovata bellezza. Ed è sotto il segno della contemplazione della bellezza e della speranza, mentre i pellegrinaggi ufficialmente sono ripresi ma l'emergenza sanitaria ancora in corso impedisce, di fatto, l'arrivo dei camminanti, che l'Anno Santo apre i battenti.

 

[Adriana Masotti e Antonella Palermo -  

https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2021-01/il-papa-per-l-anno-compostelano.html]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

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Isn’t the family just what the world needs? Doesn’t it need the love of father and mother, the love between parents and children, between husband and wife? Don’t we need love for life, the joy of life? (Pope Benedict)
Non ha forse il mondo bisogno proprio della famiglia? Non ha forse bisogno dell’amore paterno e materno, dell’amore tra genitori e figli, tra uomo e donna? Non abbiamo noi bisogno dell’amore della vita, bisogno della gioia di vivere? (Papa Benedetto)
Thus in communion with Christ, in a faith that creates charity, the entire Law is fulfilled. We become just by entering into communion with Christ who is Love (Pope Benedict)
Così nella comunione con Cristo, nella fede che crea la carità, tutta la Legge è realizzata. Diventiamo giusti entrando in comunione con Cristo che è l'amore (Papa Benedetto)
From a human point of view, he thinks that there should be distance between the sinner and the Holy One. In truth, his very condition as a sinner requires that the Lord not distance Himself from him, in the same way that a doctor cannot distance himself from those who are sick (Pope Francis))
Da un punto di vista umano, pensa che ci debba essere distanza tra il peccatore e il Santo. In verità, proprio la sua condizione di peccatore richiede che il Signore non si allontani da lui, allo stesso modo in cui un medico non può allontanarsi da chi è malato (Papa Francesco)
The life of the Church in the Third Millennium will certainly not be lacking in new and surprising manifestations of "the feminine genius" (Pope John Paul II)
Il futuro della Chiesa nel terzo millennio non mancherà certo di registrare nuove e mirabili manifestazioni del « genio femminile » (Papa Giovanni Paolo II)
And it is not enough that you belong to the Son of God, but you must be in him, as the members are in their head. All that is in you must be incorporated into him and from him receive life and guidance (Jean Eudes)
E non basta che tu appartenga al Figlio di Dio, ma devi essere in lui, come le membra sono nel loro capo. Tutto ciò che è in te deve essere incorporato in lui e da lui ricevere vita e guida (Giovanni Eudes)
This transition from the 'old' to the 'new' characterises the entire teaching of the 'Prophet' of Nazareth [John Paul II]
Questo passaggio dal “vecchio” al “nuovo” caratterizza l’intero insegnamento del “Profeta” di Nazaret [Giovanni Paolo II]
The Lord does not intend to give a lesson on etiquette or on the hierarchy of the different authorities […] A deeper meaning of this parable also makes us think of the position of the human being in relation to God. The "lowest place" can in fact represent the condition of humanity (Pope Benedict)
Il Signore non intende dare una lezione sul galateo, né sulla gerarchia tra le diverse autorità […] Questa parabola, in un significato più profondo, fa anche pensare alla posizione dell’uomo in rapporto a Dio. L’"ultimo posto" può infatti rappresentare la condizione dell’umanità (Papa Benedetto)
We see this great figure, this force in the Passion, in resistance to the powerful. We wonder: what gave birth to this life, to this interiority so strong, so upright, so consistent, spent so totally for God in preparing the way for Jesus? The answer is simple: it was born from the relationship with God (Pope Benedict)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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