Lug 16, 2025 Scritto da 

Il Regno nascosto

C’è una domanda ricorrente nelle meditazioni di Papa Francesco durante le messe celebrate a Santa Marta, ed è l’invito a un esame di coscienza: «Come è il mio rapporto con lo Spirito Santo?». Anche nell’omelia […] il Pontefice ha riproposto il quesito con una particolare declinazione: «Credo davvero che lo Spirito fa crescere in me il regno di Dio?».

È stato infatti il regno di Dio il tema della riflessione che ha preso le mosse dal brano del vangelo di Luca (17, 20-25) nel quale i dottori della legge chiedono a Gesù: «Tu predichi il regno di Dio, ma quando verrà il regno di Dio?». È una domanda, ha spiegato il Pontefice, che veniva anche dalla «curiosità di tanta gente», una domanda «semplice che nasce da un cuore buono, un cuore di discepolo». Non a caso, è una richiesta ricorrente nel vangelo: per esempio, ha suggerito il Papa, in quel momento «tanto brutto, oscuro» in cui Giovanni Battista — che era al buio in carcere e «non capiva nulla, angosciato» — invia i suoi discepoli per dire al Signore: «Ma di’: sei tu o dobbiamo aspettare un altro? È arrivato il regno di Dio o è un altro?».

Ritorna spesso il dubbio sul «quando», come avviene nella «domanda, sfacciata, superba, cattiva» del ladrone: «Se sei tu, scendi dalla croce», che esprime la «curiosità» del «quando viene il regno di Dio».

La risposta di Gesù è: «Ma il regno di Dio è in mezzo a voi». Così ad esempio, ha ricordato Francesco, «il regno di Dio è stato annunciato nella sinagoga di Nazaret, quel lieto annuncio quando Gesù legge quel passo di Isaia e finisce dicendo: “Oggi questa scrittura si è adempiuta in mezzo a voi”». Un annuncio lieto e, soprattutto, «semplice». Infatti «il regno di Dio cresce di nascosto», tanto che Gesù stesso lo spiega con la parabola del seme: «nessuno sa come», ma Dio lo fa crescere. È un regno che «cresce da dentro, di nascosto o si trova nascosto come la gemma o il tesoro, ma sempre nell’umiltà».

Qui il Pontefice ha inserito il passaggio chiave della sua meditazione: «Chi dà la crescita a quel seme, chi lo fa germogliare? Dio, lo Spirito Santo che è in noi». Una considerazione che spiega l’avvento del regno con il modo di operare del Paraclito, che «è spirito di mitezza, di umiltà, di ubbidienza, di semplicità». Ed è lo Spirito, ha aggiunto il Papa, «che fa crescere dentro il regno di Dio, non sono i piani pastorali, le grandi cose...».

Si tratta, ha detto Francesco, di un’azione nascosta. Lo Spirito «fa crescere e arriva il momento e appare il frutto». Un’azione che sfugge a una piena comprensione: «Chi è stato o è stata — si è chiesto ad esempio il Papa — a seminare il seme del regno di Dio nel cuore del buon ladrone? Forse la mamma quando gli insegnò a pregare... Forse un rabbino quando gli spiegava la legge...». Certo è che nonostante nella vita egli lo abbia dimenticato, quel seme, nascosto, a un certo punto è stato fatto crescere. Tutto ciò accade perché «il regno di Dio è sempre una sorpresa, una sorpresa che viene» in quanto «è un dono dato dal Signore».

Nel colloquio con i dottori della legge, Gesù si sofferma sulla caratteristiche di questa azione silenziosa: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione e nessuno dirà: “Eccolo qui oppure eccolo là”». Infatti, ha aggiunto il Pontefice, «il regno di Dio non è uno spettacolo» o addirittura «un carnevale». Esso non si mostra «con la superbia, con l’orgoglio, non ama la pubblicità», ma «è umile, nascosto e così cresce».

Un esempio lampante viene da Maria. Quando la gente la guardava al seguito di Gesù, a stento la riconosceva («Ah, quella è la mamma...»). Lei era «la donna più santa», ma giacché lo era «di nascosto», nessuno comprendeva «il mistero del regno di Dio, la santità del regno di Dio». E così, «quando era vicina alla croce del figlio, la gente diceva: “Ma povera donna con questo criminale come figlio, povera donna...”». Nessuno capiva, «nessuno sapeva».

La caratteristica del nascondimento, ha spiegato il Papa, viene proprio dallo Spirito Santo che è «dentro di noi»: è lui «che fa crescere il seme, lo fa germogliare fino a dare il frutto». E noi tutti siamo chiamati a percorrere questa strada: «è una vocazione, è una grazia, è un dono, è gratuito, non si compra, è una grazia che Dio ci dà».

Ecco perché, ha concluso il Pontefice, è bene che «noi tutti battezzati» che «abbiamo dentro lo Spirito Santo», ci chiediamo: «Come è il mio rapporto con lo Spirito Santo, quello che fa crescere in me il regno di Dio?». Bisogna infatti capire: «Io credo davvero che il regno di Dio è in mezzo a noi, è nascosto, o mi piace più lo spettacolo?». Occorre, ha aggiunto, pregare «lo Spirito che è in noi» per chiedere la grazia «che faccia germogliare in noi e nella Chiesa, con forza, il seme del regno di Dio perché divenga grande, dia rifugio a tanta gente e dia frutti di santità».

[Papa Francesco, s. Marta, in L’Osservatore Romano 17/11/2017]

102
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Isn’t the family just what the world needs? Doesn’t it need the love of father and mother, the love between parents and children, between husband and wife? Don’t we need love for life, the joy of life? (Pope Benedict)
Non ha forse il mondo bisogno proprio della famiglia? Non ha forse bisogno dell’amore paterno e materno, dell’amore tra genitori e figli, tra uomo e donna? Non abbiamo noi bisogno dell’amore della vita, bisogno della gioia di vivere? (Papa Benedetto)
Thus in communion with Christ, in a faith that creates charity, the entire Law is fulfilled. We become just by entering into communion with Christ who is Love (Pope Benedict)
Così nella comunione con Cristo, nella fede che crea la carità, tutta la Legge è realizzata. Diventiamo giusti entrando in comunione con Cristo che è l'amore (Papa Benedetto)
From a human point of view, he thinks that there should be distance between the sinner and the Holy One. In truth, his very condition as a sinner requires that the Lord not distance Himself from him, in the same way that a doctor cannot distance himself from those who are sick (Pope Francis))
Da un punto di vista umano, pensa che ci debba essere distanza tra il peccatore e il Santo. In verità, proprio la sua condizione di peccatore richiede che il Signore non si allontani da lui, allo stesso modo in cui un medico non può allontanarsi da chi è malato (Papa Francesco)
The life of the Church in the Third Millennium will certainly not be lacking in new and surprising manifestations of "the feminine genius" (Pope John Paul II)
Il futuro della Chiesa nel terzo millennio non mancherà certo di registrare nuove e mirabili manifestazioni del « genio femminile » (Papa Giovanni Paolo II)
And it is not enough that you belong to the Son of God, but you must be in him, as the members are in their head. All that is in you must be incorporated into him and from him receive life and guidance (Jean Eudes)
E non basta che tu appartenga al Figlio di Dio, ma devi essere in lui, come le membra sono nel loro capo. Tutto ciò che è in te deve essere incorporato in lui e da lui ricevere vita e guida (Giovanni Eudes)
This transition from the 'old' to the 'new' characterises the entire teaching of the 'Prophet' of Nazareth [John Paul II]
Questo passaggio dal “vecchio” al “nuovo” caratterizza l’intero insegnamento del “Profeta” di Nazaret [Giovanni Paolo II]
The Lord does not intend to give a lesson on etiquette or on the hierarchy of the different authorities […] A deeper meaning of this parable also makes us think of the position of the human being in relation to God. The "lowest place" can in fact represent the condition of humanity (Pope Benedict)
Il Signore non intende dare una lezione sul galateo, né sulla gerarchia tra le diverse autorità […] Questa parabola, in un significato più profondo, fa anche pensare alla posizione dell’uomo in rapporto a Dio. L’"ultimo posto" può infatti rappresentare la condizione dell’umanità (Papa Benedetto)
We see this great figure, this force in the Passion, in resistance to the powerful. We wonder: what gave birth to this life, to this interiority so strong, so upright, so consistent, spent so totally for God in preparing the way for Jesus? The answer is simple: it was born from the relationship with God (Pope Benedict)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

duevie.art

don Giuseppe Nespeca

Tel. 333-1329741


Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001.
Le immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.
L'autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno insindacabilmente rimossi.