Set 3, 2024 Scritto da 

Passo avanti: nessuno “merita” la Fede

La fede è «un dono» che non si compra o si acquisisce per i propri meriti. Ispirato dalla liturgia del giorno, Papa Francesco, nella messa celebrata venerdì 15 gennaio a Santa Marta, ha continuato a parlare delle caratteristiche della fede.

Ricordando come il giorno precedente il vangelo avesse presentato l’episodio del lebbroso che dice a Gesù: «Se vuoi, tu puoi guarirmi», il Pontefice si è soffermato sulle figure di altri «decisi», di altri «coraggiosi» spinti dalla fede. Nel riprendere il brano di Marco (2, 1-12), Francesco ha ripercorso l’episodio del paralitico condotto dagli amici al cospetto di Gesù. Il quale, «come al solito, è in mezzo alla gente, tanta gente». Per avvicinare il malato a lui gli amici osano di tutto, «ma non hanno pensato ai rischi» che comporta «far salire la barella sul terrazzo» o anche al rischio «che il proprietario della casa chiamasse i poliziotti e li mandasse in galera». Essi, infatti, «pensavano soltanto ad avvicinarsi a Gesù. Avevano fede».

Si tratta, ha detto il Papa, della «stessa fede di quella signora che anche, in mezzo alla folla, quando Gesù andava a casa di Giairo, si è arrangiata per toccare il lembo della veste di Gesù, del manto di Gesù, per essere guarita». La stessa fede del «centurione che disse: “No, no, maestro, non disturbarti: soltanto una parola tua, e il mio servo sarà guarito». Una fede «forte, coraggiosa, che va avanti», con il «cuore aperto».

A questo punto però, ha sottolineato Francesco, «Gesù fa un passo avanti». Per spiegare quanto affermato, il Pontefice ha richiamato un altro episodio evangelico, quello in cui Gesù «a Nazareth, all’inizio del suo ministero, era andato in sinagoga e aveva detto che era stato inviato per liberare gli oppressi, i carcerati, dare la vista ai ciechi... inaugurare un anno di grazia, cioè un anno — si può capire bene — di perdono, di avvicinamento al Signore». Indicava, cioè, una strada nuova, «una strada verso Dio». La stessa cosa accade con il paralitico al quale non dice semplicemente: «Sii guarito», ma: «Ti sono perdonati i peccati».

Con questa novità, ha fatto rilevare il Papa, Gesù ha innescato la reazioni di «quelli che avevano il cuore chiuso». I quali «già accettavano — fino a un certo punto — che Gesù fosse un guaritore»; ma che perdonasse anche i peccati per loro era «troppo». Pensavano: «Non ha diritto a dire questo, perché soltanto Dio può perdonare i peccati».

Allora Gesù ribatte: «Perché pensate queste cose? Perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere — ed è qui, ha spiegato Francesco, «il passo avanti» — di perdonare i peccati. Alzati, prendi e guarisci». Gesù comincia a parlare con quel linguaggio «che a un certo punto scoraggerà la gente», un linguaggio duro, con il quale «parla di mangiare il suo corpo come strada di salvezza». Comincia, cioè, a «rivelarsi come Dio», cosa che poi farà chiaramente davanti al sommo sacerdote dicendo: «Io sono il Figlio di Dio».

Un passo avanti che viene proposto anche alla fede dei cristiani. Ciascuno di noi, infatti, può avere fede in «Cristo Figlio di Dio, inviato dal Padre per salvarci: sì, salvarci dalle malattie, tante cose buone che il Signore ha fatto e ci aiuta a fare»; ma soprattutto bisogna avere fede che egli è venuto per «salvarci dai nostri peccati, salvarci e portarci dal Padre». È questo, ha detto Papa Francesco, «il punto più difficile da capire». E non solo per gli scribi «che dicevano: “Ma, questo bestemmia! Solo Dio può perdonare i peccati!”». Alcuni discepoli, infatti, «dubitano e se ne vanno» quando Gesù si mostra «con una missione più grande di quella di un uomo, per dare quel perdono, per dare la vita, per ricreare l’umanità». Tanto che lo stesso Gesù «deve chiedere al suo piccolo gruppetto: “Anche voi volete andarvene?”».

Dalla domanda di Gesù, il Pontefice ha preso spunto per invitare ciascuno a chiedersi: «Come è la mia fede in Gesù Cristo? Credo che Gesù Cristo è Dio, è il Figlio di Dio? E questa fede mi cambia la vita? Fa che nel mio cuore si rinnovi in quest’anno di grazia, quest’anno di perdono, quest’anno di avvicinamento al Signore?».

È l’invito a scoprire la qualità della fede, consapevoli che essa «è un dono. Nessuno “merita” la fede. Nessuno la può comprare». Per Francesco occorre chiedersi: «La “mia” fede in Gesù Cristo, mi porta all’umiliazione? Non dico all’umiltà: all’umiliazione, al pentimento, alla preghiera che chiede: “Perdonami, Signore” e che è capace di testimoniare: “Tu sei Dio. Tu ‘puoi’ perdonare i miei peccati”».

Da qui la preghiera conclusiva: «Il Signore ci faccia crescere nella fede» perché facciamo come coloro che, avendo ascoltato Gesù e visto le sue opere, «si meravigliarono e lodavano Dio». È infatti «la lode la prova che io credo che Gesù Cristo è Dio nella mia vita, che è stato inviato a me per “perdonarmi”». E la lode, ha aggiunto il Pontefice, «è gratuita. È un sentimento che dà lo Spirito Santo e ti porta a dire: “Tu sei l’unico Dio”».

[Papa Francesco, s. Marta, in L’Osservatore Romano 16/01/2016]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

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«And therefore, it is rightly stated that he [st Francis of Assisi] is symbolized in the figure of the angel who rises from the east and bears within him the seal of the living God» (FS 1022)
«E perciò, si afferma, a buon diritto, che egli [s. Francesco d’Assisi] viene simboleggiato nella figura dell’angelo che sale dall’oriente e porta in sé il sigillo del Dio vivo» (FF 1022)
This is where the challenge for your life lies! It is here that you can manifest your faith, your hope and your love! [John Paul II at the Tala Leprosarium, Manila]
È qui la sfida per la vostra vita! È qui che potete manifestare la vostra fede, la vostra speranza e il vostro amore! [Giovanni Paolo II al Lebbrosario di Tala, Manila]
The more we do for others, the more we understand and can appropriate the words of Christ: “We are useless servants” (Lk 17:10). We recognize that we are not acting on the basis of any superiority or greater personal efficiency, but because the Lord has graciously enabled us to do so [Pope Benedict, Deus Caritas est n.35]
Quanto più uno s'adopera per gli altri, tanto più capirà e farà sua la parola di Cristo: « Siamo servi inutili » (Lc 17, 10). Egli riconosce infatti di agire non in base ad una superiorità o maggior efficienza personale, ma perché il Signore gliene fa dono [Papa Benedetto, Deus Caritas est n.35]
A mustard seed is tiny, yet Jesus says that faith this size, small but true and sincere, suffices to achieve what is humanly impossible, unthinkable (Pope Francis)
Il seme della senape è piccolissimo, però Gesù dice che basta avere una fede così, piccola, ma vera, sincera, per fare cose umanamente impossibili, impensabili (Papa Francesco)
Hypocrisy: indeed, while they display great piety they are exploiting the poor, imposing obligations that they themselves do not observe (Pope Benedict)
Ipocrisia: essi, infatti, mentre ostentano grande religiosità, sfruttano la povera gente imponendo obblighi che loro stessi non osservano (Papa Benedetto)
Each time we celebrate the dedication of a church, an essential truth is recalled: the physical temple made of brick and mortar is a sign of the living Church serving in history (Pope Francis)
Ogni volta che celebriamo la dedicazione di una chiesa, ci viene richiamata una verità essenziale: il tempio materiale fatto di mattoni è segno della Chiesa viva e operante nella storia (Papa Francesco)
As St. Ambrose put it: You are not making a gift of what is yours to the poor man, but you are giving him back what is his (Pope Paul VI, Populorum Progressio n.23)
Non è del tuo avere, afferma sant’Ambrogio, che tu fai dono al povero; tu non fai che rendergli ciò che gli appartiene (Papa Paolo VI, Populorum Progressio n.23)
Here is the entire Gospel! Here! The whole Gospel, all of Christianity, is here! But make sure that it is not sentiment, it is not being a “do-gooder”! (Pope Francis))
Qui c’è tutto il Vangelo! Qui! Qui c’è tutto il Vangelo, c’è tutto il Cristianesimo! Ma guardate che non è sentimento, non è “buonismo”! (Papa Francesco)
Christianity cannot be, cannot be exempt from the cross; the Christian life cannot even suppose itself without the strong and great weight of duty [Pope Paul VI]
Il Cristianesimo non può essere, non può essere esonerato dalla croce; la vita cristiana non può nemmeno supporsi senza il peso forte e grande del dovere [Papa Paolo VI]
The horizon of friendship to which Jesus introduces us is the whole of humanity [Pope Benedict]
L’orizzonte dell’amicizia in cui Gesù ci introduce è l’umanità intera [Papa Benedetto]

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