Francesco e Chiara d’Assisi avevano una speciale devozione per lo Spirito del Signore e la sua Santa operazione.
Nelle Fonti sono innumerevoli i passi che lo attestano.
Nella Vita prima del Celano, a riguardo della vita fraterna condotta dai frati, leggiamo:
"Poiché camminavano con semplicità davanti a Dio e con coraggio davanti agli uomini, in quel tempo meritarono i santi frati la grazia di una rivelazione soprannaturale.
Animati dal fuoco dello Spirito Santo, pregavano cantando il «Pater noster» su una melodia religiosa, non solo nei momenti prescritti, ma ad ogni ora, perché non erano preoccupati dalle cure materiali" (FF 404).
Lo stesso Francesco, avvinto dallo Spirito, andò a Roma per fare una richiesta a Papa Onorio. Questi, insieme ai suoi Cardinali, lo accolsero con grande devozione.
"[…] predicò davanti al Papa e ai Cardinali con animo franco e pieno di ardore, attingendo dalla pienezza del cuore, come gli suggeriva lo Spirito.
Alla sua Parola si commossero quelle altezze e, traendo profondi sospiri dall’intimo, lavarono con lacrime l’uomo interiore.
Terminato il discorso e dopo qualche istante di cordiale colloquio col Papa, alla fine così espose la sua richiesta:
«Non è facile, Signore, come sapete, per gente povera e umile avere accesso a così grande maestà.
Avete nelle mani il mondo, e gli impegni molto importanti non permettono di dedicarsi alle minuzie.
Per questo, Signore, - continuò - chiedo al tenerissimo affetto di vostra Santità di concederci come papa il Signore d’Ostia, qui presente; così, rimanendo sempre intatta la dignità della vostra preminenza, i frati potranno rivolgersi a lui in tempo di necessità, ed essere, con vantaggio, difesi e governati».
Il Papa gradì una richiesta tanto santa, e subito prepose all’Ordine, secondo la domanda dell’uomo di Dio, il Signor Ugolino, allora vescovo d’Ostia.
Il santo cardinale accettò con amore il gregge, che gli era stato affidato, lo allevò premurosamente, e ne fu insieme pastore ed alunno sino alla beata fine" (FF 612).
Anche Chiara, sposa dello Spirito Santo sulle orme di Maria, la Madre di Gesù, così si rivolgeva ad Agnese di Praga, sua fedele discepola:
«E non credere, e non lasciarti sedurre da nessuno che tentasse sviarti da questo proposito o metterti degli ostacoli su questa via, per impedirti di riportare all’Altissimo le tue promesse con quella perfezione alla quale ti invitò lo Spirito del Signore» (FF 2876).
Lo Spirito di Dio aveva fecondato la vita di Francesco e di Chiara e quella delle loro rispettive fraternità, rendendone l’agire una testimonianza eloquente del Vangelo.
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della Verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me. Ma anche voi testimonierete, perché fin da principio siete con me» (Gv 15,26-27)
Lunedì della 6.a sett. di Pasqua (Gv 15,26-16,4a)