Feb 1, 2025 Scritto da 

«Non abbiate paura di essere ritenuti insignificanti o squilibrati»

 Francesco aveva compreso che le parole del Crocifisso di S. Damiano non si riferivano alla ricostruzione del piccolo tempio, ma al rinnovamento della Chiesa nei suoi membri.

Aveva deposto i panni della penitenza per assumere la veste "minoritica", cingendosi i fianchi con una rude corda e coprendosi il capo con il cappuccio in uso presso i contadini del tempo, camminando a piedi scalzi.

Aveva iniziato la sua missione apostolica sposando Madonna Povertà per divenire, come suggeriva Gesù, pescatore di uomini, nella fede.

Le Fonti, in modo trasversale, forniscono quadretti significativi di questo farsi "pescatore" nell’annuncio della Parola di salvezza.

Leggiamo, infatti, nel suo rivolgersi ai frati:

«Fratelli carissimi, consideriamo la nostra vocazione. Dio, nella sua misericordia, ci ha chiamati non solo per la nostra salvezza, ma anche per quella di molti altri.

Andiamo dunque per il mondo, esortando tutti, con l’esempio più che con le parole, a fare penitenza dei loro peccati e a ricordare i comandamenti di Dio».

E proseguì:

«Non abbiate paura di essere ritenuti insignificanti o squilibrati, ma annunciate con coraggio e semplicità la penitenza. Abbiate fiducia nel Signore, che ha vinto il mondo!» (FF 1440).

Francesco aveva gettato le reti nel mare della società del tempo per portare anime a Dio e questo insegnava a fare ai suoi frati.

Questi ultimi "Camminavano tutti giulivi, parlando tra loro le parole del Signore, nulla dicendo che non servisse a lode e gloria di Dio e a profitto dell’anima.

Frequentemente si abbandonavano alla preghiera. Il Signore s’incaricava di preparare loro l’ospitalità e procurava fossero serviti del necessario” (FF 1455).

Lo stupore li accompagna, nella loro purezza di spirito, per le anime che conducevano a Dio - felici che l’Amore non amato, come diceva Francesco, attraverso l’annuncio venisse più conosciuto.

 

I discepoli che credevano sperimentavano immediatamente la fecondità dei gesti compiuti in unità con Cristo.

Con capacità introspettiva unita alla Grazia, Francesco divenne missionario fecondo, che operava prodigi con la forza del Risorto, gettando la rete dalla parte giusta.

Le Fonti narrano un episodio significativo, avvenuto presso un eremo, vicino Rieti (Fonte Colombo).

Visitato dal medico per la cura degli occhi, Francesco chiese ai  suoi compagni di accoglierlo a pranzo, preparando qualcosa di buono per lui.

"«Padre - rispose il guardiano - te lo diciamo con rossore, ci vergogniamo ad invitare, tanto siamo poveri in questo momento».

«Volete forse che ve lo ripeta?» insistette il Santo.

Il medico era presente e intervenne: «Io, fratelli carissimi, stimerò delizia la vostra penuria».

I frati in tutta fretta dispongono sulla tavola quanto c’è in dispensa: un po’ di pane, non molto vino e per rendere più sontuoso il pranzo, la cucina manda un po’ di legumi.

Ma la mensa del Signore nel frattempo si muove a compassione della mensa dei servi.

Bussano alla porta e corrono ad aprire: c’è una donna che porge un canestro pieno zeppo di bel pane, di pesci e pasticci di gamberi, e sopra abbondanza di miele ed uva.

A tale vista i poveri commensali sfavillarono di gioia, e messa da parte per il giorno dopo quella miseria, mangiarono di quei cibi prelibati.

Il medico commosso esclamò:

«Né noi secolari e neppure voi frati conoscete veramente la santità di questo uomo».

E si sarebbero di certo pienamente sfamati, ma più che il cibo li aveva saziati il miracolo.

Così l’occhio amoroso del Padre non disprezza mai i suoi, anzi assiste con più generosa provvidenza chi è più bisognoso.

Il povero si pasce ad una mensa più ricca di quella del re, quanto Dio supera in generosità l’uomo" (FF 629).

 

«Infatti stupore aveva afferrato lui e tutti quelli che con lui nella pesca dei pesci che avevano presi» (Lc 5,9)

 

 

5.a Domenica T.O. (anno C) (Lc 5,1-11)

110 Ultima modifica il Sabato, 01 Febbraio 2025 05:47
Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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For so long as we are sheep, we conquer: though ten thousand wolves prowl around, we overcome and prevail. But if we become wolves, we are worsted, for the help of our Shepherd departs from us (St John Chrysostom)
Finché saremo agnelli, vinceremo e, anche se saremo circondati da numerosi lupi, riusciremo a superarli. Ma se diventeremo lupi, saremo sconfitti, perché saremo privi dell’aiuto del Pastore (S. Giovanni Crisostomo)
Faith opens us to knowing and welcoming the real identity of Jesus, his newness and oneness, his word, as a source of life, in order to live a personal relationship with him. Knowledge of the faith grows, it grows with the desire to find the way and in the end it is a gift of God who does not reveal himself to us as an abstract thing without a face or a name, because faith responds to a Person who wants to enter into a relationship of deep love with us and to involve our whole life (Pope Benedict)
La fede ci apre a conoscere e ad accogliere la reale identità di Gesù, la sua novità e unicità, la sua Parola, come fonte di vita, per vivere una relazione personale con Lui. Il conoscere della fede cresce, cresce con il desiderio di trovare la strada, ed è finalmente un dono di Dio, che si rivela a noi non come una cosa astratta senza volto e senza nome, ma la fede risponde a una Persona, che vuole entrare in un rapporto di amore profondo con noi e coinvolgere tutta la nostra vita (Papa Benedetto)
In the context of Achaemenid rule, in order to enhance identity, rebuild the Temple in Jerusalem and maintain their class, the priests accentuated the purity norms and sacrificial obligations, repeatedly manipulating the meaning, contexts and marginal notes of Scripture…
Nel contesto della dominazione achemenide, per valorizzare l’identità, ricostruire il Tempio di Gerusalemme e mantenere la propria classe, i sacerdoti accentuarono le norme di purità e gli obblighi sacrificali, manipolando più volte il senso, i contesti e le postille della Scrittura...
And this is the problem: when the People put down roots in the land and are the depository of the Law, they are tempted to place their security and joy in something that is no longer the Word of God: in possessions, in power, in other ‘gods’ that in reality are useless, they are idols. Of course, the Law of God remains but it is no longer the most important thing, the rule of life; rather, it becomes a camouflage, a cover-up, while life follows other paths, other rules, interests that are often forms of egoism, both individual and collective. Thus religion loses its authentic meaning, which is to live listening to God in order to do his will — that is the truth of our being — and thus we live well, in true freedom, and it is reduced to practising secondary customs which instead satisfy the human need to feel in God’s place. This is a serious threat to every religion which Jesus encountered in his time and which, unfortunately, is also to be found in Christianity. Jesus’ words against the scribes and Pharisees in today’s Gospel should therefore be food for thought for us as well (Pope Benedict)
Ed ecco il problema: quando il popolo si stabilisce nella terra, ed è depositario della Legge, è tentato di riporre la sua sicurezza e la sua gioia in qualcosa che non è più la Parola del Signore: nei beni, nel potere, in altre ‘divinità’ che in realtà sono vane, sono idoli. Certo, la Legge di Dio rimane, ma non è più la cosa più importante, la regola della vita; diventa piuttosto un rivestimento, una copertura, mentre la vita segue altre strade, altre regole, interessi spesso egoistici individuali e di gruppo (Papa Benedetto)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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