Nel proseguo del capitolo sette di Luca viene narrata la rianimazione dell’unico figlio della vedova di Nain. Gesù, preso da grande compassione, lo richiama alla vita, tra lo stupore degli astanti.
Nelle Fonti francescane il Povero d’Assisi compì, per Grazia del Signore, tanti prodigi in vita e in morte.
Nella Leggenda maggiore troviamo questa vicenda davvero stupenda.
"Il figlioletto appena settenne d’un notaio di Roma, si era messo in testa, come usano i bambini, di seguire la mamma che stava andando alla chiesa di San Marco.
Siccome la mamma lo aveva costretto a restare a casa, si buttò dalla finestra del palazzo e, abbattendosi al suolo, spirò sul colpo.
La madre, che non era molto lontana, sospettando, dal rumore, che il suo bambino fosse precipitato, tornò in fretta e, vedendo che aveva improvvisamente perduto il figlio per quella caduta sciagurata, incominciò a straziarsi con le proprie mani, come per punirsi da se stessa, mentre con le sue grida di dolore eccitava al pianto tutto il vicinato.
Ma un frate dell’Ordine dei minori, di nome Rao, che si stava recando in quel luogo per predicare, si avvicinò al bambino e poi, pieno di fede, disse al padre:
«Credi tu che Francesco, il santo di Dio, può risuscitare dai morti tuo figlio, in forza dell’amore che ha sempre avuto verso Gesù Cristo, morto in croce per ridare la vita agli uomini?».
Il padre rispose che lo credeva fermamente e che da quel momento sarebbe stato per sempre un fedele servitore del Santo, se, per i suoi meriti, Dio gli avesse concesso un dono così grande.
Quel frate si prostrò in orazione con il frate suo compagno e incitò tutti i presenti a pregare.
Come fu terminata la preghiera, il bambino incominciò a sbadigliare un poco, aprì gli occhi e sollevò le braccia e, finalmente, si alzò da solo e subito, alla presenza di tutti, si mise a camminare, sano e salvo, restituito alla vita e, insieme, alla salvezza per la mirabile potenza del Santo" (FF 1266).
Francesco, sulle orme di Cristo, molto poté a beneficio di tanti.
Anche in questo caso una madre riebbe in vita il figlio morto.
Potenza della resurrezione di Cristo, anche attraverso i suoi profeti!
«E Gesù lo diede a sua madre» (Lc 7,15b).
Martedì della 24.a sett. T.O. (Lc 7,11-17)