Mar 17, 2025 Scritto da 

3a Domenica di Quaresima (C) - (1Cor 10,1-6.10-12)

(1Cor 10,1-6.10-12)

3a Domenica di Quaresima (anno C)

 

1Corinzi 10:1 Non voglio infatti che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti attraversarono il mare,

1Corinzi 10:2 tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare,

 

Paolo, in questo brano, ci rimanda alla storia del passato, alla lezione della storia. Ci richiama al significato profondo della storia che è storia di salvezza. Si dice che la storia è maestra di vita, però gli alunni non imparano niente. Paolo invece dice che dalla storia d’Israele si deve imparare. La storia d’Israele non è una storia qualsiasi, ma è un modo con cui storicamente si è manifestata la rivelazione divina. La rivelazione, infatti, non si è manifestata attraverso la spiegazione di concetti, ma attraverso determinati fatti storici che poi vengono anche letti e interpretati. La storia d’Israele è una storia esemplare, per cui è giusto e doveroso, se si vuol capire Gesù Cristo, vedere tutta la storia sacra che lo prepara. Tra l’altro, questo ci abitua a leggere anche la nostra piccola storia personale, che è anch’essa storia di salvezza perché il Signore cammina con noi.

«Non voglio infatti che ignoriate»: I Corinzi dovevano conoscere i fatti qui narrati, ma l'apostolo vuol far loro conoscere il significato tipologico che questi fatti hanno, e che non deve essere ignorato. Gesù Cristo è il risultato finale di un lungo cammino, e dobbiamo conoscere il cammino che l’ha preceduto. Paolo è molto rispettoso della storia d’Israele e sente di doverla raccontare. Ci rimanda a questi esempi del passato che sono vicende straordinarie, ma sono anche vicende di peccato, e comunque sempre istruttive perché mostrano qual è il modo di fare di Dio.

«I nostri padri». I cristiani possono considerare gli antichi Israeliti come loro padri, perché la Chiesa è succeduta alla sinagoga, ed essi sono i veri eredi e figli di Abramo.

«Furono tutti»: Per tre volte Paolo ripete questa espressione. Come dire che la salvezza era stata data a tutti. Tutti infatti furono guidati dalla nuvola, cioè dalla presenza di Dio, e tutti attraversarono il mare. Tutti conquistarono la libertà dalla schiavitù e tutti furono guidati da Dio nel cammino verso la terra promessa. Quindi, da parte di Dio nessuna esclusione, nessuna preferenza verso gli uni a discapito degli altri. Egli ha tratto dall’Egitto tutto il suo popolo, per tutti ha diviso il mare, per tutti ha voluto che vi fosse la nuvola. Tutti erano nella condizione di grazia e di verità che avrebbe consentito loro di poter conquistare la terra promessa e possederla per sempre.

Questa universalità di grazia e di verità per Paolo è simile a un battesimo. C’è una immersione anche dei figli di Israele, anche se il loro battesimo è semplicemente figura di quello istituito da Gesù Cristo. Tuttavia c’è una vera immersione degli Israeliti nel mare e nella ‘nuvola’ e questa immersione per loro è vera salvezza, vera liberazione.

Israele è vissuto sotto la nuvola, quella nuvola misteriosa che guidava gli Israeliti attraverso il deserto, e li riparava dal sole: a significare la presenza di Dio, la Shekinah. Essere sotto la nuvola significa essere sotto la protezione di Dio. Attraversarono il mare e furono battezzati: il passaggio dalla terra della schiavitù che è l’Egitto, alla terra promessa, avviene attraverso il passaggio del mar Rosso, e questo è un battesimo perché significa lo stacco dalla schiavitù dell’Egitto, liberazione e purificazione, e cammino verso la terra promessa.

«Per essere di Mosè». Mosè, mediatore dell'antica alleanza, era figura di Gesù Cristo, e gli Israeliti da lui condotti verso la terra promessa, erano figura dei cristiani condotti da Gesù Cristo verso il cielo. Ora, come i cristiani per mezzo del battesimo sono incorporati a Gesù Cristo e a lui assoggettati come loro Signore, di cui sono tenuti a osservare le leggi, così per gli Israeliti la nuvola misteriosa e il passaggio del mar Rosso furono una specie di battesimo, per cui restarono assoggettati a Mosè e obbligati ad osservare le sue leggi. Da quel momento, il popolo è separato per sempre dall’Egitto e appartiene al Dio che l’ha liberato e al profeta-mediatore che Dio gli ha dato per capo.

La nuvola misteriosa, segno sensibile della presenza di Dio, e del favore che Egli accordava al suo popolo, era una figura dello Spirito Santo, che viene dato nel battesimo di Gesù Cristo, e similmente il passaggio a piedi asciutti per il mar Rosso e la conseguente liberazione dalla servitù di Faraone, erano figure della nostra liberazione dalla servitù del peccato per mezzo delle acque del battesimo.

Precisata questa verità, Paolo ci ricorda che non è sufficiente uscire dall’Egitto per avere la terra promessa. L’uscita è una cosa, la conquista e il possesso della terra è un’altra. Tra l’uscita e la conquista della terra c’è tutto un deserto da attraversare. Per gli Israeliti il deserto durò quarant’anni; per i cristiani esso dura per tutta la loro vita.

Con il battesimo usciamo dalla schiavitù del peccato, con una vita di perseveranza protesa alla conquista del regno dei cieli camminiamo verso la gloriosa risurrezione che avverrà nell’ultimo giorno.

 

 

 Argentino Quintavalle, autore dei libri 

- Apocalisse commento esegetico 

- L'Apostolo Paolo e i giudaizzanti – Legge o Vangelo?

  • Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo nel mistero trinitario
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Argentino Quintavalle

Argentino Quintavalle è studioso biblico ed esperto in Protestantesimo e Giudaismo. Autore del libro “Apocalisse - commento esegetico” (disponibile su Amazon) e specializzato in catechesi per protestanti che desiderano tornare nella Chiesa Cattolica.

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Family is the heart of the Church. May an act of particular entrustment to the heart of the Mother of God be lifted up from this heart today (John Paul II)
La famiglia è il cuore della Chiesa. Si innalzi oggi da questo cuore un atto di particolare affidamento al cuore della Genitrice di Dio (Giovanni Paolo II)
The liturgy interprets for us the language of Jesus’ heart, which tells us above all that God is the shepherd (Pope Benedict)
La liturgia interpreta per noi il linguaggio del cuore di Gesù, che parla soprattutto di Dio quale pastore (Papa Benedetto)
In the heart of every man there is the desire for a house [...] My friends, this brings about a question: “How do we build this house?” (Pope Benedict)
Nel cuore di ogni uomo c'è il desiderio di una casa [...] Amici miei, una domanda si impone: "Come costruire questa casa?" (Papa Benedetto)
Try to understand the guise such false prophets can assume. They can appear as “snake charmers”, who manipulate human emotions in order to enslave others and lead them where they would have them go (Pope Francis)
Chiediamoci: quali forme assumono i falsi profeti? Essi sono come “incantatori di serpenti”, ossia approfittano delle emozioni umane per rendere schiave le persone e portarle dove vogliono loro (Papa Francesco)
Every time we open ourselves to God's call, we prepare, like John, the way of the Lord among men (John Paul II)
Tutte le volte che ci apriamo alla chiamata di Dio, prepariamo, come Giovanni, la via del Signore tra gli uomini (Giovanni Paolo II)
Paolo VI stated that the world today is suffering above all from a lack of brotherhood: “Human society is sorely ill. The cause is not so much the depletion of natural resources, nor their monopolistic control by a privileged few; it is rather the weakening of brotherly ties between individuals and nations” (Pope Benedict)
Paolo VI affermava che il mondo soffre oggi soprattutto di una mancanza di fraternità: «Il mondo è malato. Il suo male risiede meno nella dilapidazione delle risorse o nel loro accaparramento da parte di alcuni, che nella mancanza di fraternità tra gli uomini e tra i popoli» (Papa Benedetto)
Dear friends, this is the perpetual and living heritage that Jesus has bequeathed to us in the Sacrament of his Body and his Blood. It is an inheritance that demands to be constantly rethought and relived so that, as venerable Pope Paul VI said, its "inexhaustible effectiveness may be impressed upon all the days of our mortal life" (Pope Benedict)
Questa, cari amici, è la perpetua e vivente eredità che Gesù ci ha lasciato nel Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue. Eredità che domanda di essere costantemente ripensata, rivissuta, affinché, come ebbe a dire il venerato Papa Paolo VI, possa “imprimere la sua inesauribile efficacia su tutti i giorni della nostra vita mortale” (Papa Benedetto)
The road that Jesus points out can seem a little unrealistic with respect to the common mindset and to problems due to the economic crisis; but, if we think about it, this road leads us back to the right scale of values (Pope Francis)
La strada che Gesù indica può sembrare poco realistica rispetto alla mentalità comune e ai problemi della crisi economica; ma, se ci si pensa bene, ci riporta alla giusta scala di valori (Papa Francesco)

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