Set 29, 2025 Scritto da 

Marta e Maria… Minuti vuoti?

Comprendere l’azione nello spirito di contemplazione

(Lc 10,38-42)

 

Betania è comunità ideale, coordinata da una donna [Marta: ‘signora’].

Il Volto amabile del Signore trapela nei contesti di soli fratelli e sorelle, ove si possono condividere scelte difficili.

Ma anche nei focolari in cui Gesù è capito, ci sono due modi diversi di accogliere il Figlio di Dio.

Alcuni mancano di qualcosa, «assorbiti per grande servizio» (v.40); altri fanno la scelta «buona».

«Parte buona» (v.42) è la Libertà personale, che nessuna intimidazione o fretta altrui potrà togliere via e opprimere.

Infatti Maria «addirittura» (v.39) stava seduta presso i piedi di Gesù e ascoltava.

La posizione è significativa, perché era quella del discepolo nei confronti del maestro.

Maria non ha un atteggiamento intimista astruso, ma sorprendente e gravemente trasgressivo [opportuno con Dio].

L’ospite infatti era accolto da soli uomini; le donne dovevano stare appartate e non comparire.

Nessuna guida spirituale avrebbe mai accettato una donna fra i suoi discepoli.

Ma qui si parla di accoglienza di Gesù e della sua Parola: quel recepire che qualifica le cose che stanno in fondo alla lista, invece che in cima.

 

«Marta era distratta in giro per il molto ‘servizio’...» (v.40).

‘Servire’ non è lo stesso che fare Comunione. Ciò la travolge, ed ella si fa «sopra» Gesù (v.40 testo greco).

Resta nell’affanno, nel turbamento; divisa nel cuore (v.41), attratta fra scelte opposte.

Presa dalla tensione, non capisce che ogni autentico rapporto nasce dall’Ascolto.

Non coglie l’essenziale: il ‘poco importante’ che fa star bene non è da trascurare - anzi è il fondamento del nostro essere e della gioia di vivere.

Invece delle «molte cose» (v.41) abbiamo bisogno di «Una soltanto» (v.42): essere nel proprio Centro e ospitare la Voce di carattere dimesso che si fa Regno pieno nell’intimo.

Curando prima gli inizi e non subito i termini, come traboccando di pienezza effusa in semplicità; poi ciascuno ha grandiose capacità di crescita e trasformazione.

 

Allora sovviene una Chiamata ulteriore [«Marta, Marta...»: v.41] che tintinna.

Appello dell’essere profondo, che incessantemente recupera dalla trascuratezza dell’essenziale.

La Vocazione nel Nome consente di fermarsi per incontrare noi stessi e gli altri, i nostri stati profondi e le motivazioni; onde capire e godere quanto già fatto o si fa, senza disumanizzare anzitempo.

Tutto ciò affinché ci riappropriamo del respiro dell’anima, del suo carattere - e non perdiamo la testa, mettendo sempre in piedi una gran confusione che ci toglie il fiato, e fa arrabbiare tutti.

Giungerà a sorprenderci persino una migliore “performance”, perché la differente Percezione trasmetterà pazienza, nervi saldi, lucidità per attendere i tempi maturi; determinazione anche nelle afflizioni; possibilità di ritrovare capacità innate.

Il Messaggio del Signore comunicherà il Giudizio del Crocifisso, e un ritmo opportuno.

Il suo Insegnamento donerà equilibrio, buona disposizione, facoltà di superare le opposizioni d’un mondo ambiguo che si agita per perpetuare se stesso - e non molla la presa.

L’istinto del Verbo dentro e la realtà provvidente costruiranno un binario tutto nostro anche attraverso perdite e cicatrici.

Anzi, quando i nostri minuti occupati diverranno vuoti e le ore lente si faranno incanto, miglioreremo persino tenuta e rendimento.

Resi sapienti e incisivi secondo il nostro Seme, non accuseremo Gesù di essere «lasciati soli a servire» (v.40).

 

Non gireremo più a vuoto, e i nostri gesti diverranno pregevoli: nitidi.

 

 

[Martedì 27.a sett. T.O.  7 ottobre 2025]

229 Ultima modifica il Martedì, 07 Ottobre 2025 11:59
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

The saints: they are our precursors, they are our brothers, they are our friends, they are our examples, they are our lawyers. Let us honour them, let us invoke them and try to imitate them a little (Pope Paul VI)
I santi: sono i precursori nostri, sono i fratelli, sono gli amici, sono gli esempi, sono gli avvocati nostri. Onoriamoli, invochiamoli e cerchiamo di imitarli un po’ (Papa Paolo VI)
Man rightly fears falling victim to an oppression that will deprive him of his interior freedom, of the possibility of expressing the truth of which he is convinced, of the faith that he professes, of the ability to obey the voice of conscience that tells him the right path to follow [Dives in Misericordia, n.11]
L'uomo ha giustamente paura di restar vittima di una oppressione che lo privi della libertà interiore, della possibilità di esternare la verità di cui è convinto, della fede che professa, della facoltà di obbedire alla voce della coscienza che gli indica la retta via da seguire [Dives in Misericordia, n.11]
We find ourselves, so to speak, roped to Jesus Christ together with him on the ascent towards God's heights (Pope Benedict)
Ci troviamo, per così dire, in una cordata con Gesù Cristo – insieme con Lui nella salita verso le altezze di Dio (Papa Benedetto)
Church is a «sign». That is, those who looks at it with a clear eye, those who observes it, those who studies it realise that it represents a fact, a singular phenomenon; they see that it has a «meaning» (Pope Paul VI)
La Chiesa è un «segno». Cioè chi la guarda con occhio limpido, chi la osserva, chi la studia si accorge ch’essa rappresenta un fatto, un fenomeno singolare; vede ch’essa ha un «significato» (Papa Paolo VI)
Let us look at them together, not only because they are always placed next to each other in the lists of the Twelve (cf. Mt 10: 3, 4; Mk 3: 18; Lk 6: 15; Acts 1: 13), but also because there is very little information about them, apart from the fact that the New Testament Canon preserves one Letter attributed to Jude Thaddaeus [Pope Benedict]
Li consideriamo insieme, non solo perché nelle liste dei Dodici sono sempre riportati l'uno accanto all'altro (cfr Mt 10,4; Mc 3,18; Lc 6,15; At 1,13), ma anche perché le notizie che li riguardano non sono molte, a parte il fatto che il Canone neotestamentario conserva una lettera attribuita a Giuda Taddeo [Papa Benedetto]
Bernard of Clairvaux coined the marvellous expression: Impassibilis est Deus, sed non incompassibilis - God cannot suffer, but he can suffer with (Spe Salvi, n.39)
Bernardo di Chiaravalle ha coniato la meravigliosa espressione: Impassibilis est Deus, sed non incompassibilis – Dio non può patire, ma può compatire (Spe Salvi, n.39)
Pride compromises every good deed, empties prayer, creates distance from God and from others. If God prefers humility it is not to dishearten us: rather, humility is the necessary condition to be raised (Pope Francis)
La superbia compromette ogni azione buona, svuota la preghiera, allontana da Dio e dagli altri. Se Dio predilige l’umiltà non è per avvilirci: l’umiltà è piuttosto condizione necessaria per essere rialzati (Papa Francesco)
A “year” of grace: the period of Christ’s ministry, the time of the Church before his glorious return, an interval of our life (Pope Francis)
Un “anno” di grazia: il tempo del ministero di Cristo, il tempo della Chiesa prima del suo ritorno glorioso, il tempo della nostra vita (Papa Francesco)
The Church, having before her eyes the picture of the generation to which we belong, shares the uneasiness of so many of the people of our time (Dives in Misericordia n.12)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

duevie.art

don Giuseppe Nespeca

Tel. 333-1329741


Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001.
Le immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.
L'autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno insindacabilmente rimossi.