Set 6, 2025 Scritto da 

Sollevare la Croce va ben oltre la capacità di resilienza

Andare su e andare giù, andare oltre o retrocedere

(Gv 3,13-17)

 

Uno dei primi compagni di Francesco - fra’ Egidio - diceva: «La via per andare in su è andare in giù». Ci chiediamo: qual è il senso di tale paradosso?

La festa di oggi ha il titolo di Esaltazione. Il Vangelo parla invece di «Innalzamento».

Certo, sinonimo di farsi vedere e notare, ma sotto una «specie contraria». Dunque, come elevare la vita fissando Gesù crocifisso?

Il passo di Nicodemo suggerisce una risposta.

Il dottore della Legge, fariseo e membro del Sinedrio è «nella notte»perché diseducato all’idea normale di uomo ‘riuscito’ secondo gli attributi di possesso, potenza e gloria.

Tuttavia giunge il momento in cui anche il costume viene scosso dal dubbio, dall’alternativa di Cristo.

La Croce non dà più nulla per scontato. È un nuovo Giudizio, dal quale affiorano altre possibilità, proprio nell’incedere di vacillamenti sregolati.

Le disavventure, gli sconvolgimenti, le contrarietà della vita, il contesto di caos... fanno emergere un migliore rapporto con le azioni e il nostro destino.

L’indeterminazione ci accosta alla nostra essenza - invoca risorse, aria pura, relazioni.

Insomma, le situazioni di patibolo possono diventare creative.

Compromettere la «reputazione» ci riplasma l’anima, il punto di vista; mette in discussione l’idea che ci siamo fatti di noi stessi.

Apre sbalorditivi nuovi percorsi, repentini - realizzazioni altrimenti soffocate in partenza.

Certo, per chi sceglie di essere se stesso, la sorte di persecuzione, incomprensione, beffa e calunnia, mancanza di credito e allori, è segnata - come fossimo dei falliti.

Ma nel Giudizio del Crocifisso è questa la «giusta posizione» per divenire ‘figli’ che trovano completezza umana, e partoriscono frutti corrispondenti: spesso il miglior tempo della propria storia.

 

La Croce è Dono gratuito, per una Vita da Salvati. Redime dalle attrattive che spengono la nostra crescita.

È l’occasione migliore per uno sviluppo.

Infatti, la realizzazione e il completamento emergono da lati di noi stessi [e situazioni] che non vogliamo. Persino da ferite profonde, che investono tutto un modo di essere, fare e apparire.

La ‘prova’ non è la fine del mondo. Annienta il nostro aspetto potente, eppure lascia trapelare la virtù del lato fragile, prima messo in ombra per esigenze di passerella sociale.

Ecco il Crocifisso, che sanguina non solo per guarire, ingentilire e togliere zavorre, ma per rovesciare, sostituire orizzonti e soppiantare l’intero sistema di conformismi assuefatti. E punti anche sedicenti alternativi, modi di pensare che sembravano chissà cosa.

Così la Croce abbracciata ci salva.

Essa sembra un sabotaggio al nostro lato “infallibile”, invece è l’Antidoto alla città assopita sui medesimi sentieri di prima - nei soliti modi di essere e scendere in campo [ormai senza futuro].

Sollevare la Croce va ben oltre la capacità di resilienza.

 

 

[Esaltazione della santa Croce, 14 settembre]

301 Ultima modifica il Domenica, 14 Settembre 2025 12:03
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

However, the equality brought by justice is limited to the realm of objective and extrinsic goods, while love and mercy bring it about that people meet one another in that value which is man himself, with the dignity that is proper to him (Dives in Misericordia n.14)
L'eguaglianza introdotta mediante la giustizia si limita però all’ambito dei beni oggettivi ed estrinseci, mentre l'amore e la misericordia fanno si che gli uomini s'incontrino tra loro in quel valore che è l'uomo stesso, con la dignità che gli è propria (Dives in Misericordia n.14)
The Church invites believers to regard the mystery of death not as the "last word" of human destiny but rather as a passage to eternal life (Pope John Paul II)
La Chiesa invita i credenti a guardare al mistero della morte non come all'ultima parola sulla sorte umana, ma come al passaggio verso la vita eterna (Papa Giovanni Paolo II)
The saints: they are our precursors, they are our brothers, they are our friends, they are our examples, they are our lawyers. Let us honour them, let us invoke them and try to imitate them a little (Pope Paul VI)
I santi: sono i precursori nostri, sono i fratelli, sono gli amici, sono gli esempi, sono gli avvocati nostri. Onoriamoli, invochiamoli e cerchiamo di imitarli un po’ (Papa Paolo VI)
Man rightly fears falling victim to an oppression that will deprive him of his interior freedom, of the possibility of expressing the truth of which he is convinced, of the faith that he professes, of the ability to obey the voice of conscience that tells him the right path to follow [Dives in Misericordia, n.11]
L'uomo ha giustamente paura di restar vittima di una oppressione che lo privi della libertà interiore, della possibilità di esternare la verità di cui è convinto, della fede che professa, della facoltà di obbedire alla voce della coscienza che gli indica la retta via da seguire [Dives in Misericordia, n.11]
We find ourselves, so to speak, roped to Jesus Christ together with him on the ascent towards God's heights (Pope Benedict)
Ci troviamo, per così dire, in una cordata con Gesù Cristo – insieme con Lui nella salita verso le altezze di Dio (Papa Benedetto)
Church is a «sign». That is, those who looks at it with a clear eye, those who observes it, those who studies it realise that it represents a fact, a singular phenomenon; they see that it has a «meaning» (Pope Paul VI)
La Chiesa è un «segno». Cioè chi la guarda con occhio limpido, chi la osserva, chi la studia si accorge ch’essa rappresenta un fatto, un fenomeno singolare; vede ch’essa ha un «significato» (Papa Paolo VI)
Let us look at them together, not only because they are always placed next to each other in the lists of the Twelve (cf. Mt 10: 3, 4; Mk 3: 18; Lk 6: 15; Acts 1: 13), but also because there is very little information about them, apart from the fact that the New Testament Canon preserves one Letter attributed to Jude Thaddaeus [Pope Benedict]
Li consideriamo insieme, non solo perché nelle liste dei Dodici sono sempre riportati l'uno accanto all'altro (cfr Mt 10,4; Mc 3,18; Lc 6,15; At 1,13), ma anche perché le notizie che li riguardano non sono molte, a parte il fatto che il Canone neotestamentario conserva una lettera attribuita a Giuda Taddeo [Papa Benedetto]
Bernard of Clairvaux coined the marvellous expression: Impassibilis est Deus, sed non incompassibilis - God cannot suffer, but he can suffer with (Spe Salvi, n.39)
Bernardo di Chiaravalle ha coniato la meravigliosa espressione: Impassibilis est Deus, sed non incompassibilis – Dio non può patire, ma può compatire (Spe Salvi, n.39)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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