Set 1, 2025 Scritto da 

Incarnazione disinvolta

(Mt 1,1-16.18-23)

 

Fin dal VII secolo l’evento di prima Aurora che precede la Venuta del Sole di Giustizia è identificato da papa Sergio nella nascita di Maria - secondo Dante «termine fisso d’eterno consiglio».

La Madre di Dio è figura che nel panorama della spiritualità reca una novità radicale, perché non genera l’atteso Davide, bensì la Persona più dimessa e favorevole, dall'energia non aggressiva.

Nella sua icona di «bimba appena generata», Ella è anche immagine dell'umanità nuova, ma reale, “complice” della nostra condizione; dal cuore non più artificioso e di pietra [legalista] bensì di carne.

Quindi la Festa di oggi è una sorta di prefigurazione del Natale, evento di Rivelazione d’uno sconcertante ma finalmente autentico Volto di Dio - e delle creature realizzate.

 

Eccoci allora interpellati dal Vangelo sul peso da dare alla rigidità delle norme, le quali nella storia della spiritualità hanno spesso divorato l’essere spontaneo dei chiamati dal Padre.

Genuinità che stimola semplicemente a esprimersi, a partire dal proprio carattere vocazionale.

Anche le culture animate da Sapienza di Natura ne attestano il peso.

Scrive il Tao Tê Ching (LVII): «Quando con la correzione si governa il mondo, con la falsità s’adopran l’armi [...] Per questo il santo dice: io non agisco e il popolo da sé si trasforma [...] io non bramo e il popolo da sé si fa semplice».

 

Nell’oriente antico le genealogie indicavano solo uomini, e sorprende che Mt riporti il nome di ben cinque donne, considerate creature solo servili, inaffidabili, impure per natura.

Ma nella vicenda delle quattro compagne di Maria c’è non poco di a-normale (anche per il modello di vita scelto) che però vale la pena.

Per giungere alla pienezza umana del Figlio, Dio non ha preteso superare le vicende storiche, viceversa le ha assunte e valorizzate.

Il cammino che porta a Cristo non è questione di scalate, né di risultati o performance da calibrare sempre meglio in un crescendo lineare - quindi moralizzatore e dirigista, che non impone svolte che contano, né risolve i veri problemi.

Nelle vicende, l’Eterno riesce a dare ali spiegate non tanto alla forza e al genio, ma a tutte le povere origini, alla pochezza della nostra natura, la quale d’improvviso si tramuta in ricchezza totalmente imprevedibile. 

E se di continuo strappiamo il filo, il Signore lo riannoda - non per aggiustare, metterci una pezza e riprendere come prima, ma per rifare un’intera trama nuova. Proprio a partire dalle cadute.

È l’energia dell’inadeguatezza e dei fallimenti che ci fa rientrare in noi stessi e perdere finalmente la testa. Altre configurazioni dell’anima ci attendono.

 

Nei Vangeli dell’infanzia di Mt Dio assume due Nomi: Redentore [Yeshua: Dio è Salvatore] e Con-noi. Il senso di tali prerogative non è meccanico, bensì teologico.

Il Nome proprio del Figlio Gesù descrive la sua Opera di recupero di tutto l’essere.

E l’attributo caratteristico Immanu’el [tratto da Isaia] ne puntualizza i (molti) recapiti - i suoi (tanti) indirizzi, che siamo ciascuno di noi, in crescita nel tempo.

 

Incarnazione: il Padre si colloca a fianco dei suoi figli e figlie.

Non solo non teme di rendersi impuro nel contatto con le cose che riguardano le dinamiche di terra: addirittura si riconosce nella loro Condizione.

Per questo motivo, dal disagio di Giuseppe scaturisce addirittura il culmine dell’intera Storia di Salvezza.

Quello che colpisce della narrazione di Mt è: il discrimine e le possibilità d’irruzione della vetta del Disegno salvifico scaturiscono non da una certezza religiosa, ma da un Dubbio!

Ogni Dono eminente passa attraverso la carne, e qui - nel malsicuro - ciò che sembrava controverso diventa fecondo.

L’imbarazzo e l’improbabile attivano infine vita intensa e piena.

Lo Spirito che s’infila nei pertugi delle mentalità standard trova un ‘punto’ dentro di noi che consente di fiorire diversamente adesso, in trasparenza.

Le vere svolte della storia. La differenza fra devozione e Fede.

 

 

[Natività della Beata Vergine Maria, 8 settembre]

116 Ultima modifica il Lunedì, 08 Settembre 2025 12:02
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

The first constitutive element of the group of Twelve is therefore an absolute attachment to Christ: they are people called to "be with him", that is, to follow him leaving everything. The second element is the missionary one, expressed on the model of the very mission of Jesus (Pope John Paul II)
Il primo elemento costitutivo del gruppo dei Dodici è dunque un attaccamento assoluto a Cristo: si tratta di persone chiamate a “essere con lui”, cioè a seguirlo lasciando tutto. Il secondo elemento è quello missionario, espresso sul modello della missione stessa di Gesù (Papa Giovanni Paolo II)
Isn’t the family just what the world needs? Doesn’t it need the love of father and mother, the love between parents and children, between husband and wife? Don’t we need love for life, the joy of life? (Pope Benedict)
Non ha forse il mondo bisogno proprio della famiglia? Non ha forse bisogno dell’amore paterno e materno, dell’amore tra genitori e figli, tra uomo e donna? Non abbiamo noi bisogno dell’amore della vita, bisogno della gioia di vivere? (Papa Benedetto)
Thus in communion with Christ, in a faith that creates charity, the entire Law is fulfilled. We become just by entering into communion with Christ who is Love (Pope Benedict)
Così nella comunione con Cristo, nella fede che crea la carità, tutta la Legge è realizzata. Diventiamo giusti entrando in comunione con Cristo che è l'amore (Papa Benedetto)
From a human point of view, he thinks that there should be distance between the sinner and the Holy One. In truth, his very condition as a sinner requires that the Lord not distance Himself from him, in the same way that a doctor cannot distance himself from those who are sick (Pope Francis))
Da un punto di vista umano, pensa che ci debba essere distanza tra il peccatore e il Santo. In verità, proprio la sua condizione di peccatore richiede che il Signore non si allontani da lui, allo stesso modo in cui un medico non può allontanarsi da chi è malato (Papa Francesco)
The life of the Church in the Third Millennium will certainly not be lacking in new and surprising manifestations of "the feminine genius" (Pope John Paul II)
Il futuro della Chiesa nel terzo millennio non mancherà certo di registrare nuove e mirabili manifestazioni del « genio femminile » (Papa Giovanni Paolo II)
And it is not enough that you belong to the Son of God, but you must be in him, as the members are in their head. All that is in you must be incorporated into him and from him receive life and guidance (Jean Eudes)
E non basta che tu appartenga al Figlio di Dio, ma devi essere in lui, come le membra sono nel loro capo. Tutto ciò che è in te deve essere incorporato in lui e da lui ricevere vita e guida (Giovanni Eudes)
This transition from the 'old' to the 'new' characterises the entire teaching of the 'Prophet' of Nazareth [John Paul II]
Questo passaggio dal “vecchio” al “nuovo” caratterizza l’intero insegnamento del “Profeta” di Nazaret [Giovanni Paolo II]
The Lord does not intend to give a lesson on etiquette or on the hierarchy of the different authorities […] A deeper meaning of this parable also makes us think of the position of the human being in relation to God. The "lowest place" can in fact represent the condition of humanity (Pope Benedict)
Il Signore non intende dare una lezione sul galateo, né sulla gerarchia tra le diverse autorità […] Questa parabola, in un significato più profondo, fa anche pensare alla posizione dell’uomo in rapporto a Dio (Papa Benedetto)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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