Ago 26, 2025 Scritto da 

Usciti dal luogo di culto

La Potenza della Parola

(Lc 4,38-44)

 

«Anche alle altre città io devo annunziare la buona notizia del Regno di Dio, poiché sono stato mandato per questo» (Lc 4,43).

 

Usciti dal luogo di culto, i discepoli autentici si mettono a servizio della vita, recuperando le persone.

Le rimettono in piedi non per paternalismo d’elemosina, ma con dignità e rispettandone le inclinazioni; così esse diventano desiderose di trasmettere gioia agli altri.

È l’esperienza nuova che siamo chiamati a porgere anche a donne e uomini di estrazione culturale e mentalità differente dalla nostra.

La suocera di Pietro è probabilmente emblema di una coordinatrice di comunità - della Casa di Pietro [forse tratta da un retaggio antico] - che grazie all’Incontro decisivo ha fatto esperienza di guarigione e rinascita piena, sino al servizio altrui.

 

Nella cultura semitica, al calar del sole e con lo spuntare della prima stella nel cielo, nasce un nuovo giorno: qui c’è una nuova Creazione.

Si rigenera l’umanità emarginata - prima costretta solo ad abbassarsi, inerte - che riprende ad alzare la testa e fare bene.

Tutti i considerati impuri, indegni e inadeguati, che non sapevano a chi far ricorso e alla mercé della pubblica benevolenza, sono ora toccati da Dio. 

Egli non si arresta di fronte alle speranze di riscatto dei senza peso.

Un tocco, quello del Signore e di chi nella Chiesa (o fuori) lo reca - che assorbe le presunte indegnità e mancanze.

Una carezza che fa sentire accolti e adeguati, e reintegra nella convivenza sociale persino le persone considerate repellenti.

 

Nel corso d’un primo approccio alla Via nello Spirito può capitare che si confonda il Figlio di Dio [chi somiglia a Dio] con «il» Cristo (v.41) atteso: «quel» Messia che tutti sapevano; vendicatore glorioso, che avrebbe recato vittoria, salute, opulenza immediate.

Il condottiero che avrebbe abilmente rimesso le cose a posto con atti di forza perentori - e sottomessi i popoli, repentinamente garantito alla stirpe eletta una facile età dell’oro a scapito altrui.

Niente male: sarebbe uno da trattenere senz’altro (v.42). Prevale invece nel Maestro l’insistenza sulla Missione di Annuncio, senza la quale le idee stereotipe si fissano, umiliando la vita.

Dio ha cura di tutti, anche lontani e slegati da interessi di Casa - non è qualcuno di cui ci si può impossessare.

Occuparsi personalmente dei fratelli è faticoso; spostarsi di continuo oltre le frontiere del proprio sodalizio o ambiente, anche.

Ma ciò rivela la stupenda presenza dell’Amico: si creano situazioni, e tutti scoprono Perle inespresse che ricreano l’esistenza del mondo.

Quando invece pensiamo e ci fermiamo ai risultati a portata di mano, e non manteniamo vivo il senso dell’Evangelizzazione, la realtà diventa paludosa; lo Spirito non si scatena - si sceglie il limite, e tutto vien trascinato nell’indolenza.

Ci si accontenterebbe (lusingando) di grandi gesti normalizzati e confinati: luci, esaltazioni, formule rassicuranti... ma non vi sarebbe più un chicco nuovo che possa nascere ogni giorno.

 

 

Per interiorizzare e vivere il messaggio:

 

Ti senti eclissato nell’Annuncio e nell’itineranza, o viceversa potenziato?

Cosa ti dona forza e rimette in piedi, o ti seduce, ammalia, e blocca?

 

 

[Mercoledì 22.a sett. T.O.  3 settembre 2025]

219 Ultima modifica il Mercoledì, 03 Settembre 2025 11:59
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Those living beside us, who may be scorned and sidelined because they are foreigners, can instead teach us how to walk on the path that the Lord wishes (Pope Francis)
Chi vive accanto a noi, forse disprezzato ed emarginato perché straniero, può insegnarci invece come camminare sulla via che il Signore vuole (Papa Francesco)
Many saints experienced the night of faith and God’s silence — when we knock and God does not respond — and these saints were persevering (Pope Francis)
Tanti santi e sante hanno sperimentato la notte della fede e il silenzio di Dio – quando noi bussiamo e Dio non risponde – e questi santi sono stati perseveranti (Papa Francesco)
In some passages of Scripture it seems to be first and foremost Jesus’ prayer, his intimacy with the Father, that governs everything (Pope Francis)
In qualche pagina della Scrittura sembra essere anzitutto la preghiera di Gesù, la sua intimità con il Padre, a governare tutto (Papa Francesco)
It is necessary to know how to be silent, to create spaces of solitude or, better still, of meeting reserved for intimacy with the Lord. It is necessary to know how to contemplate. Today's man feels a great need not to limit himself to pure material concerns, and instead to supplement his technical culture with superior and detoxifying inputs from the world of the spirit [John Paul II]
Occorre saper fare silenzio, creare spazi di solitudine o, meglio, di incontro riservato ad un’intimità col Signore. Occorre saper contemplare. L’uomo d’oggi sente molto il bisogno di non limitarsi alle pure preoccupazioni materiali, e di integrare invece la propria cultura tecnica con superiori e disintossicanti apporti provenienti dal mondo dello spirito [Giovanni Paolo II]
This can only take place on the basis of an intimate encounter with God, an encounter which has become a communion of will, even affecting my feelings (Pope Benedict)
Questo può realizzarsi solo a partire dall'intimo incontro con Dio, un incontro che è diventato comunione di volontà arrivando fino a toccare il sentimento (Papa Benedetto)
We come to bless him because of what he revealed, eight centuries ago, to a "Little", to the Poor Man of Assisi; - things in heaven and on earth, that philosophers "had not even dreamed"; - things hidden to those who are "wise" only humanly, and only humanly "intelligent"; - these "things" the Father, the Lord of heaven and earth, revealed to Francis and through Francis (Pope John Paul II)
Veniamo per benedirlo a motivo di ciò che egli ha rivelato, otto secoli fa, a un “Piccolo”, al Poverello d’Assisi; – le cose in cielo e sulla terra, che i filosofi “non avevano nemmeno sognato”; – le cose nascoste a coloro che sono “sapienti” soltanto umanamente, e soltanto umanamente “intelligenti”; – queste “cose” il Padre, il Signore del cielo e della terra, ha rivelato a Francesco e mediante Francesco (Papa Giovanni Paolo II)
We are faced with the «drama of the resistance to become saved persons» (Pope Francis)
Siamo davanti al «dramma della resistenza a essere salvati» (Papa Francesco)
That 'always seeing the face of the Father' is the highest manifestation of the worship of God. It can be said to constitute that 'heavenly liturgy', performed on behalf of the whole universe [John Paul II]
Quel “vedere sempre la faccia del Padre” è la manifestazione più alta dell’adorazione di Dio. Si può dire che essa costituisce quella “liturgia celeste”, compiuta a nome di tutto l’universo [Giovanni Paolo II]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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