Ago 18, 2025 Scritto da 

Filtrare e ingoiare. Dualità o pratica integrale: rami e Radici

(Mt 23,23-26)

 

Quando i capi di una religiosità equivoca vogliono accreditarsi, insistono sulle idee astratte o sui dettagli, e fanno finta di non vedere l’abnorme.

Anticamente, la doppiezza fra ciò che mostravano e ciò che coltivavano era proverbiale.

Per coprire il loro ignobile spirito di rapina (v.25), eccoli far spuntare ogni sorta di sottigliezze legalistiche, e mettere in ombra le esigenze sostanziali.

Anche in Israele, mai erano sulla linea dei Profeti: calcolavano di far soffrire Gesù che li smascherava, per scoraggiarlo con oltraggi beffardi e accuse - allo scopo di minarne l’audacia.

Eppure il nuovo Rabbi continuava nella sferzante condanna del formalismo religioso, che creava barriere a ogni ricerca profonda delle motivazioni dell’agire. 

Tuttavia la sua vicenda ci fa comprendere che anche le condizioni aspre  e gli atteggiamenti ambigui degli stessi leaders possono essere un’occasione e uno spunto.

Forse un dono, per agire.

L’uomo interiore vivifica anche rompendo una maschera, un ruolo, una mansione formale, un personaggio; un’icona consolidata del voler apparire e non essere.

Si tratta comunque anche per noi oggi, di correre il massimo rischio con Cristo, in favore di una lunga avventura dell’anima.

Qui si toccano quegli spazi ove l’Appello per Nome non somiglia a nessun altro.

Lì dove incontriamo noi stessi, la nostra identità vocazionale profonda, i  talenti inespressi, e la firma d’Autore divina, nell’Unicità.

Se non lo tacitiamo, ecco allora affiorare in noi il Seme vocazionale che non mente, e guida; il Risorto presente che si svela comprensivo, delicato, attento, assolutamente personale ma nitido.

 

La cura di dettagli e minuzie è buona e propulsiva (v.23) solo se si unisce a quest’intima scoperta della propria singolare Missione.

Qui il richiamo ai valori sostanziali non comporta noncuranza o disprezzo per ciò che sembra secondario: tale appello può celare un carattere irripetibile.

Privo di sollecitazioni estreme, il movente delle nostre azioni resterebbe forse il tornaconto e la preoccupazione della propria fama; così via.

Ciò che pervaderebbe l’anima dal non fare o dal non dirsi nulla, rendendo arido e screditato il vissuto di Fede.

In tal guisa, anche una contraddizione interna o esterna può contribuire a partorire il nostro lato più profondo.

Perfino la rabbia per un disordine può attivare lo sviluppo, affinché corrispondiamo al nostro Nome.

E così farci affondare le radici, rinsaldare il tronco; stimolare intima giovinezza. Avendo di mira il Seme nascosto, prima d’innalzare “rami”.

 

Il Maestro propone una risalita all’essenzialità - anche affinché possiamo seguire la «via unica e specifica che il Signore ha in serbo per noi» [Gaudete et Exsultate n.11].

Tutto in una grande voglia di nascere ancora, nel piccolo e nel grande, per partorire il nostro lato più profondo.

 

 

[Martedì 21.a sett. T.O.  26 agosto 2025]

124 Ultima modifica il Martedì, 26 Agosto 2025 12:00
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

These words are full of the disarming power of truth that pulls down the wall of hypocrisy and opens consciences [Pope Benedict]
Queste parole sono piene della forza disarmante della verità, che abbatte il muro dell’ipocrisia e apre le coscienze [Papa Benedetto]
While the various currents of human thought both in the past and at the present have tended and still tend to separate theocentrism and anthropocentrism, and even to set them in opposition to each other, the Church, following Christ, seeks to link them up in human history, in a deep and organic way [Dives in Misericordia n.1]
Mentre le varie correnti del pensiero umano nel passato e nel presente sono state e continuano ad essere propense a dividere e perfino a contrapporre il teocentrismo e l'antropocentrismo, la Chiesa invece, seguendo il Cristo, cerca di congiungerli nella storia dell'uomo in maniera organica e profonda [Dives in Misericordia n.1]
Jesus, however, reverses the question — which stresses quantity, that is: “are they few?...” — and instead places the question in the context of responsibility, inviting us to make good use of the present (Pope Francis)
Gesù però capovolge la domanda – che punta più sulla quantità, cioè “sono pochi?...” – e invece colloca la risposta sul piano della responsabilità, invitandoci a usare bene il tempo presente (Papa Francesco)
The Lord Jesus presented himself to the world as a servant, completely stripping himself and lowering himself to give on the Cross the most eloquent lesson of humility and love (Pope Benedict)
Il Signore Gesù si è presentato al mondo come servo, spogliando totalmente se stesso e abbassandosi fino a dare sulla croce la più eloquente lezione di umiltà e di amore (Papa Benedetto)
More than 600 precepts are mentioned in the Law of Moses. How should the great commandment be distinguished among these? (Pope Francis)
Nella Legge di Mosè sono menzionati oltre seicento precetti. Come distinguere, tra tutti questi, il grande comandamento? (Papa Francesco)
The invitation has three characteristics: freely offered, breadth and universality. Many people were invited, but something surprising happened: none of the intended guests came to take part in the feast, saying they had other things to do; indeed, some were even indifferent, impertinent, even annoyed (Pope Francis)
L’invito ha tre caratteristiche: la gratuità, la larghezza, l’universalità. Gli invitati sono tanti, ma avviene qualcosa di sorprendente: nessuno dei prescelti accetta di prendere parte alla festa, dicono che hanno altro da fare; anzi alcuni mostrano indifferenza, estraneità, perfino fastidio (Papa Francesco)
Those who are considered the "last", if they accept, become the "first", whereas the "first" can risk becoming the "last" (Pope Benedict)
Proprio quelli che sono considerati "ultimi", se lo accettano, diventano "primi", mentre i "primi" possono rischiare di finire "ultimi" (Papa Benedetto)
St Clement of Alexandria commented: “Let [the parable] teach the prosperous that they are not to neglect their own salvation, as if they had been already foredoomed, nor, on the other hand, to cast wealth into the sea, or condemn it as a traitor and an enemy to life, but learn in what way and how to use wealth and obtain life” (Who is the Rich Man That Shall Be Saved, 27, 1-2) [Pope Benedict]
«La parabola insegni ai ricchi che non devono trascurare la loro salvezza come se fossero già condannati, né devono buttare a mare la ricchezza né condannarla come insidiosa e ostile alla vita, ma devono imparare in quale modo usare la ricchezza e procurarsi la vita»

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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