Giu 24, 2025 Scritto da 

Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva

(Mt 8,28-34)

 

In tutte le religioni l’uomo è invitato a legarsi al beneplacito divino per ricevere luce e forza, sottomettendosi alla sua autorità.

Il dilemma delle assemblee giudaizzanti di Galilea e Siria - qui riflesso - è se chiudersi o viceversa aprire il circuito del sacro.

E se personalizzare, o indietreggiare e ripetere.

Il brano associa le icone del mare (vv.27.32) e degli indemoniati che vagano, separati da Dio e dagli uomini; privi di una forza interna rigenerante.

L’ottica è quella della nostra purificazione battesimale in Cristo, la quale affoga impurità e germi di morte.

In tal guisa: coloro che non hanno ancora incontrato Gesù procedono a casaccio, sono «furiosi» (v.28); senza criterio né mèta.

L’unica costante che accomuna queste anime è mettere paura agli altri: vivono in situazione belluina, disordinata, pre-umana, impedita in se stessa e d’impaccio per tutti (v.28).

Ma il fatto appariva nella norma (v.29).

 

Nella letteratura semitica l’immagine del «mare» allude alle forze disordinate, senza meta e non conformi al progetto di Dio sull’uomo.

Potenze che generano caos nella nostra esistenza.

È l’amaro panorama di un mondo che smarrisce il fondamento del suo essere e divenire.

Circolo assiduamente costretto a tentoni… per risolvere problemi e non perdere definitivamente l’onda vitale.

Il «porco» è figura di quel genere d’irrimediabile contaminazione [simbolo del paganesimo] che impediva all’essere umano il rapporto con Dio - e sentirne l’accoglienza.

Il momento critico è la Presenza del Signore: d’improvviso il male si sgretola completamente, svelando il suo vuoto - inopinatamente privo d’ogni solidità.

Subentra una sproporzione: fra ciò che sembra pauroso e invincibile, e il nulla che le apparenze stavano mascherando (v.31).

 

L’ideologia imperiale era minacciosa e distruttrice. Faceva leva sulle paure della gente, al fine di sottomettere le coscienze.

Questa la situazione delle persone - sgretolate dentro - prima dell’arrivo di Gesù.

Il potere poi manipolava in modo ideologico le credenze popolari relative ai demoni - per frantumare le personalità singolari, e accentuare l’arrendevolezza delle masse già oppresse.

 

Viceversa, nell’esperienza della vittoria della vita sulla morte, le prime comunità cristiane sperimentavano respiro di Fede e il tornare in sé - come una terapia dell’anima.

Vivevano una sorta di sproporzione e autocontrollo, malgrado le sconfitte nella predicazione.

L’antica assemblea che un tempo aveva orrore delle contaminazioni iniziava ad aprire le porte del ghetto purista, rendendo tutti partecipi.

La chiesa si distaccava dalle credenze comuni, le quali trasmettevano competizioni perverse, e ai deboli un senso di mortificante soggezione - mancanza di autonomia e coscienza.

Certo, i primi annunciatori si rendevano subito conto che il nuovo senso di libertà produceva un duplice sentimento: non sempre gli uomini oppressi vogliono essere liberati dalle loro alienazioni e tormenti.

 

Gesù affascina e costerna. Fa precipitare i legami inconsistenti, e gli idoli comuni.

Il suo Messaggio è decisivo e benefico. Ma obbliga a sconvolgere abitudini, finalità, e ogni chiusura.

 

 

[Mercoledì 13.a sett. T.O.  2 luglio 2025]

275 Ultima modifica il Mercoledì, 02 Luglio 2025 12:02
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Today’s Gospel passage (cf. Lk 10:1-12, 17-20) presents Jesus who sends 72 disciples on mission, in addition to the 12 Apostles. The number 72 likely refers to all the nations. Indeed, in the Book of Genesis 72 different nations are mentioned (cf. 10:1-32) [Pope Francis]
L’odierna pagina evangelica (cfr Lc 10,1-12.17-20) presenta Gesù che invia in missione settantadue discepoli, in aggiunta ai dodici apostoli. Il numero settantadue indica probabilmente tutte le nazioni. Infatti nel libro della Genesi si menzionano settantadue nazioni diverse (cfr 10,1-32) [Papa Francesco]
Christ reveals his identity of Messiah, Israel's bridegroom, who came for the betrothal with his people. Those who recognize and welcome him are celebrating. However, he will have to be rejected and killed precisely by his own; at that moment, during his Passion and death, the hour of mourning and fasting will come (Pope Benedict)
Cristo rivela la sua identità di Messia, Sposo d'Israele, venuto per le nozze con il suo popolo. Quelli che lo riconoscono e lo accolgono con fede sono in festa. Egli però dovrà essere rifiutato e ucciso proprio dai suoi: in quel momento, durante la sua passione e la sua morte, verrà l'ora del lutto e del digiuno (Papa Benedetto)
Peter, Andrew, James and John are called while they are fishing, while Matthew, while he is collecting tithes. These are unimportant jobs, Chrysostom comments, "because there is nothing more despicable than the tax collector, and nothing more common than fishing" (In Matth. Hom.: PL 57, 363). Jesus' call, therefore, also reaches people of a low social class while they go about their ordinary work [Pope Benedict]
Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni sono chiamati mentre stanno pescando, Matteo appunto mentre riscuote il tributo. Si tratta di lavori di poco conto – commenta il Crisostomo -  “poiché non c'è nulla di più detestabile del gabelliere e nulla di più comune della pesca” (In Matth. Hom.: PL 57, 363). La chiamata di Gesù giunge dunque anche a persone di basso rango sociale, mentre attendono al loro lavoro ordinario [Papa Benedetto]
The invitation given to Thomas is valid for us as well. We, where do we seek the Risen One? In some special event, in some spectacular or amazing religious manifestation, only in our emotions and feelings? [Pope Francis]
L’invito fatto a Tommaso è valido anche per noi. Noi, dove cerchiamo il Risorto? In qualche evento speciale, in qualche manifestazione religiosa spettacolare o eclatante, unicamente nelle nostre emozioni e sensazioni? [Papa Francesco]
A life without love and without truth would not be life. The Kingdom of God is precisely the presence of truth and love and thus is healing in the depths of our being. One therefore understands why his preaching and the cures he works always go together: in fact, they form one message of hope and salvation (Pope Benedict)
Una vita senza amore e senza verità non sarebbe vita. Il Regno di Dio è proprio la presenza della verità e dell’amore e così è guarigione nella profondità del nostro essere. Si comprende, pertanto, perché la sua predicazione e le guarigioni che opera siano sempre unite: formano infatti un unico messaggio di speranza e di salvezza (Papa Benedetto)
His slumber causes us to wake up. Because to be disciples of Jesus, it is not enough to believe God is there, that he exists, but we must put ourselves out there with him; we must also raise our voice with him. Hear this: we must cry out to him. Prayer is often a cry: “Lord, save me!” (Pope Francis)
Il suo sonno provoca noi a svegliarci (Papa Francesco)

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