Apr 18, 2025 Scritto da 

Vittoria del Risorto, Chiesa di persone libere

Gv 20,19-31 (24-31)

 

Il brano ha un sapore liturgico, ma la domanda che scorgiamo in filigrana è cruda. Anche noi vogliamo «vederlo».

Come credere senza avere visto?

È il quesito più diffuso a partire dalla terza generazione di credenti, i quali non solo non avevano conosciuto gli Apostoli, ma molti di essi neppure i loro allievi.

In particolare: come passare dal «vedere»… al «credere» in uno sconfitto, addirittura sottoposto a supplizio?

Esiste una Chiesa autentica, ma tenuta insieme dalla paura (v.19).

Non solo perché il mandato di cattura pende sempre sui veri testimoni. Anche per timore del confronto col mondo, o per incapacità di dialogo.

Tommaso non si spaventa a stare fuori dalle porte sbarrate.

Non si ripiega; non teme l’incontro, il confronto con la vita che pulsa e viene.

In tal senso è «detto gemello» [δίδυμο] di ciascuno - e di Gesù.

 

Il nostro contesto somiglia a quello delle piccole realtà giovannee dell’Asia Minore, sperdute nell’immensità dell’impero romano; talora sedotte dalle sue attrattive.

Efeso in particolare contava centinaia di migliaia di abitanti. Emporio commerciale, centro bancario e città cosmopolita di rilievo [il cui fulcro era naturalmente il grande Tempio di Artemide - meraviglia del mondo antico] era la quarta città dell’impero.

Le distrazioni erano molte.

E già dalle prime generazioni di fedeli iniziava a subentrare la routine: il fervore degli inizi si andava spegnendo; la partecipazione diventava saltuaria.

Sotto Domiziano, i credenti subivano emarginazione sociale, discriminazioni.

 

Anche oggi, uno degli elementi decisivi della capacità di manifestare il Risorto Presente resta l’incontro diretto con i fratelli, all’interno di una fraternità viva.

Persone che accolgono sorprese e sollecitano la capacità di pensiero e dibattito; che sono se stesse e fanno respirare gli altri.

Donne e uomini che spendono le loro risorse materiali e di saggezza, secondo storia e sensibilità particolari.

Dove ciascuno così com’è e dov’è - reale a tutto tondo, non dissociato da sé - si rende alimento altrui con le briciole che ha.

 

Ecco allora il «riconoscimento»: è una questione non di obbedienza a un mondo astratto, bensì di Somiglianza personale.

Si tratta di sintonizzare la fisionomia e le nostre piccole «azioni» con la Sorgente dell’Amore consumato sino in fondo [il nostro «dito» e le sue «Mani»; la nostra «mano» e il suo «Costato trafitto»].

Pur col nostro limite, ‘entrando nelle piaghe’. Per attrazione, la Fede sgorgherà spontanea (v.28).

In tal guisa (vv.29-31 e 21,25) Gv invita ciascuno a scrivere un suo personale Vangelo.

Quando le nostre opere saranno almeno un poco le medesime di Cristo, tutti lo ‘vedranno’.

 

Ci sono dunque prove che Gesù vive?

Certo, Egli si manifesta concretamente in una assemblea di persone non conformiste, che sono se stesse; dotate di capacità di pensiero autonomo.

«Gemelli» suoi e di Tommaso.

Persone Libere di starsene nel mondo; fuori degli usci chiusi a chiave - per ascoltare, scendere, servire.

E farlo con convinzione: personalmente, senza forzature, né isterismi.

 

Anche noi vogliamo «vederlo».

 

 

[2.a Domenica di Pasqua (della Divina Misericordia), 27 aprile 2025]

483 Ultima modifica il Domenica, 27 Aprile 2025 13:11
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

If penance today moves from the material to the spiritual side, let's say, from the body to the soul, from the outside to the inside, it is no less necessary and less feasible (Pope Paul VI)
Se la penitenza si sposta oggi dalla parte, diciamo, materiale a quella spirituale, dal corpo all’anima, dall’esterno all’interno, non è meno necessaria e meno attuabile (Papa Paolo VI)
“Love is an excellent thing”, we read in the book the Imitation of Christ. “It makes every difficulty easy, and bears all wrongs with equanimity…. Love tends upward; it will not be held down by anything low… love is born of God and cannot rest except in God” (III, V, 3) [Pope Benedict]
«Grande cosa è l’amore – leggiamo nel libro dell’Imitazione di Cristo –, un bene che rende leggera ogni cosa pesante e sopporta tranquillamente ogni cosa difficile. L’amore aspira a salire in alto, senza essere trattenuto da alcunché di terreno. Nasce da Dio e soltanto in Dio può trovare riposo» (III, V, 3) [Papa Benedetto]
For Christians, non-violence is not merely tactical behaviour but a person's way of being (Pope Benedict)
La nonviolenza per i cristiani non è un mero comportamento tattico, bensì un modo di essere (Papa Benedetto)
But the mystery of the Trinity also speaks to us of ourselves, of our relationship with the Father, the Son and the Holy Spirit (Pope Francis)
Ma il mistero della Trinità ci parla anche di noi, del nostro rapporto con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo (Papa Francesco)
Jesus contrasts the ancient prohibition of perjury with that of not swearing at all (Matthew 5: 33-38), and the reason that emerges quite clearly is still founded in love: one must not be incredulous or distrustful of one's neighbour when he is habitually frank and loyal, and rather one must on the one hand and on the other follow this fundamental law of speech and action: "Let your language be yes if it is yes; no if it is no. The more is from the evil one" (Mt 5:37) [John Paul II]
Gesù contrappone all’antico divieto di spergiurare, quello di non giurare affatto (Mt 5, 33-38), e la ragione che emerge abbastanza chiaramente è ancora fondata nell’amore: non si deve essere increduli o diffidenti col prossimo, quando è abitualmente schietto e leale, e piuttosto occorre da una parte e dall’altra seguire questa legge fondamentale del parlare e dell’agire: “Il vostro linguaggio sia sì, se è sì; no, se è no. Il di più viene dal maligno” (Mt 5, 37) [Giovanni Paolo II]
And one thing is the woman before Jesus, another thing is the woman after Jesus. Jesus dignifies the woman and puts her on the same level as the man because he takes that first word of the Creator, both are “God’s image and likeness”, both; not first the man and then a little lower the woman, no, both. And the man without the woman next to him - both as mother, as sister, as bride, as work partner, as friend - that man alone is not the image of God (Pope Francis)
E una cosa è la donna prima di Gesù, un’altra cosa è la donna dopo Gesù. Gesù dignifica la donna e la mette allo stesso livello dell’uomo perché prende quella prima parola del Creatore, tutti e due sono “immagine e somiglianza di Dio”, tutti e due; non prima l’uomo e poi un pochino più in basso la donna, no, tutti e due. E l’uomo senza la donna accanto – sia come mamma, come sorella, come sposa, come compagna di lavoro, come amica – quell’uomo solo non è immagine di Dio (Papa Francesco)
Only one creature has already scaled the mountain peak: the Virgin Mary. Through her union with Jesus, her righteousness was perfect: for this reason we invoke her as Speculum iustitiae. Let us entrust ourselves to her so that she may guide our steps in fidelity to Christ’s Law (Pope Benedict)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

duevie.art

don Giuseppe Nespeca

Tel. 333-1329741


Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001.
Le immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.
L'autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno insindacabilmente rimossi.