Ago 23, 2024 Scritto da 

Da «Maestro» a «Signore», e i sintomi

‘Pescare’, portare alla vita. Attrazione e attenzione (feriali)

(Lc 5,1-11)

 

L’episodio della Chiamata dei discepoli in Lc indica l’attrazione della Parola di Gesù - che agisce in noi, come una sorta di Sé eminente.

Nella relazione di Fede, l’Amicizia e il fidarsi sponsale diventa più determinante di ciò che la mentalità comune e i convincimenti normali suggeriscono all’io inferiore.

Pertanto chi guida la Chiesa deve scostarsi dalla “riva” che sa, e ha l’obbligo di condurre «nel profondo» [v.4 testo greco] anche dei marosi.

Nella cultura semitica il mare è simbolo del caos, della morte, del demoniaco, delle forze contrarie alla vita. È il contesto in cui si affoga.

La Missione è «tirar fuori vivi» [v.10 testo greco] gli uomini sopraffatti da liquami putridi, sommersi da onde impetuose, trascinati sul fondo, a profondità abissali, dalla violenza di forze inumane.

Il verbo greco non indica un “pescare” bensì un «catturare vivi», il «prendere per mantenere in vita», dunque «portare alla vita»: recuperare alla luce, al respiro; essere tirati fuori da abissi inquinati e soffocanti.

 

Portare avanti l’opera del Maestro significa aiutare le persone coinvolte in contesti mortiferi, travolte da gorghi e onde che trascinano in basso, affinché possano tuffarsi in un’acqua non più torbida, ma sana.

Opera che si configura nella sinergia plurale delle ‘chiese’, perché nessuna di esse riesce a farsi completa da sola (v.7).

Malgrado le incertezze e l’ora forse inadatta, credere che la Parola di Cristo possa realizzare l’impossibile vale più dell’abilità e delle opinioni. 

Pronti o meno, quel Logos farà succedere ciò che afferma.

Ecco manifestarsi la forza e l’azione della Fede, rispetto alla logica comune - quando nelle scelte diventa determinante l’Appello di Dio. 

Richiamo che irrompe nel caos, con una carica umanizzante e di totale novità: consente di far entrare nel mondo un’altra ‘potenza’; discreta, ma che fa quel che dice.

 

Qui la soluzione dei problemi non rinnega il portato umano, bensì tenta di farlo parlare - nei disagi di tutti, nell’ascoltarne i sintomi, nel dargli piena voce: sono spie che già sanno in se stesse cosa non va (v.8).

Così coinvolti, capiremo per quale motivo il Signore non disdegna le stravaganze dei trasgressivi.

 

Se anche per noi tutti i giorni sembrano uguali, inserendo nelle frustrazioni e nella fatica questa Novità di Luce non conformista, daremo respiro e renderemo nitido, marcato e fecondo qualsiasi lavoro. 

Comprenderemo la Vocazione di Gesù, che insegna in ogni luogo e a ciascuno - operando recuperi inspiegabili.

Da «Maestro» (v.5) a «Signore» (v.8): l’Amico interiore si fa presenza, relazione intima, sistema di riconoscimento e autostima; appoggio non esterno, e trampolino.

Principio e Motore di Pace, pienezza d’essere, temerarietà e sequela (vv.10-11) - quindi Annuncio, fantasia, incisività e conciliazione.

Senza sforzo, riusciremo a far scivolar via le opinioni condizionanti la natura e la stessa Chiamata.

 

 

Per interiorizzare e vivere il messaggio:

 

Qual è stato l’impulso che ti ha incalzato, e dato frutto?

Qual è stata la tua esperienza di prospettive allargate sul mondo, e di recupero inspiegabile?

Credi che tutto ciò possa avvenire anche nel tempo della crisi globale?

 

 

[Giovedì 22.a sett. T.O.  5 settembre 2024]

363 Ultima modifica il Giovedì, 05 Settembre 2024 13:15
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

The Church desires to give thanks to the Most Holy Trinity for the "mystery of woman" and for every woman - for that which constitutes the eternal measure of her feminine dignity, for the "great works of God", which throughout human history have been accomplished in and through her (Mulieris Dignitatem n.31)
La Chiesa desidera ringraziare la Santissima Trinità per il «mistero della donna», e, per ogni donna - per ciò che costituisce l'eterna misura della sua dignità femminile, per le «grandi opere di Dio» che nella storia delle generazioni umane si sono compiute in lei e per mezzo di lei (Mulieris Dignitatem n.31)
Simon, a Pharisee and rich 'notable' of the city, holds a banquet in his house in honour of Jesus. Unexpectedly from the back of the room enters a guest who was neither invited nor expected […] (Pope Benedict)
Simone, fariseo e ricco “notabile” della città, tiene in casa sua un banchetto in onore di Gesù. Inaspettatamente dal fondo della sala entra un’ospite non invitata né prevista […] (Papa Benedetto)
God excludes no one […] God does not let himself be conditioned by our human prejudices (Pope Benedict)
Dio non esclude nessuno […] Dio non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi (Papa Benedetto)
Still today Jesus repeats these comforting words to those in pain: "Do not weep". He shows solidarity to each one of us and asks us if we want to be his disciples, to bear witness to his love for anyone who gets into difficulty (Pope Benedict)
Gesù ripete ancor oggi a chi è nel dolore queste parole consolatrici: "Non piangere"! Egli è solidale con ognuno di noi e ci chiede, se vogliamo essere suoi discepoli, di testimoniare il suo amore per chiunque si trova in difficoltà (Papa Benedetto))
Faith: the obeying and cooperating form with the Omnipotence of God revealing himself
Fede: forma dell’obbedire e cooperare con l’Onnipotenza che si svela
Jesus did not come to teach us philosophy but to show us a way, indeed the way that leads to life [Pope Benedict]
Gesù non è venuto a insegnarci una filosofia, ma a mostrarci una via, anzi, la via che conduce alla vita [Papa Benedetto]
The Cross of Jesus is our one true hope! That is why the Church “exalts” the Holy Cross, and why we Christians bless ourselves with the sign of the cross. That is, we don’t exalt crosses, but the glorious Cross of Christ, the sign of God’s immense love, the sign of our salvation and path toward the Resurrection. This is our hope (Pope Francis)
La Croce di Gesù è la nostra unica vera speranza! Ecco perché la Chiesa “esalta” la santa Croce, ed ecco perché noi cristiani benediciamo con il segno della croce. Cioè, noi non esaltiamo le croci, ma la Croce gloriosa di Gesù, segno dell’amore immenso di Dio, segno della nostra salvezza e cammino verso la Risurrezione. E questa è la nostra speranza (Papa Francesco)
«Rebuke the wise and he will love you for it. Be open with the wise, he grows wiser still; teach the upright, he will gain yet more» (Prov 9:8ff)
«Rimprovera il saggio ed egli ti sarà grato. Dà consigli al saggio e diventerà ancora più saggio; istruisci il giusto ed egli aumenterà il sapere» (Pr 9,8s)
These divisions are seen in the relationships between individuals and groups, and also at the level of larger groups: nations against nations and blocs of opposing countries in a headlong quest for domination [Reconciliatio et Paenitentia n.2]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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