L’alternativa “vittoria-o-sconfitta” è falsa: bisogna uscirne
(Mt 5,38-42)
«Altra guancia»: clima dell’inventiva.
Non opporsi al malvagio consente di sperimentare le Beatitudini, antidoto ai rapporti unilaterali; ma ciò è impossibile, se non lasciamo si sviluppi una Energia innata.
Nel contraccambio infinitamente ripetuto non c’è saggezza che ‘legge dentro’; nel rovesciamento, sì.
La nuova esperienza di Dio è quella d’un Amore creativo genuino, che senza posa butta all’aria, introduce nuove potenze, e incredibilmente capovolge tutto.
Fuori e dentro di noi esiste un altro Territorio, dove l’affinità dell’Attesa incontra il Disegno di Dio: ciò dopo un tempo di Silenzio che vive intensamente l’Oggi cogliendone la profondità, intuendolo come radice imprevedibile del Domani.
C’è un diverso ‘regno’, dove l’accondiscendenza incontra nuove spinte, cosmiche e acutamente personali; Profilo del Vivente.
Ciò senza precipitazione: dopo una «energia di pausa», virtù che si fa radice e linfa del futuro più esclusivo.
La fermezza nella tribolazione accettata diventa Seme di un nuovo Figlio, d’una Genesi impensata, che sta appena intrecciando le sue prime radici proprio in quel terreno paludoso.
L’attesa di Dio apre il nostro destino di stoltezze senza tregua e già decretate, alla fiducia in una nuova Linfa e Potenza.
Spalanca il Senso che non t’aspetti, in un clima d’inventiva che sorvola l’istinto azione-reazione [affinché la catena delle normalità non prenda il sopravvento sul mistero della nostra Identità-carattere e Destinazione].
La non-violenza non è una norma, bensì una Freccia superiore, che indica una direzione di Ricerca, la quale avanza di scoperta in scoperta.
La vita davvero esemplare è sempre di altro genere, fuori del comune.
Lasciare che anche gli opportunisti passino avanti crea il giusto distacco, affinché avvenga un nuovo Atto d’Essere, irripetibile.
Quando saremo pronti ci accorgeremo che la nostra mortificazione era un crocevia: essa ha inopinatamente spalancato il destino a una speranza meno corta, dilatando la vita.
Se gli altri non sono come abbiamo sognato, è una fortuna: le porte sbattute in faccia e il loro pungolo stanno preparandoci ben altre gioie.
L’avventura della Fede estrema è per una Bellezza che ferisce - acuendo la percezione, spostando lo sguardo, dilatando il cuore - e per una Gioia anormale, prominente.
L’alternativa “vittoria-o-sconfitta” è falsa: bisogna uscirne.
Dice il Tao Tê Ching: «I nuovi inizi sono spesso camuffati da dolorose perdite [ma] ciò ch’è cedevole sopraffà ciò ch’è duro. Il lento sorpassa il veloce».
Solo chi sa attendere trova la sua Via.
[Lunedì 11.a sett. T.O. 17 giugno 2024]